Cosa vedere una settimana in Sardegna partendo da Olbia: itinerario on the road alla scoperta di questa terra magica, tra spiagge e meraviglia.
Ciao viaggiatore! Oggi ti scrivo per aiutarti a pianificare un itinerario per le tue prossime vacanze estive e voglio farlo parlando di un luogo che porto nel cuore: la Sardegna. Un luogo magico, dove ho trascorso due settimane on the road a dir poco meravigliose.
Già ti vedo fantasticare… il sole alto e splendente, spiagge di sabbia dorata ed il mare turchese che dolcemente le accarezza. Un paradiso. Prima però bisogna redigere un itinerario di viaggio in Sardegna che delimiti le zone che vorrai visitare ed il giusto tempo che dovrai dedicarle.
In questo articolo troverai consigli su cosa vedere in Sardegna in una settimana partendo da Olbia.
Buona lettura!
***Prima di continuare, mi presento: sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Sono travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***
Come muoversi in Sardegna partendo da Olbia?
La città di Olbia è il luogo migliore da dove iniziare il tuo itinerario in Sardegna di una settimana, perchè a pochi chilometri c’è tutto ciò che non devi assolutamente perderti.
Una soluzione molto conveniente per arrivare in città potrebbe essere prendere il traghetto per Olbia da Civitavecchia e imbarcare la tua auto: molto spesso si risparmia molto rispetto ai voli aerei, soprattutto in alta stagione, e ci si può portar dietro più di un semplice bagaglio a mano di quelli permessi in aereo. Ad esempio, se sei un’amante del campeggio o delle attività acquatiche sportive, puoi tranquillamente caricare tutto in auto senza pagare surplus come in aereo.
Se invece arrivi in aereo, ti consiglio assolutamente di noleggiare un’auto. I vantaggi sono molteplici ed indiscutibili. Fai bene la tua scelta e non lasciarti sedurre da prezzi bassi che promettono libertà senza le dovute garanzie.
Per questa scelta sento di consigliarti la compagnia Only Sardinia Autonoleggio.
La compagnia è la migliore sul mercato per quanto concerne l’Autonoleggio Aeroporto Olbia Costa Smeralda, e si trova proprio all’interno dell’aeroporto, non come molte altre compagnie che lasciano intendere questo ma in realtà non lo sono. C’è una vastissima scelta di auto di tutti i tipi e non mancano anche le due ruote. Si prenota tutto facilmente e velocemente dal sito e subito dopo essere scesi dall’aereo, senza code o rischio di overbooking, sarai seduto sulla tua auto pronto per il tuo tour in Sardegna.
Una volta a bordo non avrai vincoli di orario e sarai in totale libertà di movimento per scoprire questa meravigliosa terra.
Ti lascio i riferimenti nel caso in cui volessi informarti meglio:
Only Sardinia Autonoleggio
Aeroporto Olbia Costa Smeralda
07026 Olbia SS – Tel. +39 0789 68947
Giorno 1: Golfo Aranci.
Per iniziare al meglio il tuo itinerario in Sardegna di una settimana ti consiglio innanzitutto di esplorare il Golfo Aranci. Qui bisogna davvero perdersi, ogni spiaggia è un’esplosione di bellezza. Il verde e l’azzurro si baciano appassionatamente regalando colori e scenari mozzafiato.
Vai ovunque ti porti l’istinto, non vi sono spiagge più o meno belle, scegli solo in funzione delle tue esigenze. A Golfo Aranci potrai fare diverse attività in acqua: avvistamento dei delfini in libertà, snorkeling, immersioni.
Se preferisci una spiaggia attrezzata e con parcheggio a ridosso, punta su Spiaggia Bianca.
Se invece sei un tipo wild e non temi la solitudine allora devi puntare su Cala Moresca. Qui non c’è nulla a parte una natura incontaminata, il parcheggio dista 1 km e nelle ultime ore del pomeriggio ti potrà capitare di incontrare qualche cinghiale che gironzola per la spiaggia: non avere paura! Non ti faranno alcun male. A Cala Moresca ti consiglio due attività molto piacevoli se sei un amante del mare e degli sport acquatici: un’escursione in kayak di due ore e mezza nelle acque divine, o un’escursione di paddle surf con annessa colazione (o aperitivo, in base all’orario scelto!).
Giorno 2: Costa Smeralda.
Se si chiama smeralda un motivo ci sarà, no?
Questa è una zona che naturalisticamente ha subito importanti interventi da parte dell’uomo. Tra la vegetazione spuntano ville e resort che ne hanno cambiato i connotati con un via vai di turisti di ogni specie. Ma non temere, qui vi sono anche delle calette che sanno far dimenticare ogni abuso, dove immergersi in acque turchesi da sogno.
