Cosa vedere a Marrakech, guida completa su cosa fare, cosa vedere, cibo, idee ed escursioni nei dintorni.

Il cielo brucia in lontananza, le palme sembrano fiaccole fluttuanti sotto i soffi incandescenti del Sahara, le cime innevate dell’Alto Atlante sono ferme all’orizzonte, calme e sagge, come sempre e da sempre.

Ho già parlato delle mie impressioni durante i miei 14 giorni on the road in Marocco. Un viaggio lento, un viaggio indimenticabile, in treno. Marrakech, all’apice delle emozioni.

Ogni volta che pronuncio il suo nome, il mio animo avventuriero e sognante si ridesta. Mentre scrivo, guardo fuori, e d’un tratto mi rivedo nelle sue folli strade, inebriate dal profumo dei fiori d’arancio. Quanto amo il suono del suo nome. Così esotica, così solare. Ed è così semplice il desiderio di ritornarci.

Non lasciarti contaminare dalle paure che TV e giornali trasmettono quotidianamente. Questa antichissima città è fra le poche dove mi son sentita più accolta ed al sicuro lungo i miei viaggi alla scoperta del Mondo. Come raramente mi succede, qui ci sono tornata diverse volte, e sicuramente continuerò a farlo. Questa città è stata in grado di donarmi Amore, quello autentico.

Prima di acquistare il tuo biglietto aereo, è bene sapere quando visitare Marrakech e quali sono gli strumenti che ti permetteranno di vivere la magia di questo posto in totale armonia di spirito. Il periodo dell’anno che più preferisco e che più si presta a mostrare la bellezza della Porta del Deserto è senza dubbio la Primavera. A Marzo le giornate sono già calde, il Sole non scotta ma saprà riscaldarti dalla frescura italiana. Le vie della città sono magnificamente profumate dal delicato profumo dei fiori d’arancio ed ogni tramonto saprà stupirti.

In questo post voglio consigliarti cosa fare e cosa vedere a Marrakech. Se hai poco tempo, ti consiglio un tour in italiano con una guida esperta che ti condurrà in tutta sicurezza alla scoperta di Marrakech raccontandoti la storia e le curiosità della città.

***Ciao, mi presento! Sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***

Skyline di Marrakech. – Cosa vedere a Marrakech, guida completa
Sunset. – Cosa vedere a Marrakech, guida completa

Come muoversi a Marrakech?

Sono dell’idea che il miglior modo per compiere un itinerario on the road sia sempre quello di noleggiare un’auto, perchè offre numerosi vantaggi che possono facilitare l’esperienza e soprattutto renderla più comoda. Il noleggio auto consente una notevole flessibilità negli spostamenti, permettendoti di muoverti liberamente senza dover seguire gli orari dei mezzi pubblici. Quello che più amo è la libertà di personalizzare l’itinerario, decidendo autonomamente quali attrazioni visitare e quanto tempo dedicare a ciascuna. Io -da assidua viaggiatrice- mi affido sempre ad un motore di ricerca che comprende tantissime compagnie di noleggio e cerca sempre le tariffe più convenienti, comparandole: DiscoverCars. I prezzi sono davvero ottimi e a Madeira mi sono trovata benissimo.

Se non hai la possibilità di noleggiare un’auto, non preoccuparti: giornalmente partono delle escursioni organizzate che ti permettono di visitare tutta l’isola -o quasi- in base alle zone e all’attività che scegli di fare. Molte escursioni prevedono il trasporto e la guida anche in italiano. Se sei interessato a questa tipologia di spostamento ti consiglio di leggere l’ultimo paragrafo molto bene perchè te ne consiglio qualcuna molto bella!

La Medina di Marrakech.

Le labirintiche vie della Medina sono pronte ad inghiottirti per farti scoprire deliziosi locali dove mangiare, piazzette sormontate da palme alte anche trenta metri e grosse donne dentro lunghe djellaba che richiamano i bimbi per la merenda con i datteri del deserto ed un bicchiere di Lben, lo yogurt tradizionale.

All’ingresso della Medina, volti berberi si proporranno per accompagnarti per un giro per le vie in cambio di un’offerta. Ricordati di contrattare sempre per qualsiasi tipo di servizio: è nella loro cultura stabilire un prezzo e man mano scendere secondo quello indicato dal turista.

