Visita al Museo Jatta di Ruvo di Puglia: guida, informazioni e dettagli utili per la visita.

Ruvo di Puglia, un grazioso paesello a pochi chilometri da Bari. Il paesello “che sta sulla collina”, alle porte del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Quanto mi piace rivederlo, riviverlo, ritornarci.

E così un giorno, una delle prime Domeniche del mese, in concomitanza con l’ingresso gratuito, ho deciso di ritornare non solo a Ruvo di Puglia, ma in un luogo per me magico, che sin dai tempi dell’adolescenza ha suscitato in me stupore: il Museo Archeologico Jatta.

Il museo è piccolo, ma ha sale che strabordano di ritrovamenti. Ritrovamenti conservati benissimo, che testimoniano quanto l’uomo sia stato capace di ricercare la bellezza e di mostrare il suo estro attraverso l’ARTE.

In questo articolo voglio guidarti alla scoperta del Museo Jatta a Ruvo di Puglia.

Buona lettura!

***Ciao, mi presento! Sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***

Visita al Museo Jatta di Ruvo di Puglia
Visita al Museo Jatta di Ruvo di Puglia
Visita al Museo Jatta di Ruvo di Puglia

Storia del Museo Jatta di Ruvo di Puglia.

Il Museo Archeologico Jatta costituisce uno dei rari esempi di collezione ottocentesca privata che ha mantenuto, nel tempo, lo stesso schema organizzativo ed espositivo progettato dai suoi fondatori, i fratelli Giovanni e Giulio Jatta.

Tutto comincia tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, quando a Ruvo di Puglia — città già nota per le sue antiche necropoli — iniziano a emergere numerosi reperti archeologici a seguito di scavi, spesso effettuati da privati o contadini. In questo contesto, Giovanni Jatta senior, magistrato e collezionista illuminato, inizia a raccogliere oggetti rinvenuti nel territorio, salvandoli da dispersione o vendita illegale. Alla sua morte, la passione e l’interesse per l’archeologia passano al nipote, Giovanni Jatta junior, vero ideatore del museo come lo conosciamo oggi.

Negli anni Trenta dell’Ottocento, Giovanni Jatta junior decide di sistemare in modo ordinato e scientifico la collezione di famiglia nel piano nobile del palazzo di famiglia a Ruvo. L’idea non è solo di conservare i reperti, ma anche di renderli accessibili al pubblico, secondo una visione già molto moderna per l’epoca. L’allestimento viene curato con grande attenzione, secondo criteri ispirati al neoclassicismo: eleganza, sobrietà e una disposizione logica dei materiali, suddivisi per tipologia e cronologia. Ancora oggi, i visitatori trovano i reperti nelle vetrine originali, accompagnati da etichette scritte a mano dell’epoca.

Dopo la morte di Giovanni Jatta, la collezione resta di proprietà della famiglia fino al 1915, anno in cui viene donata allo Stato italiano, con il vincolo che tutto rimanga esattamente come progettato dal fondatore. Il museo viene ufficialmente aperto al pubblico nel 1928, e da allora è gestito dallo Stato, prima come sezione distaccata delle Soprintendenze e oggi come parte della Direzione Regionale Musei Puglia.

Il Museo Archeologico Jatta di Ruvo di Puglia: le sale.

Il Museo Jatta di Ruvo di Puglia si articola in quattro sale, tutte al primo piano del palazzo. L’allestimento è rimasto pressoché invariato rispetto a quello originario, offrendo ai visitatori un’esperienza d’altri tempi. Originariamente il Museo Archeologico Jatta era diviso in cinque sale. L’ultima sala conteneva un medagliere che è stato rubato nel 1915 e mai più ritrovato.

La prima sala del Museo Jatta è corredata prevalentemente di ritrovamenti in terracotta risalenti all’età peuceta, ossia al VII – VI secolo a.C. Principalmente si tratta di orci, utensili, statuette di divinità, giocattoli e varie decorazioni artistiche ed architettoniche, oltre ad incisioni del secondo secolo su lastre sepolcrali di età romana.

