Cosa vedere a Villaggio Mancuso: un viaggio nel cuore della Sila. Storia e peculiarità di questo villaggio alpino tra le montagne ed i pini larici della Calabria, dove dormire e cosa mangiare.

Uno dei luoghi che più ci ha colpiti durante il nostro viaggio di 4 giorni in Sila è il Villaggio Mancuso. In un’oasi verde e silenziosa fatta di pini larici che ti inglobano, nasce questo villaggio -volutamente- alpino.

E quando ci siamo arrivati, siamo stati subito colpiti dalla bellezza senza tempo insita in questo luogo. Ogni angolo del villaggio sembra sussurrare storie di un passato ricco di fascino e tradizioni.

Così in questo articolo ti racconto cosa vedere a Villaggio Mancuso, un luogo assolutamente imperdibile se passi dal Parco Nazionale della Sila in Calabria.

Buona lettura!

Le origini di Villaggio Mancuso.

Villaggio Mancuso nacque nel 1929 grazie all’iniziativa della famiglia Mancuso, originaria di Taverna, un piccolo centro della Calabria. La famiglia, notando il potenziale turistico della Sila Piccola, decise di sviluppare un progetto ambizioso per creare una località turistica che potesse attrarre visitatori desiderosi di godere delle bellezze naturali e del clima salubre della Sila.

L’idea di base era quella di costruire un villaggio che fosse in armonia con l’ambiente circostante. In un’epoca in cui il turismo di massa non era ancora esploso, i Mancuso intuirono che un turismo di qualità, basato sul rispetto della natura e sulla promozione delle risorse locali, avrebbe potuto avere grande successo.

Data la grande quantità di legna avanzata nelle loro segherie, Eugenio Mancuso decise di costruire una serie di chalet in legno, ispirati all’architettura alpina, ma adattati al contesto.

Negli anni 40, Villaggio Mancuso divenne sempre più popolare. Fu costruito il celebre Albergo delle Fate -oggi in stato di abbandono- e altre strutture ricettive e servizi vennero aggiunti per soddisfare le esigenze dei turisti. Durante questo periodo, il villaggio iniziò a essere frequentato non solo da famiglie in vacanza, ma anche da personalità illustri e intellettuali in cerca di un rifugio tranquillo.

Nel Bar La Rotonda vi è un’esposizione di fotografie d’un tempo, che testimoniano com’era Villaggio Mancuso e le celebrità che son passate di qua.

Cosa vedere a Villaggio Mancuso: viaggio nel cuore della Sila
Bar La Rotonda – Cosa vedere a Villaggio Mancuso: viaggio nel cuore della Sila
Cosa vedere a Villaggio Mancuso: viaggio nel cuore della Sila
Cosa vedere a Villaggio Mancuso: viaggio nel cuore della Sila
Cosa vedere a Villaggio Mancuso: viaggio nel cuore della Sila
Cosa vedere a Villaggio Mancuso: viaggio nel cuore della Sila
Cosa vedere a Villaggio Mancuso: viaggio nel cuore della Sila
Cosa vedere a Villaggio Mancuso: viaggio nel cuore della Sila

L’Albergo delle Fate.

Uno dei luoghi più affascinanti da visitare a Villaggio Mancuso è l’Albergo delle Fate. Questo storico hotel, costruito negli anni ’30 in concomitanza con tutto il villaggio, incarna l’eleganza e il fascino di quell’epoca.

L’Albergo delle Fate è stato progettato con una straordinaria attenzione ai dettagli, combinando elementi architettonici alpini con lo stile tradizionale calabrese.

Durante i suoi anni d’oro, l’Albergo delle Fate divenne un centro di vita sociale e culturale, ospitando eventi, serate eleganti e personaggi illustri. La sua reputazione di eccellenza attirò visitatori non solo dall’Italia, ma anche dall’estero, che venivano a godere della bellezza naturale della Sila e del comfort offerto dall’albergo.

Nonostante il suo passato glorioso, l’Albergo delle Fate ha conosciuto un periodo di declino. Diversi fattori hanno contribuito alla sua chiusura, tra cui cambiamenti economici e gestionali. Oggi, la struttura giace in stato di abbandono, un’ombra di ciò che era un tempo. Le sue sale un tempo vivaci sono ora silenziose, e le eleganti decorazioni sono lasciate a deteriorarsi.

Passeggiando intorno all’albergo, si percepisce ancora il fascino di un’epoca passata. Le grandi finestre, i balconi decorati e la struttura in legno e pietra raccontano storie di un tempo in cui l’hotel era sinonimo di lusso e raffinatezza. Anche in rovina, l’Albergo delle Fate mantiene una dignità e un’eleganza che sfidano il tempo.

