Cosa sono i trabucchi (o trabocchi) e dove trovarli: origine, funzionamento, posizione e cosa fanno oggi.
Tante volte, viaggiando dalla Puglia all’Abruzzo o viceversa, sulla costa, mi è capitato di vedere delle strane strutture di legno affacciate sul mare. Ero piccolina, viaggiavo molto con i miei genitori e per me queste strutture sono diventate quasi familiari: si trattava dei trabucchi (o trabocchi).
Sino a che, con più consapevolezza, non mi son chiesta: ma cosa è un trabucco? Che funzione ha?
Così ho approfondito la questione e ne sono rimasta anche piacevolmente affascinata, quando ho saputo che probabilmente questo strano strumento da pesca ha radici probabilmente molto antiche, addirittura si pensa che sia stato inventato dai Fenici. Quei lupi di mare!
Mi sono così tanto appassionata che ho poi voluto dedicare proprio un mio viaggio alla scoperta di una parte di costa con tantissimi trabucchi, andando in bicicletta sulla Ciclovia dei Trabucchi in Abruzzo.
Ma facciamo un passo indietro e… buona lettura!
Cosa è un trabucco?
Il trabucco è una struttura da pesca tradizionale, tipica delle coste del Mar Adriatico e particolarmente diffusa in alcune regioni dell’Italia meridionale come la Puglia e l’Abruzzo.
Questo antico strumento di pesca, che risale a tempi molto antichi, rappresenta non solo un ingegnoso metodo per catturare pesci, ma anche un importante elemento del patrimonio culturale e storico delle comunità costiere italiane.
Il trabucco è composto da una piattaforma di legno ancorata a terra tramite pali conficcati nel fondo marino e si estende verso il mare attraverso una serie di bracci di legno, chiamate antenne, che sostengono grandi reti. Il materiale più utilizzato per la sua costruzione è il pino d’aleppo, facilmente reperibile sulle coste adriatiche ma soprattutto molto resistente alla salsedine.
Differenza tra trabucco e trabocco.
Mi sono spesso chiesta perchè alcuni li chiamano trabucchi e altri trabocchi.
Spesso i termini “trabucco” e “trabocco” vengono utilizzati indistintamente, ma esiste una sottile differenza tra i due. In realtà non c’è una grandissima differenza nella funzione, piuttosto nella posizione e nella forma.
Il trabucco è particolarmente diffuso in Puglia. Il trabocco, invece, è una variante del trabucco ed è maggiormente diffuso lungo la costa abruzzese e molisana. Entrambi utilizzano un sistema di leve per calare e sollevare le reti, ma le differenze strutturali e regionali sono ciò che li distinguono.
In particolare, i trabocchi abruzzesi e molisani tendono ad essere più piccoli e meno complessi dei trabucchi pugliesi.
Il funzionamento del sistema di pesca del trabucco.
Il sistema di pesca del trabucco è un esempio di ingegneria semplice ma efficace.
I trabucchi utilizzano grandi reti rettangolari chiamate “bilancelle”, che vengono calate in mare tramite un sistema di argani e funi. Queste reti sono sospese tra due bracci di legno che si estendono dalla piattaforma principale.
Le reti vengono calate in acqua e lasciate immerse per un certo periodo di tempo. Successivamente, grazie all’uso di leve e contrappesi, le reti vengono sollevate e il pesce intrappolato viene raccolto. Questo metodo permette di pescare senza danneggiare l’ambiente marino, rendendo il trabucco una tecnica di pesca sostenibile.
Sul trabucco ci lavoravano sino a quattro pescatori.
Dove trovare i trabucchi?
La Puglia, in particolare, è famosa per i suoi trabucchi che si trovano lungo il Gargano. Per ammirarli da una prospettiva diversa puoi anche considerare il noleggio di una barca per 4 ore a Vieste e ammirarli dalla costa. Alcuni dei trabucchi più noti sono:
- Vieste: Trabucco di San Francesco e Trabucco di Punta Lunga.
- Peschici: Trabucco di Monte Pucci e Trabucco di Manaccora.
- Rodi Garganico: Trabucco di Levante e Trabucco di Ponente.
Anche l’Abruzzo vanta una serie di trabocchi storici, specialmente lungo la Costa dei Trabocchi, un tratto di litorale che si estende da Ortona a Vasto, percorribile in bicicletta. Tra i più noti:
- Trabocco Punta Tufano (San Vito Chietino): Uno dei trabocchi più famosi e iconici della Costa dei Trabocchi, situato in una posizione panoramica con vista mozzafiato.
- Trabocco Vento di Scirocco (San Vito Chietino): oggi è un ristorante, ma a noi piace proprio tanto per la sua posizione di facile accesso: si trova sul molo, tra la spiaggia ed il mare.
- Trabocco Punta Cavalluccio (Rocca San Giovanni): Un altro trabocco storico, conosciuto per la sua bellezza e la vista spettacolare sul mare.
- Trabocco Sasso della Cajana (San Vito Chietino): Un trabocco storico che rappresenta uno degli esempi più autentici di questa tecnica di pesca tradizionale.
- Trabocco Turchino (San Vito Chietino): Questo trabocco è famoso per essere stato descritto dallo scrittore Gabriele D’Annunzio nel suo romanzo “Il trionfo della morte”. È uno dei più fotografati della costa. E’ anche visitabile e per la visita puoi visitare il sito ufficiale di Trabocco Turchino.
Cosa rappresentano i trabucchi oggi?
Oggi i trabucchi rappresentano molto più di un semplice strumento di pesca.
Essi sono diventati simboli di una tradizione marinara che resiste al passare del tempo. Molti trabucchi sono stati restaurati e mantenuti in vita grazie agli sforzi di associazioni locali e appassionati della cultura marittima. Alcuni trabucchi sono stati trasformati in attrazioni turistiche e ristoranti, offrendo ai visitatori la possibilità di vivere un’esperienza unica a contatto con il mare e la storia locale.
La Regione Puglia, in particolare, ha riconosciuto l’importanza dei trabucchi come patrimonio culturale, promuovendo iniziative per la loro conservazione e valorizzazione. Ad esempio vi è anche l’iniziativa molto interessante dello Yoga sul trabucco.
I trabucchi non sono solo affascinanti strutture di pesca, ma anche testimoni silenziosi di una lunga tradizione marinara che continua a vivere grazie alla passione e all’impegno delle comunità locali.
Visitare un trabucco significa immergersi in una storia fatta di mare, ingegno e tradizione, scoprendo un angolo d’Italia dove il tempo sembra essersi fermato e dove la natura e la cultura si fondono in uno spettacolo senza eguali.
Buon viaggio!
Liz
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