Blagaj e la Casa dei Dervisci in Bosnia: guida alla visita. Tutte le informazioni utili, cosa vedere, orari e tariffe.
Durante il nostro on the road in Bosnia, arrivati nei dintorni di Mostar, siam venuti a conoscenza di una realtà veramente molto interessante, che ci ha molto incuriositi.
Si tratta della Blagaj Tejika, ossia, in italiano, la casa dei dervisci. Avevamo già avuto a che fare con i dervisci perché durante un viaggio ad Istanbul si son palesati più volte davanti ai nostri occhi dei venditori di spettacoli di danza sufi, la danza tipica dei dervisci rotanti. Dunque, vagamente ricordavamo cosa fossero.
Poi, simpatizzando molto Battiato, il termine ci era ancor più familiare: hai presente quando lui canta “come i Dervisches Tourners che girano sulle spine dorsali” ? Bene, ci siam sempre chiesti cosa fossero i Dervisches Tourners ed eccoci qua a scriverne dopo un lungo viaggio che ci ha portati anche alla loro scoperta.
Dunque, viaggiatore, sei nel posto giusto: in questo articolo ti spiegherò cosa sono i dervisci e ti porterò alla scoperta di una delle loro case, sita a Blagaj, in Bosnia. Un luogo che devi assolutamente visitare se sei nei dintorni di Mostar.
Buona lettura!
***Ciao, mi presento! Sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***
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Cosa sono i dervisci?
I dervisci sono discepoli islamici che hanno rinunciato alle passioni mondane e ai beni materiali per ricercare l’ascesi, vivendo in povertà ed in maniera quasi eremitica, allontanandosi dai desideri personali e dal proprio Sé. L’ascesi viene raggiunta nutrendo un sol tipo di amore, l’amore per il Divino.
Per farlo, la pratica svolta è una meditazione attiva chiamata Danza Sufi, ossia la danza roteante che ha come obiettivo il raggiungimento dell’estasi mistica. Questa pratica ha radici molto lontane, addirittura medievali.
I dervisci praticano questa danza per molti minuti, anche ore, concentrando il loro pensiero su Dio, a ritmo di musica, roteando su loro stessi “come i pianeti attorno al Sole”, e molto spesso raggiungono uno stato di trans.
Per i danzatori non allenati, uno dei più frequenti problemi è il soffrire di vertigini dato dalla continua rotazione del corpo. Ci si allena, difatti, con tecniche psicologiche e tecniche di equilibrio.
Ne consegue per lo spettatore uno spettacolo quasi ipnotico, cadenzato dalla musica e da questi abiti bianchi a gonnellone che si aprono e volteggiano.
Per danzare, i dervisci sceglievano veri e propri luoghi distanti dalle città, il più delle volte incastonati nella natura e lontano dai beni materiali e dalla brama umana, molto spesso in riva a fiumi o sorgenti, in compagnia costante di un elemento fondamentale per loro, l’acqua.
I dervisci si sono sviluppati soprattutto in Turchia, a Cipro ed in alcune parti della Bosnia.
La Blagaj Tejika, in Bosnia, è proprio l’esatta rappresentazione di quel che scrivo.
Ora ti spiego perché.
La Casa dei Dervisci a Blagaj, vicino Mostar in Bosnia.
A dodici chilometri da Mostar si trova Blagaj, un piccolo paese tra le montagne bosniache, che custodisce uno dei luoghi salienti di tutta la Bosnia: la casa dei dervisci, chiamata in lingua locale Blagaj Tekke o Blagaj Tejika.
Blagaj raggiunse il suo massimo splendore ai tempi degli Ottomani, periodo in cui fu costruita anche la casa dei dervisci.
Il paesaggio che circonda la casa dei dervisci è un’oasi di pace e natura: una imponente montagna abbraccia la casa, che sembra a tutti gli effetti incastonata dentro. Ai piedi della montagna, la sorgente carsica del fiume Buna, dalle acque celesti, un luogo dove lo scrosciare dell’acqua è costante e rilassa mente e corpo.
L’acqua difatti è un elemento essenziale per i dervisci, un elemento dal quale discendiamo e di cui siamo fatti, e la sua presenza permette di riconciliarsi più facilmente al divino.
Al giorno d’oggi, la strada per arrivarci è pienissima di bancarelle acchiappaturisti che vendono tappeti, pellicce, pashmine, set da the, succo di melograno bio, miele e tanto altro. Sono nati, sulle sponde del fiume, anche tanti ristoranti. Purtroppo questa atmosfera non rende bene l’idea di cosa fosse, a quei tempi, la vera casa dei dervisci: isolata, silenziosa, deserta, mistica, suggestiva, scenografica.
La casa attualmente è divenuta un museo, perché dopo la Seconda Guerra Mondiale il sufismo è stato bandito. In ogni caso, sembra che alcuni dervisci vengano ancora qui in determinati periodi per pregare e per danzare, perché un cartello, all’ingresso della casa, comunica al viaggiatore che non si può entrare nella casa quando sono in corso le danze.
La casa si sviluppa su due piani. La visita porta via circa un’oretta. All’ingresso della casa viene offerto un velo alle donne da porre sul capo, mentre sia uomini che donne devono entrare scalzi.
All’interno della casa troverai il salotto, la biblioteca, la cucina ed il bagno (con la soffitta a stelline colorate! Fighissimo) oltre che un piccolo museo che raccoglie oggetti e testimonianze passate. Molto belli sono i tappeti tipici bosniaci che tappezzano ovunque il pavimento e gli arredi, le porte e le terrazze in legno intarsiato. Meravigliose.
Altra caratteristica peculiare della Blagaj Tejika sono le finestre, affacciate direttamente sulla sorgente carsica. Prova a guardare fuori e ad immaginare il paesaggio senza il ristorante di fronte, per immedesimarti nella vita dei dervisci di un tempo. Che pace.
Una volta visitata la casa, attraversa il ponte che collega una sponda all’altra del fiume. Supererai un ristorante, dietro il quale vi è un sentiero in salita. Dopo pochi metri ti troverai davanti uno scorcio fotografico bellissimo della casa e della sorgente del fiume Buna.
Informazioni utili per la visita alla casa dei dervisci.
Blagaj, come scrivevo, dista circa sedici chilometri da Mostar.
Ci si può arrivare con l’auto, impostando direttamente la destinazione su Maps. Arrivati lì c’è un parcheggio che costa circa 2€ totali, poi si prosegue a piedi per la casa.
Se non hai un’auto, puoi arrivare a Blagaj da Mostar con il bus n. 10.
L’ingresso per la casa è di 5€.
È aperta tutti i giorni dalle 8:30 alle 19:30.
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Buon viaggio in Bosnia!
Liz
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