Il futuro dell’Albergo delle Fate è incerto. Alcuni sperano che possa essere restaurato e riportato al suo antico splendore, diventando nuovamente un simbolo di eleganza e ospitalità. Altri vedono il suo stato attuale come un monumento alla storia, un testimone silenzioso del passato di Villaggio Mancuso.

Oggi è luogo del cuore FAI.

Cosa vedere a Villaggio Mancuso: viaggio nel cuore della Sila
Albergo delle Fate – Cosa vedere a Villaggio Mancuso: viaggio nel cuore della Sila

Cosa mangiare a in Sila a Villaggio Mancuso.

Appena arrivati in Sila, ho subito capito che la cucina locale è un riflesso della sua terra rigogliosa. Qui, i prodotti della terra sono protagonisti indiscussi. Il ristorante del nostro hotel, il Grand Hotel Parco dei Pini proprio a Villaggio Mancuso, proponeva piatti tipici locali. Ho potuto assaporare piatti preparati con ingredienti freschi e genuini. Per un pranzo da asporto – principalmente panini- ho invece raggiunto, su consiglio dei local, la Salumeria Spineto Sapori. Divina!

Tra le specialità, le patate della Sila occupano un posto d’onore. Coltivate a un’altitudine di oltre 1.200 metri, queste patate IGP sono famose per la loro consistenza compatta e il sapore delicato. Semplicemente bollite o cotte al forno, sono una delizia che si sposa perfettamente con altri piatti locali.

Un’altra eccellenza della Sila sono i funghi porcini, raccolti nei boschi secolari che coprono gran parte dell’altopiano. Durante la stagione dei funghi, l’aria è pervasa da un profumo terroso e invitante. I porcini vengono utilizzati in una varietà di piatti: dai risotti cremosi alle zuppe ricche, fino ad accompagnare carni e contorni.

Non si può parlare di cucina silana senza menzionare i suoi formaggi e salumi. Il caciocavallo silano è un formaggio a pasta filata, stagionato, con un gusto deciso e una consistenza perfetta per essere gustato sia fresco che stagionato. Accompagnato da un bicchiere di vino rosso calabrese, è un piacere per il palato. I salumi, come la soppressata e la ‘nduja, sono preparati con tecniche tradizionali tramandate di generazione in generazione. La ‘nduja, un salume spalmabile e piccante, è perfetta su una fetta di pane casereccio, regalando un’esplosione di sapore.

Cosa vedere a Villaggio Mancuso: viaggio nel cuore della Sila
Cosa vedere a Villaggio Mancuso: viaggio nel cuore della Sila

Dove dormire a Villaggio Mancuso.

Durante il nostro viaggio in Sila di 4 giorni abbiamo soggiornato proprio alle porte di Villaggio Mancuso, nel Grand Hotel Parco dei Pini. E’ stato un soggiorno davvero incantevole. L’hotel è un’oasi di pace incastonata nella natura, ricavato con grande cura da un’ex caserma dei carabinieri di montagna, esempio perfetto di riconversione architettonica che rispetta la storia e l’ambiente circostante.

L’attenzione all’ecosostenibilità è evidente in ogni dettaglio: pannelli solari, gestione efficiente dell’energia e riciclo dei rifiuti sono solo alcune delle pratiche adottate. Questo mi ha fatto sentire bene sapendo di essere in un luogo che si impegna per la conservazione dell’ambiente.

La vasca idromassaggio nel bosco è stata un’esperienza magica: immergermi nell’acqua calda tra i pini secolari mi ha regalato un senso di pace e relax assoluto mentre i bambini erano in ludoteca con il servizio baby sitting che offre l’hotel. Inoltre, la piscina coperta ha aggiunto un tocco di lusso e mi ha permesso di fare qualche nuotata rinvigorente anche con i bambini, dopo le escursioni.

Il ristorante dell’hotel è stato un altro punto forte. Qui ho avuto l’opportunità di gustare piatti tipici della Sila preparati con ingredienti locali freschi e di alta qualità. La cucina era semplicemente deliziosa, e ho apprezzato molto l’attenzione ai dettagli e la passione dei cuochi nel portare in tavola autenticità e sapore. Non farti mancare anche un aperitivo con formaggi e salumi tipici silani ed un buon bicchiere di vino.

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Buon viaggio in Calabria!

Liz

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Autore

Liz, cuore zingaro, anima zen. Travel content creator, web writer, SMM. Vagabondo nel Mondo, racconto luoghi e itinerari, ma racconto anche le mie radici, la mia Puglia, che amo. Viaggio con il mio compagno Marcello ed i piccoli India, Tiago e Ambra, i nostri figli. Credo fortemente che il viaggio e la natura siano per loro la migliore scuola senza mura in assoluto. Siamo wild & eco-friendly!

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