La Diga di Monte Cotugno in Basilicata, guida alla visita del gigante in terra battuta del Sud Italia, a Senise.
***Ciao, mi presento! Sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***
Era da tantissimo tempo che volevo visitare la diga di Monte Cotugno a Senise e finalmente ci son riuscita.
Sulle rive della Diga di Monte Cotugno, il tempo sembra rallentare, come se l’anima stessa del luogo cullasse ogni pensiero, ogni respiro. Le acque placide del lago si distendono come un immenso specchio d’argento, riflettendo il cielo limpido e i profili morbidi dei Monti del Pollino che si ergono all’orizzonte, maestosi e silenziosi custodi di questo angolo di mondo.
Il vento leggero porta con sé il profumo della terra e dell’erba, accarezza dolcemente la superficie dell’acqua, creando lievi increspature che danzano sotto il sole. È una danza antica, quella del lago, una melodia di pace che sussurra storie di quiete e serenità, mentre gli uccelli volano liberi sopra le sponde, disegnando traiettorie invisibili nell’aria tersa.
Lontano, sui pendii che circondano il lago, si scorgono gli animali al pascolo, figure tranquille che si muovono lentamente tra i prati verdi. Le mucche brune, con il loro passo calmo e il tintinnio dei campanacci, sembrano incarnare il ritmo stesso della natura, un ritmo che parla di cicli eterni, di giorni che scorrono senza fretta, in perfetta armonia con il battito della terra.
La vista si perde nei dettagli: i riflessi dorati che il sole lascia sull’acqua, le ombre lunghe dei monti che si allungano fino a sera, i colori intensi del tramonto che incendiano il cielo e il lago in un abbraccio di luce. E nel cuore si insinua una sensazione profonda di pace, come se l’intero universo si fosse allineato per concedere un momento di assoluta quiete, di fusione con la natura.
Qui, davanti a questo spettacolo di bellezza incontaminata, ogni pensiero si dissolve, lasciando spazio solo a un senso di appartenenza, di equilibrio. È come se il lago, i monti e la terra stessa ti sussurrassero che non c’è nulla di più prezioso del semplice essere, del vivere in armonia con il mondo che ci circonda.
E mentre il sole cala lentamente, tingendo tutto di un rosa dorato, ti accorgi che questo luogo ha il potere di rigenerare l’anima, di risvegliare in te una serenità antica, come quella che appartiene alla terra e al cielo, agli animali e alle acque, in un ciclo eterno di vita e pace.
Caratteristiche della Diga di Monte Cotugno.
La Diga di Monte Cotugno è un’opera d’ingegneria idraulica di straordinaria importanza e rilevanza europea.
Questa imponente struttura, costruita interamente in terra battuta, è la più grande del suo genere in Europa e rappresenta una testimonianza concreta di come l’ingegno umano possa armonizzarsi con le esigenze naturali, trasformando il territorio per migliorare la qualità della vita delle comunità locali. In questo articolo esploreremo le caratteristiche tecniche della diga, la sua importanza per la Basilicata e le attrazioni turistiche circostanti, come Senise, Colobraro e Valsinni.
Costruita tra il 1970 e il 1982, la Diga di Monte Cotugno si staglia sul corso del fiume Sinni, una delle principali arterie idriche della Basilicata. Con una lunghezza di circa 1850 metri e un’altezza di 60 metri, la diga è capace di contenere fino a 530 milioni di metri cubi d’acqua.
La sua costruzione in terra battuta, una tecnica antica ma perfezionata nel corso dei secoli, ha reso possibile la realizzazione di una struttura capace di resistere ai movimenti del terreno e agli eventi sismici, garantendo sicurezza e stabilità nel tempo.
Questa soluzione tecnica, pur essendo meno appariscente rispetto alle dighe in calcestruzzo, offre numerosi vantaggi, tra cui una maggiore flessibilità e una migliore integrazione con il paesaggio circostante. La diga non solo si adatta alle caratteristiche geologiche del terreno, ma si inserisce anche armoniosamente nell’ambiente naturale, diventando parte integrante del territorio lucano.
L’importanza della Diga per la Basilicata.
La Diga di Monte Cotugno svolge un ruolo cruciale nella gestione delle risorse idriche della Basilicata e delle regioni limitrofe. L’acqua raccolta nell’invaso alimenta una vasta rete di canali irrigui che sostengono l’agricoltura locale, un settore fondamentale per l’economia della regione.
I campi agricoli, in particolare quelli dedicati alla coltivazione di cereali, ortaggi e frutta, traggono enorme beneficio dalla disponibilità di acqua regolata dalla diga, consentendo raccolti abbondanti anche durante i periodi di siccità.
Oltre all’irrigazione, la diga fornisce acqua potabile a numerosi comuni e alimenta impianti idroelettrici, contribuendo alla produzione di energia pulita e rinnovabile. Questo aspetto è particolarmente significativo in un’epoca in cui la transizione energetica verso fonti sostenibili è una priorità globale.
