Tour dell’Andalusia in due settimane: tutte le tappe e le informazioni utili per un itinerario fai da te.
Gli occhi si deliziano con architetture dorate e color crema, dalle linee arabeggianti. Nelle orecchie risuonano le note d’un malinconico e rabbioso flamenco. Il palato ed il naso godono di profumi e sapori genuini, caldi, speziati. Sulla pelle il caldo sole si posa, mai s’oscura, regala gioia, sorrisi, benessere.
Oh, Andalusia. Quanto ti ho amata.
Scrivo questo post in una gelida serata invernale, la mia carrellata di viaggi è temporaneamente sospesa per almeno un mese, non viaggio da circa tredici giorni e la nostalgia d’un aereo, d’un bus, d’un treno, d’una stazione o aeroporto già si fa sentire.
Così scrivo di viaggi, e stasera voglio farlo rimembrando un pezzo di Mondo strabiliante, un pezzo di Spagna che rievoca l’Oriente, così diverso e straordinariamente bello: scrivo dell’Andalusia.
In questo post voglio darvi qualche spunto ispirazionale per visitare l’Andalusia in dieci giorni o in due settimane, con un tour a tappe ben definito.
Una premessa importantissima: l’Andalusia va scoperta assolutamente on the road. Ci sono posti bellissimi dove gli autobus o i treni non possono arrivare.
Io consiglio vivamente di girarla in camper: una casa su ruote a portata di mano, con tutto il necessario all’interno, che dona libertà negli orari e negli spostamenti e sicuramente tanta tanta comodità. Peraltro, l’Andalusia dispone di piazzole di sosta e aree camping ben servite e anche economiche (che vi indicherò in questo post, tappa per tappa).
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***Ciao, mi presento! Sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***
Ma prima di pianificare… non dimenticare l’assicurazione di viaggio!
Prima di continuare con la lettura e la pianificazione del tuo itinerario, non dimenticare un aspetto fondamentale del viaggio: la stipula di un’assicurazione viaggi, fondamentale per coprire un annullamento viaggio, emergenze mediche, cancellazioni, ritardi, perdita di bagagli e responsabilità civile. Senza, potresti affrontare costi elevati e problemi che possono rovinare la tua esperienza.
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Itinerario dell’Andalusia in due settimane: prima tappa, Siviglia.
Molti viaggiatori iniziano il loro itinerario di due settimane in Andalusia proprio da Siviglia, perché centralissima e perché ha un aeroporto ben collegato a tante città italiane.
Siviglia è un intreccio magico di dominazioni, un abbraccio di cimeli fenici, romani, arabi e cristiani ben visibili nell’architettura, nell’urbanistica e nell’animo degli abitanti della città andalusa. L’ho trovata molto più bella e affascinante delle altre grandi città spagnole che ho visitato.
Vi consiglio di permanere qui almeno due giorni, per poter godere delle sue strabilianti bellezze. Per abbreviare i tempi, se masticate un pochino d’inglese vi consiglio di prenotare un tour gratuito guidato di Siviglia che in due ore e mezza vi porterà alla scoperta delle perle della città con una guida.
Diversamente, se siete amanti del fai da te, vi consiglio di leggere questo mio post interamente dedicato a cosa vedere a Siviglia in pochi giorni.
Un altro consiglio utilissimo se avete poco tempo è quello di acquistare con molto anticipo un biglietto cumulativo che comprende la visita guidata in italiano dell’Alcazar, della Cattedrale e della Giralda con ingresso prioritario e saltafila. Mi ringrazierete: le file, al di fuori di queste attrazioni, sono lunghissime, tanto da perderci la giornata.
Area camper a Siviglia: Camping Villsom. Si trova qualche chilometro fuori Siviglia in località Dos Hermanas, un quartiere residenziale a Sud della città. Dotato di allaccio alla corrente elettrica, bagni con docce calde, piscina. Il bus per il centro città si ferma ad 800 metri dal campeggio.
Itinerario dell’Andalusia di due settimane: seconda tappa, Cadice e Tarifa.
[ Distanza Siviglia – Cadice: 121 chilometri. ]
Cadice è un gioiellino andaluso, bianco e dorato, affacciato sull’Oceano Atlantico. Si tratta della più antica città d’Europa, fondata dai Fenici nel lontano 1100 a.C. Anche qui potete scegliere se fare una visita guidata gratuita di Cadice o se scoprirla da soli.
Divertitevi a gironzolare tra le sue viuzze acciottolate, ad entrare nei portoni dalle rimembranze marocchine, soffermatevi sull’Oceano a chiudere gli occhi e ad ascoltare lo stridere dei gabbiani che volteggiano sulle sue profonde e gelide acque.
