Christiania, Copenhagen: la storia e l’evoluzione della Comunità Autonoma più famosa di Danimarca.

La città libera di Christiania, a Copenhagen, è una delle realtà più affascinanti e controverse della capitale danese, una vera e propria enclave di indipendenza che affonda le sue radici nella storia alternativa e nella cultura libertaria.

Fondata nel 1971, Christiania si è evoluta nel corso dei decenni, diventando una delle principali attrazioni turistiche della città e un simbolo della resistenza contro l’omologazione culturale. E ovviamente, incuriosita da tutta la storia e l’evoluzione che Christiania ha avuto negli anni, durante il mio viaggio a Copenaghen sono andata in sua esplorazione, camminando in lungo e largo per le strade di Christiania. E ne sono uscita appagata, soddisfatta. Con la mente libera, leggera.

In questo articolo, esploreremo la storia, l’origine, l’evoluzione e l’importanza attuale di Christiania, analizzando come questa comunità sia riuscita a mantenere la sua unicità e il suo spirito libero nel corso degli anni.

Buona lettura!

***Ciao, mi presento! Sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***

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Le origini di Christiania: la nascita di una Comunità Autonoma.

La storia di Christiania inizia nel 1971, quando un gruppo di giovani idealisti occupò una zona abbandonata nel cuore di Copenaghen. L’area, precedentemente un deposito militare dismesso, si trovava nel quartiere di Christianshavn, una zona industriale che stava attraversando un periodo di declino. Il gruppo di attivisti e anarchici decise di stabilirsi in quella zona, creando un’area autogestita dove la comunità avrebbe potuto vivere secondo principi di libertà, condivisione e sostenibilità.

La comunità prende il nome di Freetown Christiania, un “territorio libero” che non si sottometteva alle leggi dello stato danese. Christiania si distinse fin da subito per la sua organizzazione alternativa e per l’ambiente creativo che la caratterizzava: murales colorati, case costruite in modo non convenzionale, attività artistiche, musica dal vivo, ma anche un forte spirito di cooperazione tra i suoi abitanti. L’idea centrale era quella di creare una vita comunitaria basata su principi di democrazia diretta, autogestione e rispetto reciproco.

Christiania, la città libera a Copenaghen
Christiania, la città libera a Copenaghen

La crescita di Christiania: un’evoluzione trascinata dal conflitto con lo Stato.

Christiania, sin dalla sua nascita, è stata teatro di conflitti tra i suoi abitanti e le autorità danesi. Nonostante la comunità fosse stata accolta inizialmente con una certa tolleranza, nel corso degli anni lo Stato danese ha cercato più volte di risolvere la situazione, espropriando il terreno e costringendo gli abitanti a rispettare le leggi nazionali. Tuttavia, il governo danese ha anche riconosciuto l’esistenza di Christiania come una sorta di realtà particolare, lontana dagli schemi tradizionali della città.

Negli anni ’80, la comunità di Christiania ha vissuto periodi di tensione con le autorità locali e nazionali, culminando in diversi tentativi di sgombero che hanno generato proteste e manifestazioni. Nonostante queste difficoltà, la comunità ha continuato a resistere, mantenendo la propria identità. L’economia di Christiania si è basata su piccole attività locali, scambi, mercatini e una produzione di artigianato che è diventata uno dei tratti distintivi della zona.

Christiania oggi: un’isola di creatività e libero pensiero… senza più droghe.

Oggi, Christiania è una delle principali attrazioni turistiche di Copenaghen, ma rimane al tempo stesso una realtà autonoma con una forte identità. La comunità si è evoluta, ma continua a mantenere la sua filosofia di indipendenza. La zona è famosa per le sue costruzioni artistiche, gli spazi verdi, i mercatini e le caffetterie, che attirano visitatori da tutto il mondo. Christiania è anche un punto di riferimento per gli amanti dell’arte alternativa e della musica, con eventi, concerti e performance che animano il quartiere.

Una delle caratteristiche che rende unica Christiania è la sua politica di “autogestione”. Sebbene il governo danese abbia stabilito un accordo formale con la comunità che le consente di continuare a esistere, Christiania non ha un’autorità centrale e funziona attraverso un sistema di assemblee e decisioni collettive. I suoi abitanti sono impegnati a preservare la libertà di espressione, la sostenibilità e la cooperazione reciproca. Tuttavia, nonostante l’indipendenza, Christiania deve fare i conti con alcune problematiche, come il traffico di droga, che ha sollevato preoccupazioni a livello nazionale.

E, notizia recentissima che ho potuto constatare durante il mio viaggio a Copenaghen -Ottobre 2024-, la famosa Pusher Street è stata chiusa. Questa strada, famosa all’interno di Christiania per il commercio di droghe illegali, è stata oggetto di interventi da parte delle autorità danesi per diversi anni. La situazione è diventata particolarmente tesa a causa del traffico di stupefacenti che avveniva pubblicamente in questa zona, il che ha portato a numerosi conflitti tra la comunità di Christiania e le forze dell’ordine. Nel 2016, le autorità danesi hanno intensificato gli sforzi per fermare il traffico di droghe nella zona, e in seguito a una serie di operazioni di polizia, è stato deciso di chiudere definitivamente Pusher Street. Questa decisione ha suscitato molta discussione, poiché Pusher Street era diventata un’area simbolica di Christiania, rappresentando la parte più controversa e discutibile della comunità.

