Le gole di Fara San Martino, meraviglia d’Abruzzo: guida alla visita, cosa fare e cosa vedere a Fara San Martino e dintorni.

Bagnarsi i piedi nelle sorgenti del Fiume Verde, bere l’acqua limpida e pura che sgorga nelle fontane di pietra.

Accecarsi di verde e turchese e poi circondarsi di maestose montagne, addentrandosi nelle loro viscere per ascoltarne il respiro della Terra.

E poi scoprire i ruderi di un’abbazia benedettina incastonata nella montagna, preziose pietre che narrano storie antiche.

Tutto questo ha il nome di felicità. Di pienezza, di benessere interiore. Tra le montagne ci sentivamo protetti. Sicuri. Come in grembo all’utero di una madre gravida.

Grazie, natura.

***

Così scrivevo dopo aver fatto trekking nelle Gole di Fara San Martino, un luogo tanto suggestivo quanto meraviglioso, un’opera d’arte che Madre Natura ha realizzato per farlo ammirare in tutto il suo splendore.

Ed in questo pomeriggio sono qui a scriverne, ricordando il nostro tour on the road in Abruzzo ed i bei momenti trascorsi lì, nelle viscere della montagna, tra cielo e roccia, tra acque gelide e leggende che sanno di storie lontane.

In questo articolo voglio darti qualche informazione utile per visitare le Gole di Fara San Martino in Abruzzo.

Buona lettura!

Le sorgenti del Fiume Verde – Le gole di Fara San Martino, meraviglia d’Abruzzo

Dove si trovano le Gole di Fara San Martino e di cosa si tratta.

Le Gole di Fara San Martino si trovano in Abruzzo, nel comune di Fara San Martino in provincia di Chieti, un borgo di poco più di 1200 abitanti eletto una delle “capitali della pasta” grazie ai tanti pastifici qui presenti (tra i quali la De Cecco).

Ci troviamo più precisamente nel Parco Nazionale della Majella, da poco dichiarato Geoparco Unesco in quanto custode di ben novantacinque geositi che puntellano tutto il Parco. Il Parco Nazionale della Majella è da sempre collegato al culto agrario di Maja, la madre terra, da cui dipende l’abbondanza dei raccolti. Per questo motivo le sue montagne vengono considerate sacre e questo spiega il senso di appartenenza che gli abruzzesi provano nei riguardi di questa fetta di territorio.

Fara San Martino viene chiamata anche la Petra d’Abruzzo per le sue gole, ormai divenute famose in tutta Italia perchè costituiscono un canyon davvero suggestivo dove potersi addentrare letteralmente nelle viscere della montagna.

Ma di cosa si tratta? Le Gole di Fara San Martino costituiscono una stretta e lunga apertura nella roccia tanto da formare un vero e proprio canyon attraversabile a piedi. Sono larghe solo due metri e lunghe trenta metri. Tale canyon si è creato per l’effetto erosivo delle acque torrentizie provenienti dallo scioglimento dei nevai, e rappresenta la naturale porta di accesso ad uno dei valloni più selvaggi ed imponenti dell’Appennino centrale, lungo circa 14 chilometri e con un dislivelllo di 2400 metri.

Questo vallone è noto, nella prima parte, come Valle di Santo Spirito, per la presenza dell’omonima grotta. Nella parte centrale vi è una vasta faggeta, ed il vallone cambia nome in Valle di Macchia Lunga. Nella parte finale il vallone si chiama Valle Cannella e si conclude in un circo glaciale al cui centro vi è il Rifugio Manzini.

Secondo la leggenda locale invece, queste gole furono aperte da Fra Martino con le sue braccia, per consentire al popolo della Majella di accedere ai pascoli sulle montagne.

Durante il cammino si scorge il Monastero di San Martino in Valle, che dalle prime fonti storiche documentate si pensa risalga all’829. Dopo varie vicissitudini legate alle dominazioni -tra le quali vi è anche un capitolo Vaticano- l’abbazia fu definitivamente abbandonata nel 1818 a causa di un’alluvione. Con gli scavi del 2009 i suoi resti sono stati portati alla luce.

