Cosa vedere ad Altamura, città pugliese del pane e dei claustri: tappe, cosa fare, consigli utili e curiosità.

Preparando il mio esame di psicologia degli eventi turistici e ambientali della facoltà di Scienze Turistiche, mi sono imbattuta curiosamente in una storia che mi ha lasciata molto appagata riguardo la bellezza, le tradizioni ed i sapori della mia terra, la Puglia.

In un paragrafo si parlava di Focaccia Blues, un film del 2009 diretto da Nico Cirasola che -sinceramente- non ho ancora visto, ma che racconta la storia vera di un panificio di Altamura, la città del pane, che ha “sconfitto” un colosso mondiale, quale il Mc Donald’s, che aveva aperto accanto e che, dopo poco tempo, ha chiuso: il panificio con le sue bontà era sempre carico di gente e ovviamente i suoi prodotti genuini erano stra preferiti a quelli del vicino Mc.

Così in una mite domenica di Gennaio ho preso i bimbi e siamo andati alla scoperta di questo borgo alle porte del Parco nazionale dell’Alta Murgia, non lasciandoci mancare un buon assaggio -pranzo, oserei dire- al panificio del centro storico. Ed eccomi qui a parlarne! Non siamo stati al panificio di Focaccia Blues, ma in uno dei forni più antichi della città di cui ti racconterò a breve.

Altamura offre anche una ricca storia e una straordinaria bellezza architettonica, oltre alla sua fama delle bontà da forno. Ma cosa vedere ad Altamura? In questo articolo, ti guiderò attraverso i luoghi imperdibili di questa affascinante cittadina.

Buona lettura!

***Ciao, mi presento! Sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***

Cosa vedere ad Altamura, città del pane (e dei claustri)
Cosa vedere ad Altamura, città del pane (e dei claustri)

Il Duomo di Altamura: una meraviglia romanica, come Puglia vuole!

Il nostro itinerario ad Altamura è iniziato attraversando Porta Bari e addentrandoci nel borgo antico.

Subito abbiamo incontrato il Duomo di Altamura, dedicato a Santa Maria Assunta, uno dei principali punti di riferimento della città ed una delle chiese più importanti della Puglia.

La costruzione del Duomo di Altamura iniziò nel XIII secolo, durante il regno di Federico II di Svevia, che ebbe un ruolo significativo nella storia della città. Il sovrano, molto attento alle esigenze dei suoi sudditi, promosse numerosi progetti di costruzione in tutta la sua area di dominio, tra cui la realizzazione della cattedrale. La chiesa fu consacrata nel 1283, e fin dall’inizio si distinse per la sua imponente struttura e la sua posizione dominante nel cuore del centro storico della città. La sua costruzione venne realizzata in pietra calcarea locale, un materiale che caratterizza molte delle architetture di Altamura, e le sue dimensioni grandiose sono il riflesso della forza della città nel periodo medievale.

L’architettura del Duomo di Altamura è un esempio magnifico dello stile romanico-pugliese, con influenze che richiamano l’arte normanna e sveva. La facciata è semplice ma elegante, con un portale centrale riccamente decorato sorretto da due colonne corinzie e un arco a tutto sesto che dà accesso all’interno della chiesa.

L’elemento più spettacolare del Duomo di Altamura è la sua pianta a croce latina, divisa in tre navate. La chiesa presenta una serie di dettagli architettonici notevoli, tra cui archi a tutto sesto, capitelli decorati e una serie di affreschi medievali che adornano le pareti e le volte. Un altro elemento affascinante è la cupola del Duomo, che pur non essendo di dimensioni imponenti come quelle di altre cattedrali italiane, ha un forte impatto visivo grazie alla sua architettura elegante e alla posizione centrale all’interno della chiesa.

Cosa vedere ad Altamura, città del pane (e dei claustri)
Cosa vedere ad Altamura, città del pane (e dei claustri)

Il centro storico di Altamura ed i claustri.

Passeggiare nel centro storico di Altamura è come fare un viaggio nel tempo. E, se ne vuoi sapere molte di più, puoi optare per una visita guidata di Altamura di due ore con degustazione finale del pane.

Le strette viuzze lastricate, le piazzette accoglienti e le case in pietra calcarea rendono l’atmosfera unica. Lungo le strade del centro, è possibile ammirare diversi palazzi storici, tra cui il Palazzo Vescovile e il Palazzo della Città. Inoltre, non perdere la famosa Piazza Umberto I, il cuore pulsante della città, dove si trovano numerosi bar e ristoranti tipici, ideali per una sosta e per assaporare il famoso pane di Altamura.

Uno degli elementi più affascinanti del centro storico di Altamura sono i claustri, piccoli cortili interni che si trovano all’interno di alcune delle abitazioni e dei palazzi storici della città. Il termine “claustro” deriva dal latino e indica uno spazio chiuso, un cortile che un tempo aveva una funzione privata e di comunità, ed è proprio attraverso questi cortili che Altamura rivela il suo carattere più intimo.