Visitate la Cattedrale Nuova; perdetevi nelle labirintiche vie tra il Barrio del Populo ed il Barrio de la Vina; entrate in una panaderia e mangiate una empanadas; godetevi un tramonto o fatevi un bagno a la Playa de la Caleta; concedetevi una passeggiata tra le verdi e rilassanti aiuole del Parque Genoves. Per una conoscenza più approfondita vi invito a leggere il mio post su cosa vedere a Cadice in un giorno.
Dopo Cadice, mettetevi in viaggio per Tarifa.
[ Distanza Cadice – Tarifa: 105 chilometri. ]
Durante questa tratta incontrerete molte località singolari perché ricche di dune di sabbia, insolite in Spagna. Vi consiglio una sosta brevissima tra Capo de Trafalgar, Zahara de los Atunes e Canos de Meca.
Tarifa è l’unico paese europeo bagnato da due mari, il Mediterraneo e l’Oceano Atlantico. Qui, l’influenza marocchina si percepisce proprio tanto. Pensate che dista solo 14 chilometri via mare da Tangeri, in Marocco: se avete un giorno in più, prendete un traghetto e andate a far un giro in Marocco!
A Tarifa non perdetevi il Castello de Guzman el Bueno, risalente al 960 a.C., con le sue torri merlate, le passerelle di sorveglianza ed i cortili; la Puerta Jerez ed il Castello di Santa Catalina; Baelo Claudia, un parco archeologico che conserva un’antica città romana, dove son visibili ancora l’acquedotto, le cisterne, le terme, il teatro, i templi capitolini; le spiagge di Bolonia, Valdevaqueros e Los Lances.
Area camper a Tarifa: Camping Tarifa. E’ un camping molto ben recensito e attrezzato ottimamente, oltre che pulito. Ha accesso diretto alla spiaggia, tutti i servizi e dista solo cinque chilometri da Tarifa.
Itinerario dell’Andalusia di due settimane: terza tappa, Gibilterra e Ronda.
[ Distanza Tarifa – Gibilterra: 45 chilometri. ]
Gibilterra è un territorio inglese d’oltremare e un grande promontorio situato sulla costa meridionale spagnola. È dominato dalla Rocca di Gibilterra.
Sconsiglio altamente di circolare con il camper o con l’auto a Gibilterra, perché in corrispondenza della frontiere tra Spagna e Inghilterra le code sono lunghe e lente.
Consiglio di parcheggiare in prossimità de La Linea de la Concepcion, ci sono alcuni parcheggi sotterranei, per poi camminare per una ventina di minuti. Sostanzialmente a Gibilterra vi consiglio di visitare la sua famosa rocca, dove è possibile arrivare con una funiculare dalla Main Street, e da cui è possibile ammirare la baia di Algeciras, il Marocco, l’intreccio tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico.
Poi partite per Ronda, per continuare il vostro itinerario dell’Andalusia di due settimane.
[ Distanza Gibilterra – Ronda: 112 chilometri. ]
Ronda possiede una bellezza “vertiginosa”: la sua particolarità è il suo centro storico, arroccato su uno sperone roccioso che si erge sulla gola di El Tajo. Potete scegliere di seguire una visita guidata gratuita di Ronda o potete perdervi anche qui: percorrete Calle Espinel, passeggiate per La Ciudad attraversando Plaza del Socorro, Plaza de Toros; non perdetevi assolutamente il Mirador, un punto panoramico strabiliante. Affacciatevi dal Ponte Nuevo, da cui potrete somatizzare la vertigine ammirando come il fiume Guadalevin abbia scavato la profonda gola sottostante.
Area camper a Ronda : vi è un’area comunale a pagamento (GPS N: 36.752102 – E -5. 147930) dove vi è un camper service con la possibilità di allaccio alla corrente elettrica, di operazioni di carico e scarico. Il parcheggio non è ombreggiato.
Itinerario dell’Andalusia in due settimane: quarta tappa, il Caminito del Rey.
[ Distanza Ronda – Caminito del Rey: 59 chilometri. ]
Se al vostro itinerario in Andalusia di due settimane volete aggiungerci un po’ di adrenalina, trekking e soprattutto se non soffrite di vertigini, il Caminito del Rey fa assolutamente per voi. Di che si tratta? Di uno dei percorsi naturalistici che fino a qualche tempo fa è stato dichiarato uno dei più pericolosi al mondo. Niente panico: oggi è visitabile da chiunque perché completamente messo in sicurezza.
Il Caminito del Rey si snoda per circa otto chilometri tra gole e canyon, strapiombi e passerelle sospese nel vuoto, a circa cento metri sul fiume Guadalhorce. E’ un’esperienza meravigliosa a contatto con vertigine e natura.
I biglietti per il percorso vanno a ruba, quindi vi consiglio vivamente di prenotare molto prima i biglietti online onde evitare di rimanere fuori. IMPORTANTE: se da Ronda volete deviare direttamente per Malaga, l’escursione al Caminito del Rey è comunque fattibile mediante un tour privato da Malaga che assicura il transfer, il biglietto d’ingresso e la guida ad un prezzo vantaggioso.