La medina fu fondata nel 1070 dai Berberi Almoravidi, è circondata da imponenti mura difensive costruite nel XII secolo dalla dinastia Almohade. Rientra tra una delle aree più antiche e meglio conservate del Marocco, e il suo labirinto di strade e piazze rende ogni passeggiata un’avventura, dove ogni angolo offre nuove scoperte. La Place Jemaa el-Fna, la piazza principale, è un luogo iconico dove di giorno si trovano bancarelle che vendono cibo, spezie e oggetti artigianali, mentre di sera si trasforma in un palcoscenico all’aperto con musicisti, giocolieri, racconta-storie e incantatori di serpenti. La Koutoubia, con il suo maestoso minareto di 77 metri, è uno dei monumenti più riconoscibili della città e rappresenta un esempio straordinario dell’architettura almohade.

Nella medina si trovano anche il Palazzo Bahia, con i suoi giardini e cortili eleganti, e le Tombe Saadiane, un sito storico che risale al XVII secolo. Il Madrasa Ben Youssef, una scuola coranica risalente al XIV secolo, è un altro esempio di architettura religiosa marocchina.

Passeggiando per i souk della medina, potrai scoprire artigiani al lavoro che creano ceramiche, tappeti, gioielli e altri manufatti tradizionali, mentre l’atmosfera è pervasa da odori di spezie e cibo, suoni di musica e vociare di commercianti.

E proprio vicino la Medina si può fare un’esperienza local al 100%: un hammam in una tradizionale SPA marocchina con saune, scrub e massaggi. Divino!

Cosa vedere a Marrakech, guida completa
Cosa vedere a Marrakech, guida completa

Piazza Jamaa El Fna a Marrakech.

Nella moltitudine di luoghi da vedere a Marrakech, ce ne sono alcuni che non puoi mancare in assoluto.

Partiamo subito dalla frenesia coinvolgente della magica Piazza Jamaa El Fna. Entraci adagio, lascia ogni tua convinzione o preconcetto ed immergeti nel mare agitato di questo posto. Sentirai una strana energia penetrare nell’animo. Tutti i sensi ne resteranno coinvolti, toccati e stravolti. L’udito viene sollecitato da voci che ti urlano storie in lingua berbera, e che ti chiamano da ogni direzione. Una musica primordiale invaderà la tua testa dai ritmi scanditi dalle Gragb, antenate delle nacchere.

La musica degli Gnawa con i suoi ipnotici ritmi cadenzati e le canzoni (che in realtà sono riti evocativi) vanno avanti per tutta la notte portandoti quasi in uno stato di trance. Il Gragb ti martellerà le tempie, le narici saranno pervase dal profumo di mille spezie, dalla carne alla brace e dal thè alla menta che ognuno cercherà di venderti.

Gli occhi non avranno il tempo di riposarsi perché questa enorme massa di gente, di colori e di luci al neon ti appariranno come un quadro disordinato in continuo movimento. Assaggerai ogni tipo di stranezza: dalla frutta esotica alle lumache bollite, dal sesamo caramellato a bocconcini di carne cotta con il profumato limone beldì.

Gli ambulanti non si limiteranno al solo parlarti, ma ti toccheranno, quasi a risucchiarti nei souk strapieni di ogni tipo di mercanzia. Chiromanti, indovini, incantatori di serpenti, donne che dipingono l’henné e persino le simpatiche scimmiette dei boschi dell’Atlante ti trascineranno su questa folle dimensione dove la realtà lascia spazio al sogno.

Una semplice passeggiata può trasformarsi in un’avventura mistica che non dimenticherai e la magia sprigionata tornerà con te fino al ritorno a casa.

Cosa vedere a Marrakech, guida completa
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Piazza Jaama el Fna – Cosa vedere a Marrakech, guida completa

Il Jardin de Majorelle a Marrakech.

Se cerchi un luogo dove riprendere il controllo dei sensi, l’ideale è di sicuro il Jardin de Majorelle, antica dimora dello stilista francese Yves Saint Laurent. La pace di questo giardino lo splendore delle moltitudini di piante e fiori presenti ti faranno sentire come se fossi in un’oasi del deserto. Il blue Majorelle presente dappertutto donerà sollievo all’animo dopo l’esperienza della piazza, e sarà più semplice riprendere l’esplorazione.

Il giardino fu creato negli anni ’20 dall’artista francese Jacques Majorelle, che si trasferì a Marrakech per trovare ispirazione. La sua passione per l’arte e la botanica lo portò a progettare un giardino che mescolasse piante esotiche provenienti da tutto il mondo con il tipico stile marocchino. La caratteristica principale del giardino è il suo celebre Blu Majorelle, una tonalità unica di blu brillante che dipingeva le pareti, le vasi e gli edifici, e che è diventata simbolo del giardino stesso.

