Trekking in Val Fondillo: tutte le info utili di uno dei cammini più belli di tutto l’Abruzzo.
Meraviglioso Abruzzo!
Come vi raccontavo nel post dedicato al tour in Abruzzo di quattro giorni, il trekking in Val Fondillo è stata una delle attività che più abbiamo amato in questa terra fatta di pura natura. Perché?
Perché percorrendo questo sentiero ci siamo letteralmente sentiti in totale armonia con gli elementi.
E’ questo quello che abbiamo provato: libertà, beatitudine, benessere mentale e fisico, un senso di totalità con le montagne ed i suoi sacri suoni. Se dall’Abruzzo cercate anche il relax al mare, la bontà dell’enogastronomia, la purezza della montagna e la bellezza dei borghi, vi consiglio di leggere anche il post dedicato a cosa vedere in Abruzzo.
In questo post voglio fornirvi qualche informazione utile e darvi qualche consiglio circa il trekking in Val Fondillo: buona lettura!
La Val Fondillo: di cosa si tratta e dove si trova?
La Val Fondillo è, come indica la parola stessa, una valle, di origine glaciale, che si trova nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, tra i comuni di Opi e Barrea.
Si tratta di una riserva integrale, per l’elevato valore naturalistico e ambientale che possiede. Difatti le foreste della Val Fondillo sono state recentemente dichiarate dall’UNESCO come “vetuste” perché l’uomo, non avendo influito per niente con il suo intervento, ha fatto sì che quest’area rimanesse integralmente autentica e che rispettasse tutto il suo naturale ciclo biologico.
Il suo nome originario è “Fontilli”, perché nella valle vi sono cinque grandi sorgenti più altre minori che alimentano il torrente Fondillo.
L’altitudine a cui si trova la valle è compresa tra 1084 e 1960 s.l.m., incastrata perfettamente tra il Monte Amaro ed il Monte Dubbio, collegati tra loro dalla Serra delle Gravare al confine con il Lazio.
[Leggi anche: Abruzzo in quattro giorni, itinerario]
La Val Fondillo tra miti e leggende.
Gli antichi appuravano che tutte le sorgenti della vecchia “Fontilli” erano popolate da divinità e venerate perché sacre. Ad esempio la sorgente Tornareccia significherebbe “erompersi dal sacro”.
Nella Val Fondillo c’è anche storia, tanta storia: vi si trova una necropoli sannita del V secolo a.C., i cui reperti sono custoditi nel Museo della Foresta e nell’antiquarium di Opi, oltre a resti di una fattoria romana e di un presidio di guardie di controllo dei briganti.
L’unica testimonianza di archeologia industriale nel Parco Nazionale è la presenza di una antica segheria adibita alla lavorazione dei tronchi di faggio, ora dismessa, che arricchiva la popolazione di Opi con la fornitura di legna e riscaldamento.
La flora e la fauna della Val Fondillo.
Molti mammiferi hanno qui trovato il loro habitat ideale: primo tra tutti l’orso marsicano, una specie in estinzione ormai, di cui rimangono soltanto cinquanta esemplari. Oltre ad esso, il cervo, la lince, il camoscio appenninico, il capriolo.
Tra gli uccelli ed i rapaci si trovano l’aquila reale, il nibbio reale, la poiana, il falco pellegrino, lo sparviero, il piccolo gheppio, la civetta, il gufo reale, l’airone cenerino e poi picchi, cince.
Durante la primavera il parco nazionale si colora con la fioritura di primule, orchidee, giaggioli, anemoni, viole, gigli rossi, accompagnati dal verde delle piante profumate, come il ginepro, la genziana, l’arnica, la valeriana. Tutto il bosco è formato da faggi, abeti, pioppi.
Mappa della Val Fondillo e qualche informazione utile.
Per poter visitare la Val Fondillo, la Cooperativa dei servizi turistici della Val Fondillo consiglia di attenersi ad alcune regole preziosissime:
- Attrezzarsi con abbigliamento adeguato, dal momento che in montagna le condizioni metereologiche cambiano da un momento all’altro;
- Rispettare il silenzio evitando grida e rumori molesti;
- Lasciare al loro posto piante, fiori e sassi sui prati;
- Non lasciare assolutamente i sentieri contrassegnati;
- Dopo il pic nic non lasciare i rifiuti nell’ambiente.
Vi lascio una mappa dei sentieri percorribili in Val Fondillo. Il più battuto è il sentiero F2 che dal punto ristoro si snoda per le Grotte di Fondillo, per il ponte tibetano, per la cascata di Acquasfranatara e la Grotta delle Fate, per un totale di circa 12 chilometri a/r. Le vedute sono immacolate. Alcuni scelgono di arrivare fino al Passo dell’Orso, noi non ci siamo arrivati perché ripido e difficoltoso, con la bambina non è stato fattibile. Consiglio preziosissimo: assolutamente NO al passeggino. SI al marsupio.
Dove dormire vicino la Val Fondillo?
Proprio per rimembrare i tempi d’infanzia andati, abbiamo pernottato a Pescasseroli, a pochissimi chilometri dalla Val Fondillo, in un hotel completamente immerso nel verde, con la veranda e le finestre affacciate sulle montagne. Ci siamo orientati su un hotel family friendly, cosicché da disporre di tutti i servizi che ci sarebbero stati comodi o necessari, e cosicché la bimba potesse giocare in compagnia di altri bambini.
Parlo dell’Hotel Iris, un’accogliente realtà a conduzione familiare a qualche minuto dal centro città, che offre pulite e minimali camere moderne e servizi ottimali per le famiglie, come la mezza pensione e l’animazione.
La piccola chiacchierata con Rossella, la figlia dei titolari, è bastata per capire l’amore che la loro famiglia ci mette da trent’anni nella gestione di questo posto.
Un salotto accogliente, ampio, caldo, luminoso, con grandi vetrate che mostrano le sagge montagne. Un angolo bar dove soffermarsi dopo cena. Pietanze squisite, tipiche locali, a chilometro zero, accompagnate da un buon Montepulciano d’Abruzzo. Risvegli lenti e al sapore di dolci fatti in casa, brioches fragranti, marmellate bio ed un buon tazzone fumante di caffè. Animatori simpatici e coinvolgenti, che propongono escursioni o invitano i bimbi a giocare in ludoteca.
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Buon viaggio in Abruzzo!
Liz
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