Il Rione Sanità di Napoli, è qui la Napoli verace: guida completa su cosa fare, cosa vedere e dove mangiare nella Napoli più autentica.

Sono sempre stata affascinata dai racconti di mio padre, quando diceva che mia nonna -la sua mamma- è nata e cresciuta proprio qui, a Rione Sanità, in questo reticolo fitto di strade e stradelle, in questo rione di Napoli dall’etichetta malsana, fatta di microcriminalità velata e malvivenza, e da più di trentamila persone pressate in pochi metri quadri di cemento.

Poi, documentandomi un po’ in rete, ho scoperto che anche Totò è nato e cresciuto qui, rimanendoci per ventiquattro anni, prima di trasferirsi a Roma.

Così, per l’ennesima volta a Napoli, ho deciso di esplorare il rione, “la Sanità”, affascinata dalla sua storia -e voglia- di rinascita. Camminavamo in quest’aria confusa, incasinata, rumorosa, quasi molesta, i motorini ci sfrecciavano addosso, le grida dei commercianti erano la musica che accompagnava il lento fluttuare dei panni stesi ad asciugare tra un edificio e l’altro, le finestre fatiscenti e le vecchie scolorite insegne dei negozi contornate dai vivaci cromatismi di casseruole di frutta e verdura poste li sui marciapiedi.

Un folclore che mi ha travolta, inglobata, facendomi sentire parte integrante della vita di quartiere.

In tutto sto casino di vite in movimento, alcuni giovani in fermento hanno ri-valorizzato parte del rione creando il percorso del Miglio Sacro, un miglio da percorrere tra architettura ed esoterismo: il quartiere si chiama Sanità perché un tempo era parte di un territorio incontaminato, “salubre”, dove avvenivano guarigioni miracolose, e dove aleggia la leggenda delle anime pezzentelle in cerca di protezione.

Così, passando per storie e luoghi, ci siamo vissuti una parte di Napoli verace. Viva. Nuda. Genuina. Cruda. È proprio vero che Napul’è mille culure. Ogni volta, una faccia nuova. Una veste nuova. Una storia nuova.

In questo articolo così, voglio parlarti di cosa fare e cosa vedere a Rione Sanità. Una buona alternativa al classico giro di Napoli.

Buona lettura!

***Ciao, mi presento! Sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***

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Il Rione Sanità di Napoli, cosa vedere nella Napoli verace

Una storia di rinascita e di orgoglio: il Miglio Sacro a Rione Sanità.

Per lungo, lungo tempo il Rione Sanità è stato additato come non sicuro, malfamato, pericoloso.

E la maggior parte dei giovani nati e cresciuti nel rione, presa consapevolezza della loro realtà, preferivano andare via, piuttosto che restare. Si parla di uno dei luoghi di Napoli dove vi è un altissimo tasso di disoccupazione, ed i bambini lasciano le scuole prima del tempo.

E’ da qualche anno però, che il Rione Sanità sta rifiorendo. E questo soltanto grazie alle forze e alla volontà di alcuni ragazzi di quartiere -cinque, per la precisione- alleatisi con l’attento e puntiglioso Don Loffredo -il parroco- che ha fortemente voluto rivalorizzare il rione, facendo conoscere arte, architettura, peculiarità e cucina del quartiere quanto più possibile, con la Cooperativa Sociale La Paranza. Che a Napoli, oltre ad essere frittura mista, significa anche compagnia, comitiva.

Dal 2006 Don Antonio Loffredo assieme ai ragazzi ha trasformato tante realtà abbandonate in luoghi davvero degni di nota. Ha convertito un convento in un meraviglioso B&B, ha preso in gestione le catacombe di San Gennaro e le catacombe di San Gaudioso e creando un percorso turistico, il Miglio Sacro, che in un miglio di strada da percorrere a piedi dona al viaggiatore un’immagine completa del rione, tra arte, architettura, leggende e cucina.

Per esser più precisa, il Miglio Sacro è un percorso che si può intraprendere ogni Sabato, Domenica e festivi alle ore 9, accompagnati da una guida locale del Rione Sanità. Il punto di partenza è la Basilica dell’Incoronata, dopodichè si visitano le catacombe si San Gennaro e quelle di San Gaudioso, il Cimitero delle Fontanelle, la Basilica di S. Maria della Sanità, alcuni palazzi storici e la Porta di San Gennaro.

Mi ha affascinata conoscere la storia e l’intraprendenza di Don Loffredo, la sua costanza ha fatto sì che più di centomila turisti curiosassero tra le strade del Rione Sanità nell’ultimo anno. Che traguardo!