I claustri erano originariamente spazi di vita comunitaria, dove le famiglie altamurane si riunivano e socializzavano, creando un senso di vicinanza. Questi cortili sono spesso adornati da elementi architettonici unici, come archi a tutto sesto, colonne in pietra e mosaici decorativi che arricchiscono l’ambiente.

L’architettura dei claustri di Altamura è affascinante per la sua semplicità e il suo legame con la tradizione rurale della Puglia. I claustri erano concepiti come luoghi di vita quotidiana, ma anche come spazi di rifugio dalla calura estiva, grazie alla loro posizione protetta e ombreggiata. Molti di questi cortili sono collegati ad antiche abitazioni signorili o a piccoli conventi religiosi, e costituiscono una parte fondamentale della memoria storica della città.

Cosa vedere ad Altamura, città del pane (e dei claustri)
Uno dei claustri – Cosa vedere ad Altamura, città del pane (e dei claustri)

Il Forno Santa Caterina e le sue bontà dal 1391.

Il Pane di Altamura è uno dei pani più celebri d’Italia e ha ricevuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.). Questo sigillo di qualità garantisce che il pane venga prodotto seguendo metodi tradizionali e con ingredienti locali specifici, come il grano duro coltivato nelle campagne circostanti Altamura.

La caratteristica principale del Pane di Altamura è l’utilizzo della semola di grano duro, che conferisce al pane una consistenza particolare, ideale per essere conservato per giorni senza perdere la freschezza. Il pane viene cotto nei forni a legna, che conferiscono alla crosta una fragranza e un sapore inconfondibili.

Così, passeggiando per il borgo antico ci è capitato di vedere un cartello: “Forno Santa Caterina, il forno più antico di Altamura”. Bene, andiamo! Era proprio questo quello che cercavamo, un’esperienza per testare il suo pane e altri prodotti da forno. E abbiamo scoperto questo forno, che non è uno qualunque. Varchi un vicolo, giri a destra, e sulla testa dondola un Pane, Amore e tanto priscio.

E sotto all’arco ci sono due simpatiche signore con le rughe che impastano e creano le tradizionali orecchiette.

Il Forno Santa Caterina risale al lontano 1391, quando fu istituito come forno di comunità nella città di Altamura. In origine, questa struttura non aveva solamente il compito di preparare il pane per i residenti, ma serviva tutta la comunità altamurana, in un’epoca in cui le attività economiche erano fortemente legate alla cooperazione tra le famiglie. L’idea alla base di un “forno di comunità” era quella di mettere a disposizione un’unica struttura per la cottura del pane e delle pietanze, così che tutti potessero contribuire al bene comune. Immagina che il forno è grande 27 mq!

Il Forno Santa Caterina era, quindi, un luogo dove la vita sociale e comunitaria si intrecciava con le necessità quotidiane di nutrirsi. Non solo il pane veniva preparato, ma il forno era anche un punto di incontro e di condivisione tra le famiglie, che portavano i loro impasti e si scambiavano notizie, opinioni e risorse. Il forno comunitario ha lavorato per circa 500 anni, sino a diventare un vero e proprio panificio, come quello che vediamo oggi.

Ti consiglio: la focaccia con la parmigiana, la focaccia con rape, stracciatella e peperone crusco e ovviamente un souvenir di pane di semola da portare a casa! Per saperne di più puoi visitare il sito del Forno Santa Caterina.

Inoltre ti segnalo anche un laboratorio del pane con degustazione fattibile a partire da gruppi di 4 persone, ed il corso di cucina tipica a casa di un locale.

Cosa vedere ad Altamura, città del pane (e dei claustri)
Cosa vedere ad Altamura, città del pane (e dei claustri)
Cosa vedere ad Altamura, città del pane (e dei claustri)
Cosa vedere ad Altamura, città del pane (e dei claustri)

Il Museo del Pane: un omaggio alla tradizione gastronomica di Altamura.

Il pane di Altamura è una delle eccellenze gastronomiche della Puglia e, per scoprire la sua storia, una visita al Museo del Pane è fondamentale. Questo museo racconta la tradizione millenaria della produzione del pane in città, che risale addirittura all’epoca romana. Ogni fase della lavorazione del pane, dalla selezione del grano alla cottura nel forno a legna, viene illustrata con pannelli informativi e reperti storici.

L’Antico Forno Forte è uno dei forni più storici di Altamura, con origini che risalgono al 1300. Le prime testimonianze provengono da un atto notarile che documenta come Giovanni, un fornaio, e sua moglie Barisana donarono metà del forno alla Chiesa di Santa Maria Assunta (oggi Cattedrale di Altamura). Per questo motivo, il forno è anche conosciuto come “U’ furn d’ la chjisa ranne”. Nel 1800, la Chiesa vendette definitivamente il forno a privati.

Nel 1956, un giovane ragazzo di 11 anni, Vito Forte, chiese di lavorare come garzone fornaio in quella struttura. Oggi, Vito, che è diventato un imprenditore di successo, ha deciso di restaurare quel forno abbandonato, dove era iniziata la sua carriera. Il forno è oggi la base della sua azienda, Oropan S.p.A., un marchio riconosciuto a livello globale per il pane di Altamura.

