Albania on the road: itinerario fai da te di dieci giorni nella Terra delle Aquile, da percorrere in auto o moto.

In vari articoli precedenti, ho largamente parlato del mio costante ritorno in Albania, e del mio Amore smisurato per questa Terra paesaggisticamente versatile, ma quasi sconosciuta e, ormai, etichettata con pregiudizi e storie non più realmente esistenti.

Ed è forse proprio il fascino per quell’incognito ed apparentemente decadente che mi ha spinto a voler esplorare questa terra, la Terra delle Aquile, una terra strepitosa: una scoperta. Sono stata in Albania più volte, l’ho percorsa via terra da Nord a Sud, sia in auto che in moto. Marcello invece ha compiuto un viaggio in kayak e tenda, da Igoumenitsa (in Grecia) sino a Valona, dunque conosce molto bene il tratto costiero del Sud.

Ce ne siamo innamorati. L’Albania, nel suo velo malinconico, nella sua ombra, cela meraviglie che non si possono descrivere a parole. Abbiamo visitato sia i luoghi del turismo di massa sia le oasi incontaminate poco conosciute, ne consegue una terra ricca, ricca di natura che ti fa esplodere gli occhi e il cuore.

Le montagne ti abbracciano, ti cullano, ti coccolano. Le oasi incontaminate ti regalano cascate, laghi, canyon, ruscelli, pozze sorgive dai colori brillanti, praterie senza fine. Le città sono bizzarre, alternano le geometrie rigide e cupe dell’architettura socialista a luoghi medievali d’altri tempi, ad agglomerati di palazzi moderni. Le strade sono piccole, ancora poco pronte ad accogliere grandi flussi di viaggiatori. La gente è buona, ospitale, accogliente, ti fa sentire a casa. Ovunque tu vada.

In questo articolo voglio portarti alla scoperta di un ipotetico itinerario di dieci giorni in Albania.

Buona lettura!

Porto di Durazzo – Albania on the road: itinerario di dieci giorni

Come muoversi in Albania?

Il miglior modo per scoprire l’Albania è guidando con la propria auto o, meglio ancora, con una moto. Puoi imbarcarla in traghetto se arrivi via mare, o decidere di noleggiarla lì.

Questo ti permette di avere libertà di movimento, di abbreviare il tempo di percorrenza sugli autobus o sui Furgon e di poterti fermare dove vuoi. Considera che gli autobus non arrivano dappertutto, e sarebbe un vero peccato perderti luoghi bellissimi prettamente naturalistici.

La condizione delle strade in Albania non è così pessima come descritta in alcuni siti web: come per l’Italia, anche l’Albania ha delle strade percorribili tranquillamente, e strade un po’ meno popolate e quindi tenute malissimo, ma non allarmarti. L’autostrada in Albania non esiste, potrai al massimo trovare delle super strade che sono come le nostre comuni statali, a due corsie per senso.

Dovrai solo fare attenzione ad alcuni piccoli ma preziosi dettagli: sulle statali si trovano pedoni, animali -anche molto ingombranti, fermi lì, dopo le curve!- e carretti che attraversano la strada liberamente, quindi occhio, soprattutto alle curve.

E poi la polizia: ha un debole per gli stranieri, quindi occhio sempre a cintura e casco, per non incombere in salate multe da pagare al momento. Lo scrivo qui perchè l’ho provato sulla mia pelle.

A proposito: per poter viaggiare sulle strade albanesi c’è bisogno dell’assicurazione temporanea del veicolo, che si espleta negli uffici adiacenti all’uscita dal porto. L’assicurazione minima dura quindici giorni, per l’auto ha un costo di circa settanta euro, per le moto di trenta euro (dati aggiornati al 2020).

Se non sei automunito, non preoccuparti. arrivando nelle principali città potrai prendere parte a tantissime escursioni guidate in Albania che comprendono anche il trasporto in bus.

Albania on the road: quale itinerario seguire?

Atterrando a Tirana, o arrivando con il traghetto a Durazzo, essendo ambedue in posizione centrale rispetto a tutta la Terra albanese, potrai scegliere di visitare il Nord o il Sud.

Ma se vuoi visitare per bene tutto quanto, un’idea ottima sarebbe quella di sbarcare ad Igoumenitsa in Grecia, percorrere tutta l’Albania da Sud a Nord e tornare in traghetto da Budva in Montenegro.

Di seguito abbozzo un’idea di itinerario in Albania on the road secondo quelle che sono state le mie tappe.

Albania on the road: itinerario fai da te

Il paradiso esiste: l’oasi incontaminata di Theth.

Partendo da Nord, un itinerario in Albania che si rispetti passa proprio di qui: dal Parco Nazionale di Theth.

Un’oasi incontaminata incastonata tra le montagne -le Alpi Albanesi- e ricca di cascate, pianure verdeggianti, più di 80 sorgenti e laghi, dove regnano sovrane una flora ed una fauna indiscusse. Una famosa scrittrice, Edith Durham, scriveva di questo posto:

Penso che nessun luogo dove vivono gli esseri umani mi abbia dato una tale impressione di maestoso isolamento dal mondo intero. È un luogo in cui i secoli si accartocciano.