Il giardino è un vero e proprio paradiso di piante esotiche, con una varietà incredibile di cactus, palme, bambù, fiori tropicali e piante grasse. Passeggiando tra i sentieri sinuosi, potrai ammirare anche alcune lagune con ninfee, fontane e piccole aree di ristoro che creano un’atmosfera tranquilla e rilassante, lontano dal trambusto della città.

Nel giardino si trova anche un museo di arte berbera, che racconta la cultura e la tradizione del popolo berbero attraverso una raccolta di oggetti, abiti, gioielli e opere d’arte. Il giardino è stato acquistato nel 1980 dal celebre stilista Yves Saint Laurent e dal suo partner Pierre Bergé, che si innamorarono del posto e decisero di restaurarlo e preservarlo per le generazioni future. Dopo la morte di Yves Saint Laurent nel 2008, le ceneri dello stilista sono state sparse nel giardino, aggiungendo un tocco personale e affettuoso a questo angolo di pace.

Jardin de Majorelle – Cosa vedere a Marrakech, guida completa

Il quartiere Gueliz tra arabo ed europeo.

Proseguendo, consiglio un buon aperitivo nei locali del quartiere di Gueliz, tra le villette in uno stile tutto unico, dove le linee europee e l’arte Africana si sono fuse in piccoli capolavori architettonici.

Il quartiere Gueliz è una delle zone più moderne e vivaci di Marrakech, considerato il cuore cosmopolita e commerciale, contrapposto al centro storico più tradizionale della medina. Nato all’inizio del XX secolo durante il periodo del protettorato francese, Gueliz è stato progettato secondo un piano urbano europeo, con ampi viali, marciapiedi e una disposizione più ordinata rispetto alla labirintica medina. Le sue strade sono più larghe, meno caotiche e circondate da edifici moderni, negozi internazionali, caffè, ristoranti e boutique.

Uno degli aspetti più affascinanti di Gueliz è la sua architettura. Mentre il quartiere è noto per i suoi edifici moderni e le strutture in stile europeo, conserva anche influenze marocchine tradizionali, con facciate in stucco, decorazioni in mosaico e dettagli in ferro battuto che richiamano lo stile moresco.

Gueliz è anche il quartiere ideale per fare shopping, grazie alla presenza di numerose boutique di moda, gallerie d’arte, e negozi di design. Qui, oltre ai negozi internazionali, si possono trovare anche alcuni souk (mercati) più piccoli dove si vendono prodotti artigianali locali come ceramiche, tappeti e gioielli. La zona è anche nota per i suoi caffè eleganti e ristoranti trendy, che offrono una varietà di cucine internazionali e piatti tipici marocchini. Qui puoi fermarti per un caffè, un pranzo o una cena in uno degli ambienti più raffinati della città, spesso con terrazze che offrono bellissime vedute sui dintorni.

Per chi cerca un po’ di relax, Gueliz ospita anche alcuni giardini e parchi pubblici, come il Jardin Harti, che è un’oasi verde perfetta per una passeggiata rilassante. Un altro punto di riferimento importante di Gueliz è la Place du 16 Novembre, una delle piazze principali che rappresenta il centro nevralgico della zona. Da qui partono molte strade che conducono verso altre aree di interesse, inclusi i quartieri più tradizionali della medina e il famoso Jardin Majorelle.

La Moschea della Koutobia.

Nei giorni seguenti è d’obbligo una visita alla storica moschea della Koutobia, con i suoi giardini adornati con alberi di arancio, limone e clementine.

La Koutoubia fu costruita durante il regno della dinastia Almohade, tra il 1158 e il 1199, per volere del califfo Ya’qub al-Mansur, che desiderava realizzare una moschea grandiosa per la sua capitale, Marrakech. Il nome “Koutoubia” deriva da “koutoub”, che significa “librai” in arabo, poiché un tempo la zona circostante ospitava molti mercanti di libri e scrivani. La moschea, tuttavia, divenne ben presto un luogo di culto centrale per la città.

La Koutoubia è un esempio straordinario di architettura almohade, con uno stile che ha influenzato molte altre moschee in Marocco, come la Moschea Hassan II a Casablanca. La moschea è caratterizzata da una grande minareto, che con i suoi 77 metri di altezza è il punto più alto della città e uno dei minareti più alti del mondo islamico. Il minareto, con la sua struttura slanciata e elegante, è visibile da molti punti di Marrakech ed è un punto di riferimento perfetto per orientarsi.

Il minareto è decorato con dettagli geometrici e arabeschi, che testimoniano la maestria degli architetti dell’epoca. La parte superiore del minareto è coronata da una sfera dorata e una banderuola, che aggiungono un tocco di raffinatezza al monumento. L’interno della moschea è altrettanto impressionante, con una grande sala di preghiera che può ospitare fino a 25.000 fedeli. La sala è decorata con archi, colonne e mosaici che riflettono lo stile tradizionale islamico, con dettagli ornamentali e calligrafici che impreziosiscono l’ambiente.

