Vivere un safari in Africa è una di quelle esperienze che non si dimenticano, ma di certo c’è bisogno di una buona organizzazione per fare in modo che tutto vada per il verso giusto e che non si corrano rischi.
Con l’aiuto degli esperti di Primaland Safaris ho voluto stilare un breve elenco di consigli da tenere sempre a mente e di accorgimenti da adottare per trasformare qualunque safari in un viaggio memorabile.
Tieni presente che, anche se ti troverai in un contesto naturale molto diverso da quello a cui sei abituato, devi attenerti comunque ad alcune importanti regole da rispettare e a delle buone norme a cui adattarsi.
***Ciao, mi presento! Sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***
Ma prima di pianificare… non dimenticare l’assicurazione di viaggio!
Prima di continuare con la lettura e la pianificazione del tuo itinerario, non dimenticare un aspetto fondamentale del viaggio: la stipula di un’assicurazione viaggi, fondamentale per coprire un annullamento viaggio, emergenze mediche, cancellazioni, ritardi, perdita di bagagli e responsabilità civile. Senza, potresti affrontare costi elevati e problemi che possono rovinare la tua esperienza.
Per la mia esperienza -dopo anni e anni in viaggio- posso consigliarti HeyMondo, mi sono sempre trovata benissimo per qualsiasi problema abbia riscontrato. Offre supporto 24/7 e soprattutto tranquillità, proteggendoti da spese impreviste e complicazioni durante il viaggio.
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La bellezza dei parchi africani.
Che tu scelga il safari come viaggio di laurea, come vacanza con la famiglia o come luna di miele, non devi mai sottovalutare la sacralità dei parchi africani.
Nel momento in cui metterai piede al loro interno, sarai un ospite, e ti dovrai comportare proprio come tale: il che vuol dire, per esempio, di cercare di fare meno rumore possibile. Nel corso di un safari sarebbe un grave errore che tu alzassi più del dovuto il tuo tono di voce.
Esistono delle precauzioni che devi valutare anche dal punto di vista dell’abbigliamento: il fucsia, il bianco e il blu, per esempio, sono dei colori accesi che sarebbe meglio che tu evitassi, proprio come il rosso e il giallo. Conviene optare, invece, sulle tonalità cromatiche neutre che sono in grado di camuffarsi in maniera più efficace con l’ambiente.
Perché c’è bisogno di una guida?
Ovviamente per un safari c’è bisogno di una guida, ed è fondamentale affidarsi a un professionista del settore il più possibile competente, meglio se certificato in modo ufficiale.
A lui ti potrai rivolgere ogni volta che avrai un dubbio su come comportarti, o più semplicemente per trovare le risposte a curiosità e domande che potrebbero far capolino durante la tua esperienza.
La sveglia all’alba.
La sveglia all’alba è un presupposto da cui non puoi derogare se hai in mente di goderti tutta la bellezza e tutta la magia di un safari.
Quasi tutti gli esemplari di fauna africana, in effetti, hanno delle abitudini notturne. Il momento più adatto per osservare dal vivo i bufali e gli altri animali è la mattina presto.
Dato che i grandi predatori in genere attendono il tramonto del sole per poter cacciare, visto che le ore diurne sono troppo calde, anche un giro nelle prime ore serali può essere suggestivo, perché permette di assistere al risveglio degli animali.
E nel resto della giornata che cosa si fa? I consigli sono due: il primo è quello di utilizzare sempre gli occhiali da sole e una crema protettiva; il secondo è di cimentarti in attività che non richiedano un dispendio di energia eccessivo.
Quali sono i periodi migliori per un safari?
Quando ci si rivolge a un’agenzia che propone tour organizzati è utile chiedere informazioni a proposito del periodo ideale per concedersi un safari. In effetti, non tutti i mesi sono uguali da questo punto di vista: se ne avrai la possibilità, è meglio optare per le settimane comprese tra giugno e agosto.
È in questo arco di tempo, infatti, che si verificano le migrazioni degli animali.
Certo, c’è da tener presente che si tratta di alta stagione, il che può comportare due inconvenienti: da un lato una minore disponibilità e dall’altro lato delle tariffe più elevate. Ma un piccolo sacrificio economico merita di essere compiuto in previsione dello spettacolo di cui potrai godere.
Che cosa si vede in un safari?
Sono centinaia le specie faunistiche in cui ti potrai imbattere nel corso di un safari, ma è sempre opportuno essere molto pazienti e, soprattutto, fare silenzio.
È chiaro che, se ci si trova in un contesto del tutto naturale, gli animali potrebbero anche non farsi vedere.
Può essere che dovrai esser costretto ad attendere in silenzio per parecchi minuti prima di riuscire a sentire il canto di un uccello o ad avvistare una giraffa: ma quando ciò avverrà, sarai ben lieto di aver affrontato quell’attesa.
L’importante è ricordarti di non offrire mai cibo agli animali: potrebbe essere molto pericoloso.
Liz
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