Il Rione Sanità di Napoli, cosa vedere nella Napoli verace
Il Rione Sanità di Napoli, cosa vedere nella Napoli verace
Il Rione Sanità di Napoli, cosa vedere nella Napoli verace

Le catacombe di San Gennaro e le Catacombe di San Gaudioso.

La visita del Miglio sacro inizia dalla Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, un edificio moderno del primo Novecento. Dal suo giardino si accede alle Catacombe di San Gennaro. Si tratta del sito cristiano ipogeo più esteso del Sud Italia, ossia veri e propri cimiteri sotterranei scavati nel tufo, risalenti all’età classica.

Si cammina nei cunicoli sotterranei alla scoperta della Neapolis sepolta. Qui vi sono due livelli, la catacomba superiore risalente al II secolo dC, ossia la Cripta dei Vescovi, e la catacomba inferiore ampliata nel IV secolo dC per deporre le spoglie di Sant’Agrippino.

Più avanti, ci sono le catacombe di San Gaudioso. I due siti non si somigliano affatto, e soprattutto hanno storie diverse: qui è sepolto sia San Gaudioso che gli atri santi nordafricani che con le zattere approdarono a Napoli. Qui inoltre sono stati sepolti gli aristocratici ed i nobili del Seicento napoletano, ragion per cui queste vengono chiamate sepolture VIP. Qui i teschi venivano esposti a vista, mentre i corpi venivano affrescati. Si tratta di catacombe davvero particolarissime.

Il Cimitero delle Fontanelle al Rione Sanità.

Il percorso del Miglio Sacro continua con la scoperta del Cimitero delle Fontanelle.

Si tratta di una vera e propria cava di tufo che ha assolto diverse funzioni: nel Seicento accolse i malati di colera e di peste, mentre nell’Ottocento divenne un ossario che conteneva tantissime ossa anonime. Ai tempi del Dopoguerra, ci fu uno scontento generale nella popolazione, che perse fiducia anche nelle chiese e nella fede. Pur di affidarsi a qualcuno, a qualcosa, e di continuare a sperare, le persone iniziarono ad “adottare dei teschi” e a portare loro dei doni, chiedendo in cambio protezione e favori.

Proprio per questo motivo si decise di chiudere il Cimitero, che ha rivisto la luce solo nel 2010 con il progetto di Don Loffredo.

Il Palazzo dello Spagnuolo ed il Palazzo Sanfelice.

Altre tappe del Miglio Sacro riguardano alcuni palazzi molto importanti, tra cui il Palazzo dello Spagnuolo ed il Palazzo Sanfelice.

Il Palazzo dello Spagnuolo risale al 1738, edificato per volere del marchese Nicola Moscati sullo stesso disegno del palazzo Sanfelice. In seguito il palazzo fu acquistato dal signor Atienza, detto lo spagnolo, nomignolo poi attribuito definitivamente al palazzo. Ad oggi il palazzo è visitabile solo esternamente ed è severamente vietato salire le scale. La proprietà è privata, e parte del palazzo dovrebbe tra qualche tempo ospitare un museo dedicato a Totò, che ha abitato nel Rione Sanità fino a ventiquattro anni.

Il Palazzo Sanfelice invece è stato progettato ovviamente prima, di circa un decennio, dall’architetto Sanfelice. Da due strutture ne creò una unica. E ne fece la sua residenza. Anche questo palazzo è visitabile soltanto esternamente.

Il Rione Sanità di Napoli, cosa vedere nella Napoli verace
Il Rione Sanità di Napoli, cosa vedere nella Napoli verace

Dove mangiare e cosa mangiare al rione Sanità a Napoli.

Sei a Napoli: ricordati di mangiare una delle cucine più buone e saporite d’Italia! Al Rione Sanità potrai trovare di tutto di più, e, tra tutti, posso consigliarti assolutamente:

  • Pasticceria Poppella, in Via Arena alla Sanità 28/29. Qui potrai gustare l’autentico fiocco di neve napoletano, non ti anticipo niente ma è una vera goduria per il palato!
  • Isabella de Cham propone una pizza fritta… tra le più buone di Napoli. Da non perdere.
  • Se hai voglia di pizza – quella vera, napoletana- non puoi non provare quella di Concettina ai Tre Santi. Gustosissima.

Buon viaggio a Napoli!

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Buon viaggio!

Liz

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Autore

Liz, cuore zingaro, anima zen. Travel content creator, web writer, SMM. Vagabondo nel Mondo, racconto luoghi e itinerari, ma racconto anche le mie radici, la mia Puglia, che amo. Viaggio con il mio compagno Marcello ed i nostri piccoli India, Tiago e Ambra, i nostri figli. Credo fortemente che il viaggio e la natura siano per loro la migliore scuola senza mura in assoluto. Siamo wild & eco-friendly!

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