Il canyon – Le gole di Fara San Martino, meraviglia d’Abruzzo
L’abbazia – Le gole di Fara San Martino, meraviglia d’Abruzzo
Le gole di Fara San Martino, meraviglia d’Abruzzo

Le sorgenti del fiume Verde.

Prima di arrivare all’ingresso delle gole, o dopo aver fatto il percorso nelle gole, potrai fermarti in un’oasi di pace proprio antistante al percorso dove noi ci siamo letteralmente rigenerati.

Si tratta delle sorgenti del Fiume Verde, un luogo assolutamente da vedere -e da vivere- se ti trovi a Fara San Martino. Il Fiume Verde è un affluente del fiume Aventino. Si incunea nelle Gole di Fara San Martino per poi riemergere nelle sue sorgenti, per creare corsi d’acqua trasparenti, salti e cascate. Immagina che il Fiume Verde rappresenta uno dei maggiori fornitori di acqua potabile nella vallata sangro-aventina!

L’acqua che sgorga dalle sorgenti difatti, è batteriologicamente pura e ha una temperatura costante di 9 gradi. Ha un basso residuo fisso e questo fa sì che sia tra le acque più leggere. Proprio per questo motivo, quest’acqua viene anche utilizzata per produrre la pasta nei quattro pastifici qui presenti.

Presso le sorgenti del Fiume Verde non è possibile farsi il bagno. E’ possibile però fare un picnic prenotando un tavolo al bar lì presente, che cuoce anche dei deliziosi arrosticini per ristorarsi prima o dopo il cammino.

Le gole di Fara San Martino, meraviglia d’Abruzzo

Indicazioni per il trekking alle Gole di Fara San Martino.

L’accesso alle gole è libero e gratuito.

Il punto di partenza del percorso è semplice. Consiglio di lasciare l’auto parcheggiata vicino i pastifici, a valle del borgo, per poter intraprendere il cammino completo.

Così facendo si incontrano dapprima le sorgenti del Fiume Verde, dopodichè bisognerà percorrere un breve tratto sterrato in salita di circa 300 metri per giungere all’ingresso del percorso delle gole di Fara San Martino.

Per un trekking tranquillo e senza difficoltà ti consiglio di seguire il sentiero H1 fino all’abbazia, facile da percorrere e con un dislivello irrisorio di 100 metri. Se sei un esperto trekker invece, potrai continuare a percorrere il sentiero fino al Monte Amaro -la cima più alta della Majella-: in totale il sentiero è lungo 14 chilometri e ha un dislivello di 2400 metri.

Il sentiero non è assolutamente percorribile da passeggini o disabili in carrozzina. Non è consentito l’accesso alle biciclette MTB o ai cavalli. I cani possono entrare e percorrere il sentiero al guinzaglio fino all’abbazia.

Come leggerai dappertutto, sono fortemente consigliati l’utilizzo del caschetto e delle scarpe da trekking, in quanto vi è il pericolo di caduta massi ed il sentiero è sterrato, perciò sconsiglio vivamente la suola liscia. In caso di allerta meteo ti consiglio di non addentrarti assolutamente nel percorso perchè vi è il pericolo di caduta massi e detriti.

Infine, ti consigliamo di fare un giro anche nel borgo antico medievale di Fara, detto Terravecchia, con una visita al museo del Parco Nazionale della Majella ed il museo dei mestieri e delle tradizioni di Fara San Martino.

Le conformazioni nella roccia – Le gole di Fara San Martino, meraviglia d’Abruzzo

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Buon viaggio in Abruzzo!

Liz

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Autore

Liz, un cuore zingaro ed un’anima zen. Vagabondo nel Mondo da anni in cerca dell’autenticità dei luoghi e dei popoli, ma nonostante tutto amo la mia calda Puglia. Content creator, web writer, storyteller. Viaggio con Marcello, compagno d'avventure, ed i piccoli India e Tiago, i nostri figli.

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