Il vantaggio di avere un’auto ti consente di poter girare lungo tutta la costa e visitarla con i tempi che preferisci. Alcune località da non perdere?
- Porto Cervo. Nata dall’immaginazione di un principe, di uno scenografo ed un architetto, è l’emblema del turismo di alto profilo dell’intera isola. Magari non dormirai all’interno di una villa con vista mare, ma un giretto lungo la costa ti farà sentire come un attore hollywoodiano in vacanza in Italia.
- Fai sosta a Palau, qui ci sono innumerevoli compagnie che ti condurranno in barca nel favoloso Arcipelago della Maddalena, sarai tu a scegliere con quale tipo di imbarcazione arrivarci.
- Fai una passeggiata a Porto Rotondo, tra acque cristalline, resort, negozietti e ville di lusso.
- Tra le migliori spiagge della Costa Smeralda, ti segnalo: Capriccioli, ideale per famiglie; Romazzino, un po’più selvaggia rispetto alle altre; Cala di Volpe, con acque cristalline.
Giorno 3: Arzachena e Santa Teresa di Gallura.
Per assaporare la vera Sardegna bisogna conoscerne anche le origini.
E per farlo, il tuo itinerario di una settimana in Sardegna può continuare tra Arzachena e Santa Teresa di Gallura. Ammirerai strane architetture nel mezzo della natura, simili a trulli ma molto più strutturalmente complessi: i nuraghi!
Patrimonio mondiale dell’umanità, la funzione dei nuraghi è tuttora sconosciuta: si sono avanzate diverse ipotesi nel tempo, da residenza fortificata dell’autorità del villaggio a fulcro sociale, politico, economico e religioso dell’insediamento, da controllo e difesa del territorio.
Costruiti con massi di notevoli dimensioni svettano qua e là lungo tutta la regione. Ad Arzachena vi è un importantissimo sito archeologico che ne custodisce alcuni di imponente fattura, uno su tutti: Nuraghe La Prisgiona e la Tomba dei Giganti poco distante.
Allungando di qualche chilometro potresti visitare il borgo di Santa Teresa di Gallura, un paesino di cinquemila abitanti a vocazione turistica. Ti consiglio una passeggiata nel centro storico con le sue casette colorate e la torre di Longosardo, un tuffo nella splendida spiaggia di Rena Bianca e la visita ai nuraghi Lu Brandali e Sa Testa.
A qualche chilometro da Santa Teresa di Gallura si trova la Valle della Luna, un posto poco conosciuto dai turisti ma che ti consiglio vivamente.
Sembra di stare, appunto, sulla Luna: giganti massi di granito modellati dalla millenaria forza degli agenti atmosferici, mirto, corbezzoli ed erica a contornare splendide calette dalle acque turchesi. E, perla finale, una comunità hippie stanziatasi qui dagli anni Sessanta, che vive nelle grotte.
Giorno 4: San Teodoro e le sue spiagge.
Ed eccoti arrivato poi a San Teodoro, un borgo gallurese delizioso, di cinquemila abitanti, la cui peculiarità sono le spiagge caraibiche: ti esorto a provarle TUTTE, o quasi.
Qualche nome: Cala Brandinchi (rinominata Tahiti per la sua bellezza), S’Isuledda (una lingua di sabbia bianchissima ed un mare divino), Coda Cavallo (con la veduta strepitosa sulle isole di Tavolara e Molara), Porto Ottiolu, Lu Impostu, La Cinta.
Se hai poco tempo, puoi considerare l’idea di prender parte ad una escursione in gommone a Tavolara, Coda Cavallo e Molara. In quattro ore godrai di luoghi marini paradisiaci.
Oltre alle spiagge incastonate nella verde e rigogliosa macchia mediterranea, potrai fare del birdwatching nella Laguna di San Teodoro (antistante alle spiagge) dove troverai molti esemplari di fenicotteri rosa.
Per informazioni più approfondite puoi leggere l’articolo completo su cosa vedere a San Teodoro.
Giorno 5: Golfo di Orosei e Parco Nazionale del Gennargentu.
Tanta roba! Il Golfo di Orosei ed il Parco Nazionale del Gennargentu sono tappe obbligate se intendi scoprire l’autentica Sardegna.
Recati a Cala Gonone e preparati ad uno scenario abbastanza diverso dalle spiagge del Nord, ma comunque spettacolare: il Golfo di Orosei ha calette bellissime, per la maggior parte visitabili solo via mare. Solo alcune sono raggiungibili via terra, tramite dei trekking impegnativi nel Parco Nazionale di Orosei e del Gennargentu. Difatti le calette sono contornate da vette imponenti di montagne e dal folto verde della vegetazione circostante.