La moschea è un luogo sacro, quindi l’accesso all’interno è riservato solo ai musulmani. Tuttavia, potrai ammirare l’esterno e il giardino circostante, che è facilmente accessibile.

La Koutoubia non è solo un’importante attrazione turistica, ma è anche un centro di vita religiosa per i musulmani di Marrakech. La sua imponente presenza e la sua storicità la rendono un simbolo di fede e di potere, un punto di riferimento spirituale per la comunità locale. Il suo minareto è anche utilizzato per le chiamate alla preghiera quotidiane, che si sentono in tutta la città.

Cosa vedere a Marrakech, guida completa
Koutobia – Cosa vedere a Marrakech, guida completa

Il Jardin de la Menara.

Il Jardin de la Menara è uno dei giardini più celebri di Marrakech, situato a ovest della città, ai piedi delle montagne dell’Atlante. Questo giardino è una vera oasi di tranquillità e bellezza.

Il giardino fu creato nel XII secolo dalla dinastia Almohade, che voleva realizzare un grande giardino per il relax e la coltivazione di frutta e olivi. La Menara prende il nome da un piccolo padiglione situato al centro del giardino, che si affaccia su un grande stagno, il cui riflesso nelle acque è uno degli aspetti più pittoreschi del luogo. Il termine “Menara” deriva dalla parola araba “manara”, che significa “torre” o “luogo di osservazione”, e si riferisce proprio a questo padiglione, che un tempo era utilizzato dai sultani per godersi il panorama.

Il giardino è noto per il suo ampio stagno artificiale (di circa 8 ettari), che una volta serviva come serbatoio d’acqua per l’irrigazione. Oggi, l’acqua dello stagno è utilizzata per irrigare le piante circostanti, tra cui una vasta collezione di alberi di olivo, che sono un elemento distintivo del giardino. Oltre agli olivi, potrai ammirare anche palme, agrumi e una varietà di piante tipiche della regione.

Cosa vedere a Marrakech, guida completa
Cosa vedere a Marrakech, guida completa

Cosa mangiare a Marrakech?

La cucina marocchina è un affascinante intreccio di tradizioni culinarie che riflettono la ricca storia e la cultura del Marocco.

Essa unisce influenze berbere, arabe, andaluse e mediterranee, creando un repertorio gastronomico variegato e sofisticato. Ogni piatto è un equilibrio perfetto di spezie, aromi e ingredienti freschi, che rendono la cucina marocchina unica al mondo. Il suo uso sapiente delle spezie, come il cumino, la cannella, il zafferano e il pepe nero, insieme alla predilezione per ingredienti come aglio, olio d’oliva, couscous e legumi, dà vita a piatti ricchi e saporiti.

Ecco alcuni piatti imperdibili da assaporare durante un viaggio a Marrakech:

  1. Tagine: È il piatto simbolo della cucina marocchina, cucinato in un contenitore di terracotta chiamato “tagine”. Può essere preparato con carne (agnello, pollo, manzo), pesce o verdure, e spesso viene accompagnato da frutta secca, olive, spezie come la curcuma, lo zafferano e il cumino.

  2. Couscous: Tradizionalmente servito il venerdì, il couscous è preparato con semola di grano e accompagnato da un ricco brodo di carne o verdure. Può essere servito con carne di agnello, manzo o pollo.

  3. Pastilla: Un piatto unico che unisce dolce e salato, la pastilla è una torta sfoglia ripiena di carne (spesso piccione o pollo), mandorle, uvetta e una spolverata di zucchero a velo e cannella. È un piatto elegante, perfetto per occasioni speciali.

  4. Harira: Una zuppa ricca a base di pomodoro, lenticchie, ceci, carne di agnello o pollo, condita con spezie come zenzero, curcuma e coriandolo. Viene spesso servita durante il mese di Ramadan per rompere il digiuno.

  5. Mechoui: Carne di agnello o montone cotta lentamente fino a diventare tenerissima. Viene servita spesso come piatto da strada, e può essere accompagnata con pane fresco.

  6. Brochettes: Spiedini di carne (solitamente manzo, pollo o agnello) marinati e grigliati, serviti con riso o pane. Sono uno spuntino popolare nelle bancarelle di cibo o nei ristoranti.

  7. Zaalouk: Un antipasto a base di melanzane grigliate, pomodori, aglio, olio d’oliva e spezie. È un piatto semplice ma molto saporito, spesso accompagnato da pane.