La diga, quindi, non è solo una risorsa locale, ma un elemento strategico nella lotta contro il cambiamento climatico e nella promozione di un modello di sviluppo sostenibile.
Come arrivare sulle sponde della Diga di Monte Cotugno.
Non ti nascondo che ho avuto un po’ di difficoltà nell’individuare un punto di accesso facilmente fruibile in auto. Alla fine dopo tanto vagare ho trovato un punto d’accesso abbastanza tranquillo che ti consiglio, anche perchè vedevo un gran viavai di auto.
Ti consiglio di impostare sul navigatore Masseria L’Olivia. Una volta arrivati alla masseria, continua sempre dritto per quella strada. Sorpasserai un’area picnic e ti sembrerà ad un certo punto che la strada si interrompa perchè c’è un muretto che sembra sbarrare la strada. In realtà, tenendo quel muretto alla tua destra e continuando per quella strada, arriverai sulle sponde della diga.
Se invece cerchi un belvedere sulla diga, ti consiglio di impostare sul navigatore Osservatorio Avifaunistico della Diga di Monte Cotugno. E’ facilmente accessibile sia per i visitatori locali che per i turisti, con parcheggi e sentieri ben mantenuti. È un luogo ideale per una sosta durante un viaggio alla scoperta della Basilicata, offrendo non solo un punto di vista unico sulla diga, ma anche un’opportunità per rilassarsi e godere della quiete del paesaggio.
Visita a Senise: un borgo tra storia e natura.
A pochi chilometri dalla Diga di Monte Cotugno si trova il pittoresco borgo di Senise, un luogo ricco di storia e tradizioni.
Conosciuto per la produzione del famoso peperone di Senise IGP, uno dei prodotti tipici più apprezzati della Basilicata, questo borgo offre ai visitatori un’esperienza autentica tra sapori, cultura e paesaggi mozzafiato. Passeggiare per le vie di Senise significa immergersi in un’atmosfera d’altri tempi, tra antiche chiese, palazzi storici e una comunità che conserva con orgoglio le proprie radici.
Non lontano dal centro di Senise, si può visitare la Civita, il nucleo antico del paese, che conserva resti di mura e fortificazioni medievali. Qui si trovano anche alcune delle chiese più antiche della zona, come la Chiesa Madre di Santa Maria della Visitazione, che contiene opere d’arte sacra e testimonianze del passato religioso di Senise.
Senise è anche il punto di partenza ideale per escursioni nella natura incontaminata che circonda la diga. Dalla sommità del borgo, si possono ammirare viste spettacolari sulla valle del Sinni e sul vasto invaso creato dalla diga, un panorama che cambia con il variare delle stagioni, offrendo colori e sensazioni sempre nuovi.
Colobraro: il fascino del “Paese Innominabile”.
Un’altra tappa imperdibile nei dintorni della Diga di Monte Cotugno è Colobraro, un borgo avvolto da un’aura di mistero e leggenda. Spesso soprannominato “il paese innominabile”, Colobraro è famoso per le storie di superstizioni e credenze popolari che lo circondano. Nonostante la sua fama, che potrebbe spaventare i più superstiziosi, Colobraro è un luogo affascinante da visitare, soprattutto per chi è appassionato di storia e antropologia.
Il borgo organizza ogni estate l’evento “Sogno di una notte… a quel paese“, una manifestazione teatrale che ripercorre le leggende e le storie più intriganti del paese. Partecipare a questa esperienza è un’opportunità unica per scoprire il lato più misterioso della Basilicata, immergendosi nelle tradizioni orali e nella cultura popolare che ancora oggi caratterizzano Colobraro.
Valsinni: il borgo di Isabella Morra.
Infine, a pochi chilometri dalla Diga di Monte Cotugno, si trova Valsinni, un altro gioiello della Basilicata, celebre per essere stato il luogo di nascita della poetessa Isabella Morra, figura tragica e romantica del Rinascimento italiano. Il castello di Valsinni, che domina il borgo, è il fulcro della vita culturale del paese e ospita durante l’estate eventi e rievocazioni storiche dedicate alla vita e alle opere della poetessa.
Passeggiare per le stradine di Valsinni, con le sue case in pietra e le sue antiche chiese, è come fare un viaggio indietro nel tempo, in un’epoca in cui la poesia e la cultura erano parte integrante della vita quotidiana. Il borgo offre anche magnifici panorami sul fiume Sinni e sulla valle sottostante, rendendolo una meta ideale per chi cerca tranquillità e bellezza naturale. Leggi il mio articolo su cosa vedere a Valsinni per più approfondimenti.
Stai organizzando un viaggio in Basilicata? Forse potrebbe interessarti…
- Volo dell’Angelo tra natura e adrenalina nelle Dolomiti Lucane;
- Cosa vedere dieci giorni in Basilicata, le tappe;
- Le cascate di San Fele, oasi naturale;
- Craco, il borgo fantasma della Basilicata;
- Le spiagge da vedere in Basilicata.
Buon viaggio in Basilicata!
Liz
* * * * *
Segui le nostre avventure su Instagram, in Italia e nel Mondo!