Nella seconda sala si può ammirare un’esposizione di oltre settecento pezzi risalenti al periodo greco. Crateri, anfore, vasi, grandi orci, oggetti di uso quotidiano, arnesi e gioielli. I vasi seguono la tecnica delle figure rosse: immagini rosse su sfondo nero. Molti rappresentano vicende greche: Apollo mentre scaglia frecce contro i Niobidi, o la consegna delle armi ad Achille da parte delle Nereidi.

La terza sala raccoglie circa quattrocento reperti, tra cui dei bellissimi crateri protoitalioti. Nelle vetrine che scorrono lungo il perimetro della sala si alternano bicchieri (rhyta), oggetti di uso quotidiano, gioielli, anfore, vasi. Qui vi è la scultura marmorea di Giovanni Jatta Junior.

La quarta sala raccoglie i pezzi più prestigiosi: oltre ad un busto marmoreo di Giovanni Jatta Senior, si susseguono una mostra di reperti che vanno dal neolitico all’età del ferro, oltre ad opere corinzie. Il vaso più degno di nota ed importante è il vaso di Talos, rinomato per la tecnica ceramografica innovativa, sia grafica che colorista che prospettica, che raffigura l’uccisione di Talos, il gigante protettore dell’isola di Creta, da parte di Medea.

Visita al Museo Jatta di Ruvo di Puglia
Visita al Museo Jatta di Ruvo di Puglia

Il Museo Jatta di Ruvo di Puglia: qualche informazione.

Il Museo Jatta si trova in Piazza Giovanni Bovio 35 a Ruvo di Puglia. E’ aperto Lunedi, Martedì, Mercoledì, Venerdì e Domenica dalle 8.30 alle 13.30, mentre il Giovedì ed il Sabato dalle 8.30 alle 19.30.

Ogni prima Domenica del mese, il biglietto è gratuito.

Per più informazioni puoi visitare il sito ufficiale del Museo Jatta.

Dove dormire in centro a Ruvo di Puglia?

Se state facendo un tour in Puglia, vi consiglio, di dedicare mezza giornata alla visita del meraviglioso borgo di Ruvo di Puglia, e di passare una notte qui. Vale la pena perché i prezzi sono vantaggiosissimi e soprattutto perché sia il borgo che l’agro del Parco Nazionale dell’Alta Murgia sono incantevoli.

Nell’incantevole cornice del centro storico, proprio di fronte la maestosa Cattedrale, sorge il Bed and Breakfast La Cattedrale. Completamente ristrutturato, pur conservando le caratteristiche architettoniche della dimora storica, il B&B La Cattedrale propone un’esperienza suggestiva e indimenticabile, seducendo con la raffinatezza del design e dei suoi arredi, e con la genuinità della colazione, caratterizzata dalle prelibatezze artigianali della tradizione gastronomica pugliese.

I due mini-appartamenti, dotati di ogni comfort (servizi privati con doccia, phon, balcone, cassaforte, tv led, riscaldamento autonomo, accesso internet WiFi, possibilità di terzo e quarto letto e angolo cottura comune), offrono massima garanzia di privacy e ampie possibilità di parcheggio nelle immediate vicinanze dell’abitazione.

Per ulteriori informazioni potete contattare Salvatore al numero 340 273 3477.

Dove dormire in centro a Ruvo di Puglia – B&B La Cattedrale
Dove dormire in centro a Ruvo di Puglia – B&B La Cattedrale

Buon viaggio!

Liz

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Autore

Liz, cuore zingaro, anima zen. Travel content creator, web writer, SMM. Vagabondo nel Mondo, racconto luoghi e itinerari, ma racconto anche le mie radici, la mia Puglia, che amo. Viaggio con il mio compagno Marcello ed i nostri piccoli India, Tiago e Ambra, i nostri figli. Credo fortemente che il viaggio e la natura siano per loro la migliore scuola senza mura in assoluto. Siamo wild & eco-friendly!

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