Storia e curiosità del Monte Athos in Grecia: un viaggio spirituale nel cuore dell’Ortodossia. Origini, regole, curiosità e come visitare il Monte Athos.

Durante il nostro on the road di 10 giorni a Sithonia, in Penisola Calcidica, ho scoperto una storia davvero carica di misticismo e curiosità, che oggi voglio raccontarti.

Il Monte Athos in Grecia è un luogo che cattura l’anima con la sua maestosa bellezza e la sua profonda spiritualità. È un luogo che ho avuto il privilegio di visitare, anche se da lontano -e adesso ti spiegherò perchè-, una curiosa realtà da conoscere e da vivere.

Mentre mi inoltravo nella Penisola Calcidica, circondata dal mare cristallino dell’Egeo, ho nutrito forte curiosità verso questo luogo. Avevo sentito parlare del Monte Athos per molto tempo, e non vedevo l’ora di visitarlo. La Penisola Calcidica è conosciuta per il suo mare divino -la chiamano l’Eden della Grecia– ma oltre a questo, quello che svela è indimenticabile.

Il Monte Athos è una terra di monasteri antichi, che si aggrappano alle pendici delle montagne come guardiani del tempo. Le loro torri e campanili si stagliano nel il cielo azzurro, creando un’atmosfera di sacralità che ti avvolge mentre ti avvicini. La storia di questo luogo risale a secoli fa, con monaci ortodossi che hanno scelto di ritirarsi qui in cerca di pace e contemplazione. Questi monasteri sono come gioielli preziosi, contenitori di antiche icone, manoscritti e reliquie sacre che parlano di una fede che ha resistito alla prova del tempo.

Ma c’è di più. Il Monte Athos è anche avvolto da un mistero profondo e un’aura di tradizione. Le regole rigorose e le restrizioni di accesso creano una sorta di santuario intatto, protetto dal caos del mondo esterno.

In questo articolo ti racconto storia, qualche curiosità e come visitare il Monte Athos.

Buona lettura!

Il paesaggio – Storia e curiosità del Monte Athos in Grecia

Storia e origini del Monte Athos.

La storia del Monte Athos è un affascinante viaggio attraverso i secoli, un racconto di fede, cultura e tradizione che ha plasmato profondamente questa penisola montuosa nella Grecia settentrionale. Il Monte Athos, noto anche come Agion Oros o Montagna Santa, è una repubblica monastica autogovernata e uno dei luoghi più sacri dell’Ortodossia orientale.

La sua storia ha inizio nell’antichità. Si ritiene che la prima comunità monastica sia stata fondata nel 963 d.C. da San Atanasio il Grande, che fondò il monastero di Megisti Lavra. Tuttavia, le radici della vita monastica in questa regione risalgono a molto prima, con asceti e anacoreti che si ritiravano sulle montagne per una vita di preghiera e contemplazione fin dai primi secoli del cristianesimo.

Durante il periodo bizantino, il Monte Athos crebbe notevolmente in importanza. L’imperatore Alessio I Comneno emise un decreto nel 1060 che dichiarava il Monte Athos una repubblica teocratica con il rigido divieto di ingresso alle donne, una tradizione che perdura ancora oggi. Questo divieto è basato sulla convinzione che il Monte Athos dovesse essere un luogo sacro e puro, in cui i monaci potessero dedicarsi alla loro vita monastica senza distrazioni.

Nel corso dei secoli, il Monte Athos si sviluppò come un importante centro monastico, con la fondazione di numerosi monasteri e la raccolta di una vasta quantità di manoscritti e icone di grande valore storico e religioso. Questi monasteri divennero non solo centri di preghiera, ma anche centri culturali in cui venivano copiati e conservati antichi testi religiosi e filosofici.

Nel 1430, il Monte Athos cadde sotto il dominio ottomano, ma i monaci riuscirono a mantenere una notevole autonomia all’interno delle regole imposte dai governanti turchi. Durante il periodo ottomano, il Monte Athos attraversò periodi di prosperità e crisi, ma mantenne la sua importanza come centro di spiritualità ortodossa. Dopo la sconfitta dell’Impero Ottomano, la Grecia ottenne il controllo del Monte Athos, che divenne parte integrante dello stato greco. Tuttavia, l’autonomia del Monte Athos fu mantenuta, e il governo greco riconobbe la sua importanza religiosa e culturale.

