Trekking per Trolltunga, informazioni utili e diario di viaggio di un sogno realizzato in Norvegia.

Sarebbe da stupidi, passare una vita intera a desiderare qualcosa senza mai agire. Blow insegna.

Nell’articolo in cui parlavo del mio itinerario in Norvegia del Sud, raccontavo anche dell’agognato sogno che nutrivo sin da piccola: scoprire questa Terra, girare tra i suoi fiordi.

Un giorno mia nonna, assidua viaggiatrice seriale da cui ho ereditato il gene, e con una libreria di viaggio grande quanto un salotto, mi fece sfogliare il programma di quello che da lì a poco sarebbe stato il suo prossimo viaggio on the road.

Assieme al programma di viaggio c’era una brochure che illustrava tutti i luoghi che avrebbe visitato.

Tra le mie mani sembrava avessi una guida alla felicità. Fiordi, colline, casette con il tetto spiovente e le finestrelle quadrate, tavoli in legno in riva al lago per i picnic. Piacere di conoscerti, Norvegia.

Crescendo, il mio Amore per i viaggi e la mia sete di scoperta andavano via via evolvendosi in una vera e propria malattia da wanderlust 🙂 e rimembrando le vecchie immagini di mia nonna mi sono documentata sulla Norvegia, ho fatto ricerche, ho letto dei suoi posti sconfinati e meravigliosi.

Mi sono imbattuta in una fotografia di Trolltunga, la famosa roccia sporgente sui fiordi, e alla fine si, ho deciso di partire per far sì che essa non fosse solo una pura utopia, agognata sin dalla tenera età.

Fiordi Norvegesi – Trekking per Trolltunga, informazioni utili

Ma cosa è Trolltunga?

Si tratta della famosa roccia sporgente sui fiordi che si staglia in orizzontale al di sopra del villaggio di Skjeggedal, nei pressi di Odda. È situata a 1100 metri sul livello del mare e sospesa a 700 metri sul lago Ringedalsvatnet.

Tradotto in 22 chilometri, dieci ore di trekking, ed in uno dei giorni più belli della mia vita.

Occorrente: zaino in spalla, acqua a sufficienza, pranzo a sacco, scarpe da ginnastica, due felpe, calzini di ricambio, forza di volontà e pazienza, tanta pazienza.

Trolltunga si trova in vetta a Tyssedal. E Tyssedal si raggiunge in taxi per tutto l’anno da Odda, o in autobus in alcuni periodi dell’anno.

Noi abbiamo optato per il taxi perché in quel periodo l’autobus non operava più la sua corsa, e abbiamo diviso la quota con due spagnoli che erano con noi in ostello ad Odda e che intendevano fare lo stesso trekking.

Scendere dal taxi e sentirsi augurare buona fortuna dall’autista fa comunque un certo effetto.

Se poi, pensi anche al fatto che il tuo sogno dista solo ventidue chilometri da te, e tu stai per realizzarlo.

Il paesaggio durante il trekking – Trekking per Trolltunga, informazioni utili
Il paesaggio durante il trekking – Trekking per Trolltunga, informazioni utili

Ci sono due modi per salire in vetta a Trolltunga.

Si può scegliere di percorrere i binari riadattati della vecchia funicolare, salendo 1,5KM di scalini, o di addentrarsi per il sentiero nel bosco. Io ho optato per gli scalini all’andata, e per il sentiero nel bosco per il ritorno, per non farmi mancare proprio nulla.

La salita è faticosa, la pendenza è massima.

La veduta, ammaliante.

Le vertigini, prepotenti.

La fatica, agghiacciante.

La T rossa, il simbolo del sentiero, un miraggio.

Ad ogni chilometro del sentiero, un cartello indica i chilometri effettuati e quelli che mancano alla vetta. Durante la rude salita è bello condividere emozioni con gente proveniente da ogni parte del Mondo. In molti, salgono con lo zaino e la tenda in spalla per passare la notte su e sfidare le basse temperature.