In serata, mettetevi in viaggio per Malaga.
[ Distanza Caminito del Rey – Malaga: 75 chilometri. ]
Area camper a Malaga : area Malaga Beach, (GPS N 36.714100, E -4.316200). Si tratta di un’area camper situata a pochi metri dal mare, spaziosa e con servizi. Il costo è contenuto (circa dodici euro al giorno, compresa elettricità). E’ situato a 9 chilometri dal centro di Malaga, a cui vi si arriva mediante un autobus a dieci minuti dall’area camping.
Itinerario dell’Andalusia in due settimane: quinta tappa, Malaga.
Malaga è una città portuale affacciata sulla Costa del Sol.
Dal fascino un po’ contraddittorio, un po’ austero, Malaga è così controversa e bella: grattacieli, hotel e resort dominano una parte dello skyline. Ma addossata alla città moderna si ergono in tutta la loro bellezza le testimonianze storiche di antiche dominazioni: l’Alcazaba, il Castello di Gibralfaro, la Cattedrale, il borgo antico. Passeggiarci è puro piacere, è una costante contemplazione alla bellezza.
Oltre ad una passeggiata nella storia, vi consiglio di visitare uno dei musei della città: potete scegliere tra il Museo di Picasso con oltre duecento opere, la casa natale di Picasso, il Centro Pompidou, il Museo di arte russa, il Museo dell’automobile, il Museo d’arte del flamenco ed il Museo Carmen Thyssen.
Per un tuffo ed una tintarella in una bella spiaggia, preferite la spiaggia di Malagueta. Se avete del tempo in più, perdetevi per il mercato di Atarazanas con le sue prelibatezze gastronomiche locali, scoprite il quartiere di Soho, passeggiate per l’orto botanico La Concepcion.
Se masticate un po’ di inglese, vi consiglio di prender parte ad un tour gratuito guidato di Malaga.
Itinerario dell’Andalusia in due settimane: sesta tappa, Granada.
[ Distanza Malaga – Granada: 132 chilometri. ]
Granada è l’altra perla andalusa che ci ha lasciati stupefatti. Fascino, bellezza, cura nei dettagli sparsi ovunque. Un sentore arabeggiante accompagna la passeggiata in questa splendida e soleggiata città spagnola alle pendici della Sierra Nevada.
Vi consiglio di dedicare almeno due giornate alla sua scoperta. Se avete poco tempo invece, e masticate un po’ d’inglese, preferite un tour guidato gratuito di Granada.
Un must da visitare è la splendida Alhambra, una fortezza araba costruita su una collina. Ricordatevi di prenotare molto prima i biglietti per l’Alhambra, perché le file sono interminabili. Oltre all’Alhambra, perdetevi nel caratteristico quartiere Albayzin, visitate la Cattedrale, passeggiate nei rigogliosi giardini. Se vi piace immedesimarvi nella gente locale, di sera sarebbe un’ottima idea guardare uno spettacolo di flamenco con cena.
Area camper a Granada : al parcheggio Alhambra (GPS: N 37.171700, E -3.579980). Questa area camper non è ombreggiata, è un po’cara e non ha molti servizi. In molti la consigliano solo perché è in una posizione comodissima per visitare l’Alhambra ed il centro storico di Granada.
Itinerario dell’Andalusia in due settimane: settima tappa, Cordoba.
[ Distanza Granada – Cordoba: 208 chilometri. ]
Cordoba è un altro must to see per un itinerario in Andalusia di due settimane. Fu la vecchia capitale araba, ad oggi è una delle città europee con il maggior numero di monumenti eletti patrimonio dell’umanità Unesco.
Tra questi, vi cito innanzitutto il più importante, la Mezquita, un’antica moschea che conserva una cattedrale, spettacolare mistura di architettura araba e gotico rinascimentale. Vi si accede con una visita guidata o liberamente.
Una passeggiata sul meraviglioso ponte romano che s’affaccia sul Gualdaquivir e si arriva alla Juderia, il quartiere ebraico di Cordoba caratterizzato dalle casette bianche con il patìo, da strette stradine e dalla sinagoga in stile mudéjar. Ancora da vedere a Cordoba: l’Alcazar de los Reyes Cristianos, Palazzo Viana, la Medina Azahara (ad otto chilometri da Cordoba). Se volete rilassarvi un po’, non fatevi mancare un hammam arabo, oppure uno spettacolo di flamenco con consumazione, tipico andaluso.
Area camper a Cordoba : presso il Camping El Brillante (GPS: N 37.899949 ; E -4.787246). Una struttura comunale semplice, con elettricità, camper service per carico e scarico, piscina e docce calde. Esattamente di fronte al campeggio vi è la fermata dell’autobus per il centro città (distante soli dieci minuti).
Itinerario dell’Andalusia in due settimane: Siviglia.
[ Distanza Cordoba – Siviglia: 145 chilometri. ]
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Liz
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