Isola di Alicudi: guida alla più remota delle isole Eolie, la più esclusiva ed autentica. Cosa vedere, cosa fare, come arrivarci, tutti i consigli utili.
L’isola di Alicudi è super super analogica. Vintage.
Diversa da tutte le altre isole, quieta, lenta, lentissima, selvaggia, trasandata, ma anche elegante, e così affascinante.
Un piccolo sunto:
Un vulcano spento, 105 abitanti, nessuna strada, nessuna auto, mezzi di trasporto: mulo, barche.
1 alimentari, 1 bar, 1 hotel, 1 posta, 1 maestra con 1 bambino, nessuna farmacia, nessuna banca né bancomat, nessun ospedale, abitazioni a terrazzamento abbarbicate sulla montagna, terra fertile per vite, ulivo, capperi, spiagge nere.
Alicudi è una bolla atemporale, una dimensione a parte. Un pezzo di mondo a sé, quasi eremitico, una vera e propria esperienza, un ritrovarsi.
Alicudi o la ami o la odi. E noi l’abbiamo adorata. In toto. Persone comprese.
In questo articolo voglio parlarti di cosa vedere ad Alicudi, cosa fare, come raggiungerla.
Buona lettura!
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Curiosità e consigli utili su Alicudi.
Quella che sembra una vera è propria isola che affiora dal mare, Alicudi, in realtà è un vulcano marino spento -il Filo dell’Arpa- che soltanto nel suo versante orientale ha permesso all’uomo di costruirci su. L’altro versante è ripido, scosceso, impervio, battuto dai venti e franoso, ragion per cui la civiltà si è sviluppata soltanto sul versante ovest.
Le abitazioni si sviluppano tutte in altezza, abbarbicandosi sul fianco del vulcano in lenze, ossia stretti appezzamenti sostenuti da muretti a secco, perciò per visitare Alicudi armati di buona pazienza perchè dovrai salire, salire, salire, forse più di mille gradini per arrivare fin su e goderti il paesaggio, mozzafiato, e respirare.
Anticamente Alicudi veniva chiamata Ericussa, dal greco, ossia “ricca di erica”. I suoi abitanti -attualmente 105- vengono chiamati arcurdari.
La parte abitata dell’isola è distribuita in sei zone, tutte vicine, raggiungibili soltanto percorrendo l’unica strada (o meglio l’unica mulattiera) che collega l’isola. Qui non circolano auto. Soltanto muli.
Consiglio super prezioso: vieni sull’isola fornito di contanti e di farmaci. Qui non troverai nè banche, nè sportelli bancomat, nè farmacie. Alicudi è davvero esclusiva… vintage.
Se capiti ad Alicudi ad Agosto, potrai trovarti a Ferragosto dinanzi al mercatino dove ognuno dona qualcosa, al porto, o il 24 Agosto alla Festa di San Bartolomeo dove gli arcudari portano una statua di ulivo lungo le mulattiere cantando canti popolari ed un rosario.
Cosa vedere ad Alicudi?
- Alicudi porto è l’unico e solo attracco portuale dell’isola a livello del mare. Da qui potrai farti già un’idea generale dell’isola: case colorate costruite sui fianchi del monte, sabbia nera, i pescatori a riparare le loro reti, ed i muli come mezzo di trasporto. Qui si trovano il bar, il mini market, un hotel, la posta (che apre due volte a settimana) e la centrale elettrica. Salendo di poco, si trova la Chiesa del Carmine con la sua torre campanaria.
- Contrada Tonna è un antico insediamento con costruzioni tipiche eoliane, ad ovest dell’isola, molto caratteristico da ammirare.
- San Bartolo, detto anche Montagna, si trova ad un’altezza di circa 400 metri sul livello del mare ad una distanza di circa mille gradini. In passato è qui che abitavano i contadini e da qui raggiungevano le loro coltivazioni, principalmente di vite, ulivo , capperi. Ad oggi il borgo è disabitato: ne rimane solo la Chiesa di San Bartolo risalente al 1821, l’unico monumento di rilevanza storica sull’isola di Alicudi.
- A Contrada Pianicello vi è una piccola comunità tedesca. Qui non arrivano nè acqua nè luce elettrica: l’energia è generata dai pannelli fotovoltaici mentre l’acqua è quella piovana, raccolta nelle cisterne adiacenti alle case.
- Contrada Sgurbio ha cinque abitazioni, ognuna con uno dei sensi del corpo umano.
- Bazzina è una località a livello del mare raggiungibile solo via mare o attraversando un sentiero a strapiombo sul mare che parte dalla Chiesa del Carmine.
Come arrivare ad Alicudi.
Si arriva ad Alicudi autonomamente in traghetto o aliscafo, da Palermo, Milazzo o Messina, o Reggio Calabria, oltre a tutte le isole vicine.
L’aliscafo è sicuramente il mezzo più veloce per raggiungere in poco tempo l’isola, dato che è la più remota, perciò ti consiglio di guardare sul sito della Liberty Lines.
Altrimenti se sei già alle Eolie, puoi prendere parte ad una escursione in barca in giornata per visitare Alicudi e Filicudi da Vulcano o da Lipari.
Se a Lipari ti trovi a Canneto, c’è anche l’imbarcazione Aliante che una volta a settimana effettua escursioni in barca ad Alicudi e Filicudi. Super consigliato!
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