Qui i colori del mare sono assolutamente unici, impossibili da ritrovare altrove. Cala Gonone, Cala Luna, Cala Mariolu e Cala Goloritzè sono un paradiso che non riuscirei a descriverti a parole.
Proprio in questo angolo di Sardegna potresti fare tantissime esperienze a contatto con la natura:
- Immersione nel Golfo di Orosei, di 3 o 4 ore, che tu sia principiante o esperto, con attrezzatura fornita.
- Safari nel Gennargentu in jeep con aperitivo sardo e la possibilità di campeggiare di notte.
- Discesa in corda nel canyon di Codula Fuili, con una guida esperta e con attrezzatura fornita.
- Escursione al Canyon Gorropu, il secondo canyon più alto d’Europa, con aperitivo sardo a base di formaggi, salumi, pane tradizionale e vino cannonau.
- Escursione in una fattoria sarda che illustra la vita di un pastore in fattoria. Si raccolgono le uova assieme a lui, si fa colazione e si porta a casa una forma del suo formaggio!
- Osservazione di delfini e balene con un’escursione in barca con partenza da Cala Gonone.
Per più informazioni e approfondimenti ti rimando all’articolo interamente dedicato a cosa fare nel Golfo di Orosei.
Giorno 6: la Barbagia.
Nell’entroterra montano Nuorese c’è una Sardegna che non ti aspetti. Una Sardegna fatta di folclore, tradizioni, arti e antichi mestieri, sapori genuini e squisiti, di ritorno alla Terra. E di calda, gentile, sincera e amabile accoglienza.
La Barbagia è il cuore sardo fatto di montagne, di ritorno alla terra, di mani rugose che lavorano. In Barbagia le montagne sono aspre, quasi invalicabili, un labirinto da cui difficilmente se ne esce. Per scoprire le montagne del Supramonte di consiglio vivamente di prender parte ad un’escursione in 4×4 che comprende anche la degustazione di vini e formaggi tipici. Sarà un’esperienza indimenticabile.
Mamoiada è un borgo abbracciato dalle montagne. Forte, radicata e salda è la celebrazione del loro Carnevale, il 17 Gennaio, di un S. Antonio Abate che si festeggia con un rito di propiziazione alla Terra, con maschere e costumi artigianali (i Mamuthones e gli Isohadores). Qui ti consiglio di immergerti totalmente nella loro cultura e tradizione visitando un laboratorio artigianale di maschere sarde: è un viaggio nel tempo e nelle arti degli antichi mestieri.
Te ne parlo meglio nell’articolo dedicato a cosa fare a Mamoiada.
Orgosolo, a undici chilometri da Mamoiada, è un borgo di quattromila abitanti incastonato tra le montagne della Barbagia, rinomato per i suoi oltre duecento murales dipinti tra i vicoli del centro antico e moderno.
Murales con grida di rivolta, con denunce sociali e politiche, con omaggi a personaggi della storia e del borgo stesso, con riferimenti a fatti storici accaduti. Per più approfondimenti puoi leggere l’articolo interamente dedicato al borgo di Orgosolo.
Giorno 7: Un giro ad Olbia e… ciao ciao Sardegna!
Prima di rientrare ti consiglio di fare un giretto ad Olbia.
Il suo centro storico è davvero carino. Passeggia per Corso Umberto I e le sue piazze, visita la Basilica di San Simplicio con la sua necropoli, e anche il Museo Archeologico di rilevante importanza storica.
La tua vacanza è già finita, lo so, porti dentro i colori ed i sapori gustati in questa fantastica toccata e fuga. E’ stata breve ma molto intensa e sono certa che sarai anche molto soddisfatto dell’ itinerario che ti ho suggerito.
In Sardegna resta ancora molto altro da scoprire, è il giusto pretesto per ritornare.
Hai più tempo di una settimana? Niente panico! Integra il tuo itinerario in Sardegna leggendo il mio articolo su cosa vedere due settimane in Sardegna!
Stai organizzando un viaggio in Sardegna? Leggi anche…
- Escursione in barca nel Golfo di Orosei;
- Visitare l’arcipelago della Maddalena, la guida;
- Pescaturismo nel Golfo dell’Asinara: come fare;
- Cosa vedere a Villasimius e le spiagge più belle;
- Cosa vedere ad Orgosolo, cuore della Barbagia.
1 Comment
Ciao 👋 partirò domani per la Sardegna e ho intenzione di seguire i tuoi consigli per il tour di una settimana. Vorrei chiederti se per caso hai il contatto per la prenotazione dell’escursione in 4×4 al Supramonte con la guida regionale, o cmq sai indicarmi il nome della compagnia con cui hai prenotato. Grazie