Visitare la Reggia di Caserta: cosa fare, cosa vedere, dove dormire e suggerimenti utili alla visita. Una guida completa.

Siamo reduci da un meraviglioso week-end di arte, cultura e relax a Caserta. Era da tanto che non tornavamo a visitare questa città ed in particolar modo la Reggia di Caserta, meraviglia ed orgoglio italiani e soprattutto primato d’Europa. Forse dal viaggio d’istruzione della scuola media! E apprezzare molto più consapevolmente tutto questo, non ha eguali.

Ci siamo sentiti così piccoli dinanzi a cotanta grandezza, bellezza. La Reggia di Caserta ha un primato: con più di quarantamila metri quadri, si classifica la Reggia più grande d’Europa, dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1997 assieme al Belvedere di San Leucio e all’acquedotto Carolino.

E così, immagina, tutto il regno dei Borbone delle due Sicilie a trascorrere le giornate tra milleduecento stanze, più di millesettecento finestre ed oltre centoventi ettari di Parco Reale suddiviso in giardino all’italiana e giardino all’inglese.

Quasi un secolo di lavori, progettati e seguiti dagli architetti Vanvitelli (padre e figlio), meravigliosi affreschi da ammirare in tutta la loro bellezza, sontuose stanze in stile rococò o stile impero adornate con i marmi provenienti da Carrara e dall’Italia Meridionale. E giardini grandissimi, abbelliti da fontane colme d’arte e specie botaniche persino tropicali.

Un luogo degno di nota e di bellezza, un luogo che insieme a tanti altri, rappresenta bene la nostra terra, la nostra bella Italia.

In questo articolo voglio parlarti di come visitare la Reggia di Caserta e voglio darti qualche suggerimento utile per ottimizzare al massimo la tua visita.

Buona lettura!

Visita alla Reggia di Caserta, consigli utili
Visita alla Reggia di Caserta, consigli utili
Visita alla Reggia di Caserta, consigli utili
Visita alla Reggia di Caserta, consigli utili

La Reggia di Caserta: di cosa si tratta?

Andiamo per gradi. Cosa è, fondamentalmente, la Reggia di Caserta?

Carlo di Borbone, Re del regno dei Borbone delle due Sicilie, aveva un gran bel desiderio: realizzare un edificio che potesse rappresentare l’importanza del suo regno superando di gran lunga la Reggia di Versailles. Avendo scartato Napoli perchè sul mare ed esposta agli attacchi nemici, Re Carlo scelse come sede la città di Caserta, più interna e dunque in posizione ottimale di difesa dalle invasioni.

L’architetto Luigi Vanvitelli fu la seconda scelta del Re: il progetto fu dapprima proposto all’architetto Nicola Salvi, che si rifiutò di collaborare. I Vanvitelli (prima il padre Luigi, poi il figlio Carlo) progettarono e seguirono i lavori non solo della Reggia, ma anche del Parco Reale (con la collaborazione del botanico inglese Graefer) e dell’acquedotto Carolino, che alimentava tutto il complesso.

I lavori per edificare la Reggia iniziarono nel 1752, nel giorno del compleanno del Re. La posa della prima pietra è impressa nell’affresco di Maldarelli, visibile nella Sala del Trono. I lavori furono conclusi quasi un secolo dopo, nel 1845, ma tutto questo tempo giustifica un primato assoluto: è la residenza reale più grande al Mondo, con cinque piani, quattro cortili interni, oltre millesettecento finestre, milleduecento stanze ed un’area di oltre quarantamila metri quadri!

Il desiderio di Re Carlo fu esaudito alla grande.

Cosa vedere alla reggia di Caserta.

La visita alla reggia di Caserta si suddivide in due parti: il Parco Reale e gli appartamenti reali.

Il Parco Reale è uno dei più grandi d’Europa: con i suoi 120 ettari si mostra al visitatore così come un tempo: curato, pulito, elegante. Si suddivide in giardino all’italiana e giardino all’inglese.

Sia in uno che nell’altro, l’acqua è un elemento costante nel Parco Reale, difatti questo è attraversato dalla “Via d’Acqua”, lunga circa tutto il percorso (tre chilometri) sottoforma di cascate, ruscelli, grandi vasche, fontane. Tutta l’acqua che alimenta la Reggia di Caserta deriva dall’Acquedotto Carolino, altra strepitosa opera vanvitelliana che raccoglieva l’acqua da sorgenti molto distanti per convogliarla alla Reggia.

Le fontane sono elementi importanti per la reggia. Nel giardino all’italiana ad esempio, ogni fontana, che si trova nell’asse centrale del Parco Reale, rappresenta personaggi o scene derivanti dalla mitologia greca. Così, passeggiando, ammirerai:

  • La fontana di Eolo, con la dea Giunone che ripudia i Troiani con la potenza del vento;
  • La fontana di Venere e Adone;
  • La fontana di Diana e Atteone, chiamata la Grande Cascata;
  • La fontana di Cerere, dea della fertilità della terra;
  • La fontana dei delfini.

Alla fine del giardino all’italiana vi è una collina: è proprio lì che si trova il Giardino Inglese, altra peculiarità della reggia commissionata da Maria Carolina d’Austria. Difatti durante la costruzione della reggia, i Vanvitelli furono affiancati da un botanico inglese, Graefer, che curò minuziosamente i giardini assecondando i voleri di Maria Carolina. Nel giardino inglese potrai ammirare una grande collezione di piante tropicali e alberi antichissimi.