La chiusura di Pusher Street è stata vista da alcuni come una necessità per preservare l’immagine di Christiania e mantenerla più vicina ai suoi ideali originali di libertà e creatività. Tuttavia, per altri, la fine del commercio di droghe ha rappresentato una perdita di una parte della “cultura” che aveva caratterizzato la comunità per decenni. A seguito di questa chiusura, si è cercato di mantenere una maggiore regolamentazione all’interno della zona, riducendo il commercio illegale e cercando di orientarsi verso attività più legali e positive, pur mantenendo lo spirito di libertà e autogestione che contraddistingue Christiania.

Christiania è diventata un simbolo di resistenza contro il conformismo e la commercializzazione della società moderna. La sua influenza va oltre i confini di Copenaghen, rappresentando un modello alternativo di vita comunitaria che sfida i tradizionali schemi economici e sociali. La comunità di Christiania ha attirato l’attenzione di attivisti, artisti e persone alla ricerca di un modo di vivere più libero e meno vincolato dalle strutture tradizionali.

I divieti e le regole di Christiania.

Pur essendo una zona che si distacca dalle norme sociali tradizionali, ci sono comunque alcune regole e divieti che vanno rispettati. Ecco una panoramica delle principali regole di Christiania:

  • No droghe pesanti. Sebbene Christiania sia famosa per il consumo di cannabis, l’uso di droghe più pesanti, come eroina o cocaina, è strettamente vietato. La comunità cerca di mantenere un ambiente relativamente sicuro e sano per i suoi abitanti e visitatori.
  • Niente violenza. La violenza è severamente vietata. Christiania promuove la pace e il rispetto tra le persone. Le liti o i conflitti violenti vengono affrontati con modalità pacifiche.
  • Rispetto per la natura. Essendo una comunità che vive molto a contatto con la natura, c’è una forte enfasi sul rispetto dell’ambiente. Non è permesso danneggiare o inquinare la zona.
  • No alle armi. Non è consentito portare armi, nemmeno per difesa personale. Questo è un principio fondamentale per mantenere un ambiente sicuro.
  • Non scattare foto nella “Pusher Street”. In alcune zone di Christiania, come la famosa “Pusher Street”, è severamente vietato fare fotografie. Questo divieto è in vigore per proteggere la privacy degli abitanti e per mantenere un basso profilo riguardo all’attività commerciale.
  • Rispetto per la privacy. La privacy degli abitanti di Christiania è un valore fondamentale, quindi è importante rispettare gli spazi e non invadere le aree private.
  • Regole interne alla comunità. All’interno della comunità, le decisioni sono prese democraticamente. Ogni residente o membro è incoraggiato a partecipare alle discussioni e a rispettare le decisioni collettive.
  • No alla proprietà privata. In Christiania non esistono proprietà private nel senso tradizionale. Le terre e gli edifici sono condivisi tra i membri della comunità, anche se alcune persone hanno costruito case o strutture per vivere.

Queste regole, pur sembrare poco convenzionali, sono pensate per mantenere un certo ordine e un senso di comunità all’interno di un luogo che per sua natura si distacca dalle leggi e dai regolamenti della città di Copenaghen.

Christiania tra riconoscimenti e sfide future.

La comunità di Christiania ha ricevuto riconoscimenti per il suo impegno nella sostenibilità e nella cultura alternativa, ma anche critiche per alcuni degli aspetti meno controllabili della vita nella zona, come il commercio di droghe. Tuttavia, nonostante le difficoltà, Christiania continua a essere una realtà vitale e dinamica, con un forte spirito di comunità che persiste fino ai giorni nostri.

Nel corso degli anni, sono stati fatti sforzi per integrare Christiania maggiormente nel contesto urbano di Copenaghen, mantenendo però il suo status speciale. Alcuni settori della comunità hanno cercato di stabilire una forma di convivenza pacifica con le autorità, mantenendo intatti i principi fondatori che hanno dato vita a Christiania. La sua evoluzione è testimone di come una comunità alternativa possa resistere ai cambiamenti sociali, politici ed economici, continuando a essere un esempio di creatività e indipendenza.

Come arrivare a Christiania con i mezzi pubblici a Copenaghen?

Per arrivare a Christiania con i mezzi pubblici da qualsiasi punto di Copenaghen, ci sono diverse opzioni facili e convenienti: la metro o l’autobus. La fermata metro più vicina a Christiania è Christianshavn, che si trova sulla linea M1 (la linea gialla). Da qui, è possibile percorrere a piedi circa 10-15 minuti sulla Torvegade camminando lungo il Canale di Christianshavn fino all’ingresso di Christiania. Le linee autobus più comode sono la Linea 2A che ferma a Prinsensgade (poi 5 minuti a piedi), oppure la Linea 9A che ferma a Bådsmandsstræde(poi 10 minuti a piedi).

Buon viaggio a Copenaghen!

Liz

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Autore

Liz, cuore zingaro, anima zen. Travel content creator, web writer, SMM. Vagabondo nel Mondo, racconto luoghi e itinerari, ma racconto anche le mie radici, la mia Puglia, che amo. Viaggio con il mio compagno Marcello ed i nostri piccoli India, Tiago e Ambra, i nostri figli. Credo fortemente che il viaggio e la natura siano per loro la migliore scuola senza mura in assoluto. Siamo wild & eco-friendly!

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