Eremo e Lago di San Domenico a Villalago in Abruzzo: cosa fare, informazioni utili alla visita.

Percorrere su strada la Valle del Sagittario è come penetrare in un luogo fiabesco. E poi giungi all’Eremo e al Lago di San Domenico, e ti senti piccolo piccolo, immerso in un silenzio assordante, in una valle sovrastata da queste montagne giganti che ti guardano attraversare le loro viscere.

Siamo tornati più e più volte in Abruzzo, in queste zone, e mai ci stanca, anzi, sempre ci sorprende e abbiamo sempre più voglia di esplorarla in tutte le stagioni.

Dunque non mi stupisce che San Domenico nel suo lungo peregrinare abbia scelto proprio questo posto per fermarsi, ritirarsi e vivere da eremita. Lui e le sagge compagne montagne. Si narra Che il santo nell’anno 1000 scavò da solo la grotta nella quale ritirarsi -oggi visibile all’interno della chiesetta-.

E poi la quiete del lago, le sue cromìe accese, i cerbiatti ad abbeverarsi, le foglie secche scricchiolare sotto ai piedi. È magia.

In questo articolo voglio portarti alla scoperta dell’Eremo e del Lago di San Domenico dandoti qualche consiglio utile alla visita. Buona lettura!

***Prima di continuare, mi presento: sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Sono travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***

Origine del Lago di San Domenico a Villalago.

Il Lago di San Domenico non è un lago naturale, ma un bacino artificiale creato agli inizi del XX secolo. La sua costruzione è stata voluta per scopi industriali, in particolare per l’alimentazione di un impianto idroelettrico della zona. Il lago è stato formato grazie alla realizzazione di una diga sul fiume Tasso, un corso d’acqua che scorre tra le valli montane, dando vita a un grande specchio d’acqua che oggi rappresenta uno dei luoghi più suggestivi del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Nonostante la sua origine artificiale, il Lago di San Domenico si è integrato perfettamente nel paesaggio circostante, conferendo alla zona un aspetto naturale e incontaminato. La diga, che ha regolato il flusso delle acque del fiume, ha dato vita a un ambiente idilliaco dove la flora e la fauna locali si sono adattate nel corso dei decenni. Oggi, il lago è circondato da boschi di faggi, querce e pini, con l’acqua che riflette le cime delle montagne che lo abbracciano.

Questo contrasto tra la creazione umana e la maestosità della natura lo rende un luogo unico, dove l’intervento dell’uomo non ha rovinato l’armonia del paesaggio, ma anzi ha contribuito a formare un ecosistema che continua a stupire i visitatori.

Ti segnalo che in riva al lago ci sono tanti tavoli per pic-nic, un parco giostre ed un chioschetto aperto nella bella stagione che vende arrosticini e altro.

Eremo e Lago di San Domenico, cosa fare
Eremo e Lago di San Domenico, cosa fare

Storia dell’Eremo di San Domenico.

Antistante al lago vi è l’Eremo di San Domenico.

Stando alle fonti storiche più tradizionali, l’Eremo di San Domenico a Villalago è legato alla figura di San Domenico di Guzmán, fondatore dell’Ordine Domenicano. La leggenda più nota riguardo alla sua fondazione racconta che San Domenico, dopo aver scelto questo luogo isolato per vivere in solitudine e meditazione, iniziò a scavare da solo la sua cella nell’area dell’eremo, spinto dalla sua devozione e dal desiderio di dedicarsi completamente alla preghiera, compiendo un atto di umiltà e sacrificio, creando un rifugio spirituale a contatto con la natura selvaggia.

Questa versione, che enfatizza la solitudine del santo e il suo lavoro manuale, conferisce al luogo un aspetto mistico e di grande significato spirituale, rendendo l’eremo un simbolo di penitenza e preghiera.

Il movimento monastico dei Domenicani -di cui San Domenico è fondatore- si distingue per l’impegno nella predicazione e nello studio, ma anche per l’intento di vivere in povertà e solitudine, dedicandosi alla preghiera e alla contemplazione della divinità. In questo contesto, l’eremo non fu solo un rifugio spirituale, ma anche un centro di ricerca teologica e di diffusione dei principi domenicani. L’eremo difatti fu pensato e costruito su un promontorio che domina il lago e la valle circostante, un punto privilegiato, immerso nei boschi e circondato dalle montagne, che trasmette ancora oggi una sensazione di tranquillità e distacco dal resto del mondo, che permette di ritrovare una dimensione spirituale profonda.