  8. Briouats: Piccole sfoglie ripiene di carne, pesce o formaggio, condite con spezie e fritte fino a diventare croccanti. Sono perfette come antipasto o spuntino.

  9. Pasticcini marocchini: I dolci marocchini sono famosi per l’uso di mandorle, miele e spezie. Tra i più noti ci sono i kaab el ghazal (dolci a forma di mezzaluna ripieni di mandorle e acqua di fiori d’arancio) e le sfenj, ciambelle fritti cosparsi di zucchero.

  10. Mint Tea: Il tè alla menta è la bevanda tradizionale per eccellenza a Marrakech. Preparato con foglie di tè verde, menta fresca e zucchero, è spesso servito come segno di ospitalità.

Cosa vedere nei dintorni di Marrakech: escursioni da Marrakech.

Non perdere l’occasione di conoscere i dintorni di Marrakech, per capire meglio il contesto in cui si trova e approfondire il contatto con la cultura marocchina. Se non sei automunito non preoccuparti, sappi che da Marrakech partono giornalmente autobus organizzati. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Ti lascio alcuni link utili per escursioni bellissime:

Cosa vedere a Marrakech, guida completa
Cosa vedere a Marrakech, guida completa

Assicurazione per il tuo viaggio a Marrakech.

Un mio utile consiglio è quello di stipulare un’assicurazione di viaggio prima di partire per Marrakech.

Ce ne sono molte sul mercato. Io ho scelto Viaggi Sicuri. Perché stipularla? Il Marocco, per quanto costituisca una realtà più evoluta rispetto al resto del continente africano, non giova di un alto standard di igiene. La prevenzione della salute diventa quindi un obbligo imprescindibile.

La polizza di Viaggi Sicuri con la copertura Base copre tutte le spese mediche e l’eventuale rientro in Italia dell’assicurato. Con la copertura Argento, Viaggi Sicuri copre anche le spese derivanti in caso di mancata partenza, interruzione del viaggio, infortunio personale, smarrimento del bagaglio o morte. Inoltre, si può stipulare una polizza individuale (per viaggi in solitaria, in coppia o con gruppi da 0 a 65 anni), una polizza famiglia (con il premio gratuito dal secondo figlio in poi) o, per il viaggiatore seriale, una polizza annuale di 365 giorni.

Durante il viaggio, per qualsiasi evenienza, gli operatori telefonici sono attivi 24h su 24h, sette giorni su sette. E’ anche disponibile una chat online ove potervi chiarire ogni dubbio o richiedere un preventivo online last minute.

Stai organizzando il tuo viaggio in Marocco? Potrebbe interessarti…

Buon viaggio in Marocco!

Liz

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Autore

Liz, cuore zingaro, anima zen. Travel content creator, web writer, SMM. Vagabondo nel Mondo, racconto luoghi e itinerari, ma racconto anche le mie radici, la mia Puglia, che amo. Viaggio con il mio compagno Marcello ed i nostri piccoli India, Tiago e Ambra, i nostri figli. Credo fortemente che il viaggio e la natura siano per loro la migliore scuola senza mura in assoluto. Siamo wild & eco-friendly!

16 Comments

  1. Una delle mie migliori amiche ci è stata un paio di mesi fa e me ne ha parlato benissimo di questa città meravigliosa, dei suoi profumi e delle sue atmosfere… 🙂

  2. Qualche estate fa ero quasi decisa a prenotare un volo per questa destinazione e poi ho cambiato idea. Però è un luogo che davvero mi affascina tantissimo. Bellissime foto e anche il post molto interessante.

  3. Bellissima Marrakech , è una città che mi piacerebbe visitare un giorno.

  4. Nadia La Bella Reply

    il Marocco, lo conosco benissimo. Quando ero bambina la mia famiglia aveva una casa a Tangeri! 🙂

  5. Kiki Tales Reply

    Saranno almeno 6 mesi che penso a questa meta e me la gusto con foto e video di altri… spero prima o poi di poterla vivere dal vivo!

  6. Marrakech è uno dei posti che voglio assolutamente visitare!!

  7. Alessandra Reply

    Marrakesh, insieme a tutto il Marocco, è una delle mete che più mi affascina da sempre; bello il tuo post!

  8. Una città di cui mi innamorerei di sicuro! Una visita al Jardin de Majorelle la sogno da tanto tempo.

  9. Resto abbagliata dai colori e dalla magia…questa è una di quelle mete dove vorrei assolutamente andare!

  10. Saremo lì ad aprile e già non vedo l’ora. Il tuo aerticolo mi sarà molto comodo per pianificare tutto al meglio. Grazie !

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