Oggi, il Monte Athos è una destinazione di pellegrinaggio per ortodossi di tutto il mondo, attratti dalla sua storia, dai suoi monasteri, e dalla spiritualità che permea l’intera regione. È anche un luogo di grande importanza culturale, con le sue biblioteche contenenti manoscritti antichi e icone di inestimabile valore: si tratta di circa un terzo del materiale presente in tutta Europa.

Storia e curiosità del Monte Athos in Grecia

Le regole del Monte Athos e qualche curiosità.

Il Monte Athos è un luogo di rigide regole e norme che riflettono il suo status sacro. Le sue norme sono estremamente rigorose e riflettono l’importanza della sacralità e della tradizione di questa repubblica monastica autogovernata. Il Monte Athos è considerato uno dei luoghi più sacri dell’Ortodossia orientale, ed è famoso per le sue restrizioni uniche.

Una delle caratteristiche più significative del Monte Athos è la sua autonomia monastica. È una comunità autogovernata di monasteri, eremi e comunità monastiche, ognuna delle quali ha il proprio abate o egumeno. Insieme, questi leader monastici costituiscono la Santa Comunità del Monte Athos, che si riunisce regolarmente per prendere decisioni che riguardano la vita monastica e amministrativa.

Forse la regola più nota riguardo al Monte Athos è il divieto di accesso alle donne. Questa restrizione risale al decreto dell’imperatore bizantino Alessio I Comneno nel 1060, e perdura ancora oggi. Perchè le donne non possono entrare nel Monte Athos? L’obiettivo di questa restrizione è quello di preservare la purezza e la concentrazione spirituale del luogo, consentendo ai monaci di dedicarsi alla loro vita monastica senza distrazioni. Il divieto è esteso anche agli animali di genere femminile, a parte gatti, uccelli e insetti.

Anche per gli uomini comunque, l’accesso al Monte Athos è rigorosamente regolamentato. Per visitare questa penisola sacra, è necessario ottenere un Diamonitirion, un permesso speciale rilasciato dalle autorità monastiche e governative greche. Questo permesso è concesso solo a uomini adulti che abbiano scopi di ricerca, preghiera o studio e può essere richiesto per un periodo limitato. Inoltre, il numero di visitatori ammessi è strettamente controllato per preservare la tranquillità e la spiritualità del Monte Athos.

Il Monte Athos segue un rigido orario di preghiere, con molte sessioni di culto che si svolgono ogni giorno. I monaci si svegliano presto al mattino per partecipare alle prime preghiere, e gran parte della giornata è dedicata alla preghiera e alla contemplazione. La vita monastica è austera, con digiuni frequenti e una forte enfasi sulla preghiera personale.

Come visitare il Monte Athos?

Come ho già spiegato su, non è possibile visitare il Monte Athos per scopi turistici, ma solo di preghiera, studio o ricerca, richiedendo un permesso speciale di soggiorno.

Detto questo, non disperare! Puoi comunque partecipare ad una escursione in barca al Monte Athos con partenza da Uranopoli, per ammirare la costa e soprattutto alcuni dei monasteri, spettacolari esemplari di religione ortodossa che contengono un terzo del patrimonio artistico ortodosso dell’intera Europa.

Ovviamente non potrai sbarcare per visitarli nè li guarderai da vicino, ma dalla barca comunque riuscirai ad avere un’idea ben chiara su dove vivono questi monaci -praticamente incastonati tra mare e montagna- e sulla grandezza e sacralità di questa realtà. Una sosta invece è assicurata nella bellissima isola di Ammouliani, al largo di Uranopoli, sulla spiaggia di Alykes, per fare snorkeling o un bel bagno rilassante.

Questa è l’escursione che abbiamo fatto noi e ci siamo trovati davvero molto bene, riuscendo a immaginare la vita dei monaci in quei monasteri.

Storia e curiosità del Monte Athos in Grecia

Stai organizzando un viaggio in Grecia? Forse può interessarti…

Buon viaggio in Grecia!

Liz

*  *  *  *  *

Segui le nostre avventure su Instagram, in Italia e nel Mondo!

Autore

Liz, un cuore zingaro ed un’anima zen. Vagabondo nel Mondo da anni in cerca dell’autenticità dei luoghi e dei popoli, ma nonostante tutto amo la mia calda Puglia. Content creator, web writer, storyteller. Viaggio con Marcello, compagno d'avventure, ed i piccoli India e Tiago, i nostri figli.

Lascia un commento

Inserisci il codice di verifica: *