Da Marrakech al deserto del Sahara: tutte le informazioni utili, quando andare, come raggiungerlo e come fare per dormire in tenda.
Nel bel mezzo della nostra permanenza a Marrakech avevamo deciso di virare a Sud Est, fino ai confini con l’Algeria, con un unico obiettivo: il Sahara.
Sapevamo che sarebbe stato un lungo viaggio: raggiungere il deserto da Marrakech e poi tornare in giornata è impossibile. Ci vuole mezza giornata per raggiungere la meta. Ma questo non ci spaventava.
Preparammo ancora lo zaino, qualche abito lungo per l’escursione termica, tanta acqua, le cuffie, un po’di frutta per il viaggio.
Prenotammo un autista di fortuna, aveva la pelle creola e la barba color corvino, era di media statura e gli mancava un dente sul laterale destro. Salimmo su un furgoncino bianco con la musica araba a bordo, e ci presentammo alla multietnica ciurma che avrebbe viaggiato con noi.
Per uscire da Marrakech ci mettemmo un bel po’, quella città è così grande, il traffico ti schiaccia e l’aria a tratti puzza di smog.
Per raggiungere il deserto ci impiegammo nove ore. Il viaggio fu allietato da varie soste intermedie in realtà davvero particolari: Ouarzarzate, Ait Ben Haddou. E comunque eravamo felici, perchè sapevamo che un’escursione nel deserto da Marrakech è qualcosa che non si dimentica più.
E poi attraversare la catena dell’Alto Atlante è stato magico. Una tortuosa e piccola strada a due corsie, e intorno soltanto montagne. Aride. Vuote. E nessuna traccia umana, mezzi a quattro ruote a parte. Sentirsi così piccoli al cospetto. Ma così energicamente inglobati. Come quando guardi quelle grandi e immense tele di un mare in tempesta e tu sei così piccolo che ti ci immagini dentro e poi ti ci accomodi e si… dentro ci stai pure bene.
***Ciao, mi presento! Sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***
Ma prima di pianificare… non dimenticare l’assicurazione di viaggio!
Prima di continuare con la lettura e la pianificazione del tuo itinerario, non dimenticare un aspetto fondamentale del viaggio: la stipula di un’assicurazione viaggi, fondamentale per coprire un annullamento viaggio, emergenze mediche, cancellazioni, ritardi, perdita di bagagli e responsabilità civile. Senza, potresti affrontare costi elevati e problemi che possono rovinare la tua esperienza.
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E poi c’è il Sahara. Immenso. Arido. Ostile.
Arrivammo nel tardo pomeriggio, il cielo iniziava a scurirsi. Per raggiungere l’accampamento montammo su dei cammelli e facemmo un piccolo trekking. Eravamo stanchi, avevamo sete. Ma eravamo pronti per la tanto attesa notte nel deserto del Sahara.
I tendoni erano grandi teli di cotone color caffè tirati su dei pali, all’interno c’erano tappeti, dei materassini di fortuna e delle coperte per la notte.
Un richiamo sonoro ci invitava alla cena nel tendone madre, ci si toglieva le scarpe e poi ci si sedeva su dei cuscini ricoperti da teli policromi. Il tempo di far la conoscenza degli altri commensali e la cena è servita da un berbero con il turbante in testa, ai sapori di tajine, di zuppe calde, di hummus, di the alla menta. Spezie, colori.
Ballammo e cantammo fino a tardi con un live di percussioni, era allegra la festa, un miscuglio di etnie che si amalgamavano senza conoscersi. Senza veli. Liberi tutti.
La notte poi faticavo ad addormentarmi, il cielo era nero come la pece e le stelle sembravano lucciole enormi che arrivavano a terra, era uno spettacolo senza precedenti, mi stesi sulla terra arida del Sahara con le mani dietro la testa e viaggiavo sol guardando la Via Lattea che si palesava di fronte a me.
Faceva freddo improvvisamente ma io avevo l’adrenalina in circolo ed il sangue che ribolliva, ero felice, tanto felice, così felice che quella notte li io, non la dimenticherò mai.
Escursione nel deserto del Sahara da Marrakech: come arrivare.
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- Noleggiando un’auto. Esci da Marrakech, prendi l’autostrada N9. L’auto ti consente di avere più libertà nelle soste e nei tempi, dunque non precluderti una visita alla città di Ouarzarzate e Ait Ben Haddou, alle Gole di Dades e alle Gole del Todra. Ricorda che il viaggio è lungo e che la guida marocchina non è proprio regolare… dunque stipula un’assicurazione di viaggio che è meglio.
- In bus. Ci metterai circa dodici ore per raggiungere la meta, e soprattutto, non avrai libertà di movimento. In ogni caso: puoi prendere un bus della Supratour dalla stazione centrale dei bus di Marrakech e dirigerti verso Ouarzarzate. Ad Ouarzarzate scenderai per cambiare bus e dirigerti verso Merzouga.
- Con un tour organizzato di 3 giorni a 180 euro. E’ la soluzione più comoda e più completa (quella a cui ho partecipato io, tra l’altro), perchè non ti prenderai la briga di guidare, perchè le soste sono già programmate con un accompagnatore in italiano che ti spiegherà tutto, e perchè in questo prezzo è compreso il trasporto, due notti (di cui una in tenda, nel deserto), due trekking sul cammello e due mezze pensioni con cibo tipico locale. Le soste sono: Alto Atlante, Ouarzarzate, Ait Ben Haddou, Valle del Dades, Gole di Todra, Erfoud, Rissani, Valle Draa.
Quando andare nel deserto del Sahara da Marrakech.
Il periodo migliore per andare nel deserto è sicuramente l’inizio dell’autunno e la primavera. In estate fa troppo caldo e le temperature sono davvero elevate.
Devi considerare, comunque, che nel tardo pomeriggio vi è l’escursione termica e che si passa da una temperatura abbastanza calda al freddo, dunque ti consiglio assolutamente di portarti abiti lunghi che possano assicurarti il caldo durante la notte.
Per il giorno invece procurati tanta acqua, un cappellino ed una crema solare. Nota bene: non indossare abiti corti, sia per rispetto alla religione musulmana, sia perchè potresti ustionarti!
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Buon viaggio in Marocco!
Liz
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