Il Museo del Pane si trova in Via Candiota 2 ed è possibile visitarlo il Giovedi e il Venerdi dalle 16 alle 20 ed il Sabato e la Domenica dalle 10 alle 13. La prenotazione è necessaria con 48 ore di anticipo. Per saperne di più puoi visitare il sito del Museo del Pane di Altamura.

Cosa vedere ad Altamura, città del pane (e dei claustri)
Cosa vedere ad Altamura, città del pane (e dei claustri)

Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

Altamura è situata nel cuore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, e dopo un giro nel borgo antico ti consiglio assolutamente di scegliere la Murgia come opzione per andare a respirare della buona aria fresca e pulita.

Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia è una delle aree naturali protette più affascinanti e importanti della Puglia e si estende su un territorio che abbraccia la provincia di Bari e parte di quella di Bat. E’ un esempio eccezionale di paesaggio carsico e rurale, caratterizzato da un mix di scenari naturali mozzafiato, biodiversità unica e tesori storici.

E’ stato istituito nel 2004 con l’obiettivo di tutelare un’area ricca di biodiversità, paesaggi naturali e valori storici, culturali e archeologici. Il suo territorio, che copre circa 68.000 ettari, è caratterizzato da un paesaggio tipicamente murgiano, fatto di pianure, colline, grandi pascoli, grotte e doline (le tipiche cavità carsiche), con un’altitudine che varia tra i 300 e i 700 metri sul livello del mare.

Per scegliere la tua escursione puoi leggere il mio articolo su cosa vedere nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

Le Grotte di Lamalunga e l’Uomo di Altamura.

Una delle attrazioni più uniche da vedere ad Altamura è il sito delle Grotte di Lamalunga, una cavità naturale che ha rivelato straordinari ritrovamenti archeologici, tra cui il famoso Uomo di Altamura.

Le Grotte di Lamalunga sono un complesso di caverne carsiche, che si formano grazie all’erosione della roccia calcarea tipica della zona. L’ingresso delle grotte è situato in una zona ricca di vegetazione, in un paesaggio che è quello tipico delle Murge, con altipiani e doline carsiche che si estendono per chilometri. All’interno delle grotte si trovano numerosi stalattiti e stalagmiti, che danno vita a scenari spettacolari. La formazione delle grotte è un processo naturale che è continuato per millenni, creando un ambiente misterioso e suggestivo.

Le grotte, infatti, non solo rappresentano un’importante risorsa geologica, ma sono anche state utilizzate in passato come rifugio da parte delle popolazioni preistoriche. La presenza di evidenti tracce di abitazioni primitive e di strutture in pietra suggerisce che le grotte di Lamalunga siano state utilizzate come rifugio e sito di sepoltura.

Nel 1993, durante alcuni scavi archeologici all’interno delle Grotte di Lamalunga, è stato scoperto uno scheletro umano molto ben conservato, risalente a circa 130.000 anni fa. Questo reperto ha suscitato un enorme interesse internazionale e ha dato vita a numerose ricerche scientifiche. Lo scheletro è stato ribattezzato “L’Uomo di Altamura” ed è uno degli esemplari di uomo preistorico meglio conservati mai trovati.

L’Uomo di Altamura appartiene a una specie umana arcaica, probabilmente un Neanderthal, e la sua scoperta ha fornito preziose informazioni sulla vita dei nostri antenati. La conservazione delle ossa è straordinaria, in parte grazie alle particolari condizioni climatiche e geologiche delle grotte che hanno contribuito a preservarlo in modo quasi intatto. Lo scheletro presenta segni che indicano che l’individuo fosse probabilmente vittima di un incidente o di attacchi di predatori, ma anche di una vita vissuta in un ambiente selvaggio e ostile.

L’Uomo di Altamura ha una particolarità che lo distingue da altri ritrovamenti: il suo scheletro è stato trovato in posizione eretta, come se l’individuo fosse stato in piedi al momento della morte. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che potrebbe trattarsi di un uomo che, ferito o malato, sia riuscito a rifugiarsi nelle grotte di Lamalunga per morire in un ambiente protetto.

Le Grotte di Lamalunga sono oggi un sito di grande interesse turistico e archeologico. Seppur non tutte le cavità siano aperte al pubblico per motivi di conservazione, è possibile organizzare visite guidate che permettono di esplorare il sito e scoprire la storia affascinante dell’Uomo di Altamura. Puoi chiamare il numero 0803106252 per tutte le info. Oppure puoi prendere parte ad un tour in bicicletta alla volta del Pulo di Altamura e delle grotte.

Buon viaggio!

Liz

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Autore

Liz, cuore zingaro, anima zen. Travel content creator, web writer, SMM. Vagabondo nel Mondo, racconto luoghi e itinerari, ma racconto anche le mie radici, la mia Puglia, che amo. Viaggio con il mio compagno Marcello ed i nostri piccoli India, Tiago e Ambra, i nostri figli. Credo fortemente che il viaggio e la natura siano per loro la migliore scuola senza mura in assoluto. Siamo wild & eco-friendly!

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