Per quanto concerne la visita agli appartamenti, lo Scalone d’Onore ti accoglie facendo la sua grandiosa figura: centosedici scalini in marmo bianco di Carrara sono il preludio di spazi colmi di sfarzo, arte e bellezza. Tre importanti statue ti danno il benvenuto mentre sali i gradini, raffiguranti il merito, la verità e la Maestà Regia (Carlo di Borbone).

Dopo aver ammirato la Cappella Palatina ed il Teatro di Corte potrai varcare la soglia degli appartamenti reali, un miscuglio tra stile impero e stile rococò che ti faranno rivivere per un attimo le scene d’un tempo.

Varcherai la Sala del Trono, luogo in cui il Re decideva le sorti politiche e amministrative di tutta l’Italia del Sud. Tieni il naso all’insù e goditi la veduta: un dipinto di Gennaro Maldarelli che raffigura la posa della prima pietra della reggia, nel giorno del compleanno di Re Carlo di Borbone, nel 1752.

E poi, in ordine: la sala degli alabardieri, la sala delle guardie del corpo, la sala di Astrea (per i gentiluomini di carriera, ambasciatori, segretari di stato e altre persone privilegiate), l’appartamento del re e della regina -incluse le sale delle dame di corte, la sala di compagnia, le sale di lettura-, la stanza da letto di Re Francesco II di Borbone, le sale delle stagioni, la sala murattiana, la biblioteca palatina (bellissima), il presepe reale, la quadreria con tante opere commissionate dal regno, l’archivio storico e la pinacoteca.

Un particolare che ho adorato? Il bagno della regina, con una sontuosa vasca da bagno in marmo e in rame dorato, circondato da stucchi e affreschi, ed una stranezza per i tempi che correvano: il bidet 🙂

Visita alla Reggia di Caserta, consigli utili
Visita alla Reggia di Caserta, consigli utili
Visita alla Reggia di Caserta, consigli utili
Visita alla Reggia di Caserta, consigli utili

Come visitare la Reggia di Caserta: suggerimenti preziosi.

Segui questi consigli preziosi per una visita ottimale: non te ne pentirai 🙂

  1. Indossa scarpe comode perchè, soprattutto per il Parco Reale, c’è parecchio da camminare: i giardini sono lunghi circa quattro chilometri. Puoi decidere di noleggiare una bicicletta, una carrozza o di percorrere l’andata a piedi ed il ritorno con bus navetta o viceversa (il biglietto del bus navetta costa 2,50 euro a persona a tratta).
  2. Cerca di acquistare prima i biglietti per l’ingresso. Solitamente ci sono due file: la prima è quella per la biglietteria e la seconda è quella per entrare nella Reggia. Acquistando i biglietti online hai l’ingresso prioritario e ti risparmi una fila. Inoltre, se prediligi una visita guidata e sei in un gruppo di persone, ti consiglio di acquistare i biglietti online compresi di visita guidata per gruppi.
  3. Visita prima i giardini e poi gli appartamenti reali. Questo perchè costituiscono la parte più lunga sia in chilometri che in tempistiche e, soprattutto, perchè chiudono prima rispetto agli appartamenti.
  4. La Reggia di Caserta partecipa all’iniziativa “Una Domenica al Museo”, dunque ogni prima domenica del mese il biglietto è gratuito.
  5. All’ingresso della Reggia vi è un bar, Bar Damen, dove poter fare una piacevole pausa pranzo o un break. Noi ne abbiamo approfittato per preparare la pappa al piccolo, prendere un caffè e gustare una buonissima sfogliatella.
  6. Ricorda che il martedì la Reggia è chiusa.

Dove dormire a Caserta: il Grand Hotel Vanvitelli, tra arte e relax.

La parola chiave del nostro viaggio a Caserta è stata continuità.

Hai presente quei viaggi a tema, organizzati come se per tutta la loro durata non si debba pensare ad altro se non al tema stesso? Mi viene in mente Disneyland, per far un esempio. Con alloggio nell’Hotel della Disney.

Ecco, per noi stavolta è stato proprio così.

Il Grand Hotel Vanvitelli ha anticipato benissimo la nostra visita alla Reggia di Caserta.

Immagina un grandissimo hotel, costruito interamente ispirandosi allo stile vanvitelliano: ne consegue un luogo, regale, sontuoso. Una hall con una corte ampia e accogliente, le camere in stile impero, i pregiati marmi e materiali e tutto ciò che richiama gli arredi dell’epoca. Una colazione ricca e variegata in una sala importante.

E, non ultima per importanza, Naboo: una delle SPA più grandi d’Europa, che per la terza volta si è aggiudicata il premio di World Luxury Awards SPA, con servizio babysitting incluso, su prenotazione.

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Buon viaggio a Caserta!

Liz

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Autore

Liz, un cuore zingaro ed un’anima zen. Vagabondo nel Mondo da anni in cerca dell’autenticità dei luoghi e dei popoli, ma nonostante tutto amo la mia calda Puglia. Content creator, web writer, storyteller. Viaggio con Marcello, compagno d'avventure, ed i piccoli India e Tiago, i nostri figli.

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