Nel corso dei secoli, l’eremo ha attraversato diverse fasi di abbandono e ristrutturazione. Dopo un periodo di declino nel XVI secolo, l’eremo conobbe una nuova fioritura nel XIX secolo, grazie all’interesse di alcuni devoti locali e all’intervento dei restauratori, che riportarono l’edificio al suo antico splendore. Negli ultimi decenni, l’eremo è stato oggetto di nuovi interventi di conservazione, per preservare l’integrità della struttura e garantire l’accesso ai pellegrini e ai visitatori.

La chiesa dell’Eremo di San Domenico, seppur di dimensioni contenute, è un esempio significativo dell’architettura monastica medievale, caratterizzata dalla semplicità e dalla sobrietà, in linea con lo spirito di penitenza e meditazione che permeava la vita dei monaci. Una delle caratteristiche più suggestive dell’Eremo di San Domenico è la grotta che si trova nella chiesa. La grotta è visitabile e rappresenta uno dei punti più suggestivi dell’eremo.

Eremo e Lago di San Domenico, cosa fare
Eremo e Lago di San Domenico, cosa fare
Eremo e Lago di San Domenico, cosa fare
Eremo e Lago di San Domenico, cosa fare

Trekking dall’eremo di San Domenico a Villalago.

Il percorso che porta dal Lago di San Domenico a Villalago è ben segnato e adatto a tutti i livelli. Si snoda tra fitte foreste, ruscelli cristallini e radure panoramiche. Un’escursione di circa 3 km, che può essere percorsa in 1-2 ore, a seconda del passo, e che ti permette di immergerti completamente nella natura. Unico punto a sfavore: purtroppo il sentiero non è accessibile a passeggini o disabili.

La vegetazione che circonda il lago e l’eremo è tipica dei boschi montani dell’Abruzzo, con una predominanza di faggi, querce, pini e alberi da frutto selvatici. I boschi che si estendono attorno al lago sono ricchi di specie botaniche rare, come la genziana, che fiorisce nei mesi più caldi, e la doronicum, che caratterizza i pendii delle montagne.

Inoltre il Parco Nazionale d’Abruzzo ospita una varietà di animali selvatici, tra cui cervi, caprioli, cinghiali e lupi appenninici.

Cosa vedere nei dintorni di Villalago?

Innanzitutto Villalago è un incantevole borgo medievale che vale la pena esplorare. Le sue stradine strette e le case in pietra ti trasporteranno indietro nel tempo. Da non perdere la Chiesa di San Giovanni Battista, un esempio di architettura romanica con affreschi affascinanti, e la Piazza del Popolo, il cuore pulsante del paese.

Ti consiglio, se ami la natura, il trekking nelle strabilianti Gole del Sagittario, percorso ad anello di 7.5KM, semplice ma con qualche piccolo e importante dislivello. Parte dalle sorgenti del Cavuto e arriva a Castrovalva per poi ri-scendere. Uno dei percorsi più belli in Abruzzo che puoi approfondire nel mio articolo dedicato esclusivamente alle Gole del Sagittario.

Nelle vicinanze inoltre, ti consiglio una visita ai borghi di Scanno (con trekking sul sentiero del cuore), Villalago e Anversa degli Abruzzi.

Eremo e Lago di San Domenico, cosa fare
Eremo e Lago di San Domenico, cosa fare

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Buon viaggio in Abruzzo!

Liz

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Autore

Liz, cuore zingaro, anima zen. Travel content creator, web writer, SMM. Vagabondo nel Mondo, racconto luoghi e itinerari, ma racconto anche le mie radici, la mia Puglia, che amo. Viaggio con il mio compagno Marcello ed i nostri piccoli India, Tiago e Ambra, i nostri figli. Credo fortemente che il viaggio e la natura siano per loro la migliore scuola senza mura in assoluto. Siamo wild & eco-friendly!

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