Mi ha colpito una coppia proveniente dalla Repubblica Ceca. La ragazza, con cui ho condiviso parte della discesa nel bosco, mi ha detto: “I usually practice trekking, until I was a child, but this hike is the hardest”.

Lei, una professionista, appurava che la scalata fosse una delle più difficili che abbia mai provato. Io, una novella e fuori allenamento: inseguire i sogni richiede fatica, e costanza, anche quando le gambe non ce la fanno più.

La T rossa che indica il sentiero – Trekking per Trolltunga, informazioni utili
Gli scalini della vecchia funivia – Trekking per Trolltunga, informazioni utili

E poi la vetta.

Non chiedetemi come ci sia potuta arrivare lassù e soprattutto in che stato.

Chiedetemi piuttosto quali emozioni abbia provato quando, dopo 22 chilometri di cammino, ho realizzato di aver appena realizzato un sogno, e di aver appena compiuto una delle imprese che mi sono prefissata di fare nella mia vita prima di morire. Andrò a dormire distrutta, le mie gambe vorranno solo riposare.

Distrutta, ma fiera di quelle immagini che ho nel cuore, di quello che racconterò ai miei genitori, e soprattutto, di quel che potrò un giorno raccontare ai miei figli.

Trolltunga è vita, è adrenalina, ma Trolltunga non è solo una roccia.

Trolltunga è un percorso, ma non è la forza delle tue gambe. È la forza mentale e la tua determinazione che fanno sì che esse si muovano per 22 chilometri.

Trolltunga è un sogno, un meraviglioso angolo di mondo incontaminato ma che forse mai più rivedrò, ma che porterò sempre nel cuore.

Trolltunga insegna. Che la tenacia, la forza di volontà, premiano più di un allenamento fisico.

E che la realizzazione di un sogno è quel che di più appagante e ricco può esistere nella vita di un qualsiasi Uomo.

L’arrivo in vetta – Trekking per Trolltunga, informazioni utili
L’arrivo in vetta – Trekking per Trolltunga, informazioni utili

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Buon viaggio in Norvegia!

Liz

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Autore

Liz, un cuore zingaro ed un’anima zen. Vagabondo nel Mondo da anni in cerca dell’autenticità dei luoghi e dei popoli, ma nonostante tutto amo la mia calda Puglia. Content creator, web writer, storyteller. Viaggio con Marcello, compagno d'avventure, ed i piccoli India e Tiago, i nostri figli.

8 Comments

  1. Bellissimo pezzo!
    L’ho letto tutto di un fiato e mi hai fatto venir voglia di Norvegia !!!
    Grazie

    Federica

  2. la Norvegia è assolutamente un viaggio che voglio fare nel prossimo futuro!
    Un mia amica ha vissuto da quelle parti per anni ed ho visto foto di luoghi davvero magici ed incantati … un’altra nostra amicha ha fatto una crociera tra i ghiacchi .. finita l’univestià!
    Insomma ne sento parlare da anni e più leggo e vedo queste immagini, più il mio desiderio di vederla, aumenta

  3. Ma che bello! è una parte che non ho visto in Norvegia… certo che agli scalini della vecchia ferrovia io credo sarei morta!

  4. Quanto mi affascina la Norvegia, così come tutti quelli che sono i paesi scandinavi! Un vero sogno devono essere e spero, prima o poi, di visitare la zona.

  5. Wow che panorama, vale tutta la fatica della salita. I panorami norvegesi sono davvero mozzafiato, la natura è sorprendente a volte.

  6. Bellissimo che tu abbia realizzato questo sogno di tanti anni fa . Per me la Norvegia era stato il primo viaggio da bambina.
    Quegli scalini non so se avrei avuto il coraggio di percorrerli

  7. Questo trekking è una delle ragioni per cui la Norvegia è molto in alto tra i miei desideri! Avevo letto però qualche commento qua e là nel web in cui dicevano che ormai in estate è molto affollato, il che trovo sia un vero peccato, perchè in posti di questo genere la tranquillità e la pace per me sono importantissime!

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