La storia e le origini degli arrosticini di pecora Abruzzesi: come sono nati, come si producono e varie curiosità su questo prodotto tipico Abruzzese.

Chi ci segue da un po’, sa bene del nostro amore indiscusso per l’Abruzzo.

L’Abruzzo è una terra versatile, completa, che sa ben offrire a chi la esplora un ventaglio di proposte: dalla montagna al mare, dalla cultura ai piccoli borghi, e dovunque si scelga di andare, non può mai mancare l’enogastronomia, che varia dalla carne al pesce. Ed in tutto l’Abruzzo, uno è il simbolo in assoluto della gastronomia regionale: il sacro arrosticino!

Ce ne siamo mangiati in quantità, ogni volta che abbiamo visitato questa magica regione. E dunque eccomi qui a scriverne e ad approfondirne storia ed origini.

Gli arrosticini di pecora sono il patrimonio dell’enogastronomia abruzzese, rappresentano una pietanza tipica regionale riconosciuta in tutta Italia -e anche all’estero-. Hanno origini antiche ed una storia affascinante degna di essere conosciuta.

La cultura degli arrosticini di pecora abbraccia le montagne abruzzesi e si estende fino alla costa. Nel corso dei decenni è stato possibile distinguere questo prodotto tipico regionale in diverse tipologie: dagli arrosticini fatti a mano, a quelli prodotti con macchine industriali a quelli costituiti da diverse tipologie di carne.

Per conoscere le origini e come queste specialità tipiche sono divenute così importanti, ho chiesto gentilmente un parere ad AbruzzoArrosticini, realtà specializzata nella vendita di arrosticini di pecora a Pescara, Montesilvano e Chieti.

Conoscere le origini di un prodotto regionale che è riuscito a conquistare il palato e il cuore di tante persone permette di avere una maggiore consapevolezza quando ci si trova ad acquistare arrosticini in Abruzzo e gustare una carne di qualità lavorata rispettando la tradizionale preparazione della carne di pecora fresca.

Ho avuto modo di comprendere che i racconti dei nonni sugli arrosticini abruzzesi cambiano di città in città e molto spesso sono in contrasto fra loro, così ho racchiuso in un breve riassunto le origini degli arrosticini abruzzesi.

La storia e le origini degli arrosticini di pecora Abruzzesi

Le origini degli arrosticini: dalla nascita alla loro produzione in serie.

La storia degli arrosticini abruzzesi è colma di tradizioni montane e mostra coraggiosamente lo spreco delle materie prime, racconta gli antichi metodi di cottura della carne utilizzati dai pastori durante il periodo della Transumanza.

L’animale che meglio si prestò alla realizzazione degli arrosticini fu la pecora, allevata in diverse zone e valli dell’Abruzzo. Studiosi e storici hanno definito come territori d’origine di questo prodotto tipico gastronomico abruzzese tutte le principali zone del Voltigno, a partire da Farindola fino a Pianella, passando per Villa Celiera, Civitella Casanova, Catignano e Civitaquana. Tutti questi comuni sono attualmente appartenenti alla provincia di Pescara.

Nato come pasto povero e anti-spreco, il vero nome dell’arrosticino ha origine dal dialetto del territorio, “Rustell”, e non è altro che un semplice spiedino di carne di castrato realizzato in piccoli cubetti infilzati nei legnetti che un tempo si trovarono lungo le sponde dei fiumi pescaresi. Per rendere gli arrosticini più gustosi i pastori cercarono di alternare pezzi di grasso a pezzi di carne fino ad una lunghezza di 10 cm.

La produzione in serie degli arrosticini.

Quando l’invenzione degli arrosticini riscosse un forte successo in gran parte della regione, le macellerie di paese si resero conto di dover apprendere le tecniche di produzione dei pastori per poter produrre in proprio gli arrosticini e aumentare le vendite locali.

Nacque quindi la produzione in serie, supportata grazie all’utilizzo delle macchine ma anche grazie alla condivisione delle conoscenze dei pastori abruzzesi. Oggi gli arrosticini si distinguono in: arrosticini freschi prodotti a mano e arrosticini prodotti a macchina, possono essere realizzati con le carni più pregiate, con carne ovina giovane o di montone castrato.

La variante più diffusa dei tradizionali arrosticini è spesso realizzata con pezzetti di carne ovina giovane di 1cm infilati in uno stecchino di legno di betulla lungo al massimo 25cm. Altre tipologie in commercio sono gli arrosticini a taglio irregolare e con diverse tipologie di carne come maiale e pollo.

La storia e le origini degli arrosticini di pecora Abruzzesi

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Buon viaggio in Abruzzo!

Liz

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Autore

Liz, un cuore zingaro ed un’anima zen. Vagabondo nel Mondo da anni in cerca dell’autenticità dei luoghi e dei popoli, ma nonostante tutto amo la mia calda Puglia. Content creator, web writer, storyteller. Viaggio con Marcello, compagno d'avventure, ed i piccoli India e Tiago, i nostri figli.

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