Se ami da morire la natura, il silenzio ed i percorsi di trekking ti consiglio vivamente questa meta, anche se devi armarti di tanta buona pazienza per arrivarci. La strada non è lineare, piuttosto, è una strada di montagna stretta e pienissima di tornanti. Se non te la senti di guidare, puoi arrivare con la tua auto a Scutari e partecipare ad un’escursione a Theth in giornata, in autobus con una guida ed un gruppo. Una volta arrivato a destinazione non potrai che respirare.

Il villaggio di Theth è stato costruito dai pastori e affonda le sue radici nel 1530, difatti troverai ancora molte abitazioni in pietra e legno.

Ti consiglio di fare il trekking che porta alle Cascate del Grunas, un percorso di circa 45 minuti molto piacevole e adatto anche ai bambini. Altra meraviglia da vedere assolutamente qui a Theth è l’Occhio Blu (che non è il Syri i Kalter vicino Saranda). Imposta queste coordinate su Maps: 42,35520° N, 19,76750° E, parcheggia e avventurati sul sentiero, sono circa 45 minuti di passeggiata che ti porterà sino al paradiso 🙂

Se sei un’escursionista abituale, ti segnalo il sentiero di 15 chilometri -tutto segnalato- che va da Theth a Valbona o viceversa. Si tratta di 8 ore di cammino, con un dislivello abbastanza importante -circa 1000 metri-, ma la fatica ne vale assolutamente l’impresa!

Parco Nazionale di Theth – Albania on the road: itinerario di dieci giorni
Parco Nazionale di Theth – Albania on the road: itinerario di dieci giorni
Parco Nazionale di Theth – Albania on the road: itinerario di dieci giorni

Alla scoperta della Firenze dei Balcani: Scutari.

Il tuo itinerario in Albania di dieci giorni può continuare con la seconda tappa, Scutari, conosciuta come Shkodra, chiamata anche la Firenze dei Balcani, la culla della cultura albanese.

Scutari a dire il vero non mi è piaciuta particolarmente, ma l’ho voluta visitare ugualmente perchè è una città carica di storia e perchè ti mostra un’altra sfumatura dell’Albania. Non è una di quelle città apparecchiate, luccicanti, perfette, anzi. Forse qui ho approcciato alla prima “vera” Albania, ficcando il naso in una città normale.

Il Castello di Rosafa, incastonato tra le Alpi Dinariche, offre sicuramente un panorama singolare sul lago Drin, sulle colline maestose e su tutta la cittadina che si estende al suo cospetto. Si tratta di vere e proprie rovine risalenti al periodo illirico.

Molto ben conservato è anche il centro storico di Scutari, dove ti consiglio di passeggiarci senza meta per scovare delle chicche molto belle come la Moschea Ebu Beker e la Cattedrale ortodossa.

Poco fuori da Scutari invece, a circa cinque chilometri, c’è un luogo molto scenografico: il Ponte di Mezzo (Ura e Mesit), un viadotto costruito nel XVIII secolo sul fiume Kir, uno dei ponti ottomani più lunghi della regione, e collega la città di Mes con Drivasto.

Se ti piace partecipare a tour guidati, ti segnalo l’escursione in bus al Castello di Rosafa, Drivasto e al Ponte di Mezzo con partenza da Scutari e con guida in italiano.

Veduta dal Castello di Rosafa – Albania on the road: itinerario di dieci giorni
Veduta dal Castello di Rosafa – Albania on the road: itinerario di dieci giorni
Castello di Rosafa – Albania on the road: itinerario di dieci giorni

Un salto a Kruja, il simbolo della resistenza.

Scendendo verso Sud, prima di immergerti nella prima vera e propria città capitale, Tirana, visita il piccolo villaggio di Kruja -si trova a circa trenta chilometri da Tirana ma è una chicca-.

Kruja è costruita alle pendici di un monte, il Sari Salltiku. Storicamente riveste un ruolo importante perchè si tratta del primo vero e proprio feudo albanese sul finire del 1100, ma, ancor più rilevante è quello che successe circa trecento anni dopo: il condottiero Gjergj Kastrioti –SKANDERBERG– pianificò la resistenza contro gli ottomani, esattamente nel 1443. Soltanto alla sua morte, nel 1478, il castello fu conquistato dagli Ottomani.

Da vedere a Kruja, dunque, è sicuramente il castello (abbarbicato sulle rocce), il vecchio bazar con ancora artigiani e botteghe che commerciano prodotti di manifattura tipica, il Museo Nazionale di Skanderberg.

Un miscuglio di case e cose. Questa stramba Tirana!

Eccoti viaggiatore, dopo tanto verde e dopo tanto silenzio, benvenuto a Tirana!

Un miscuglio di case e cose. Bizzarra, stramba, decadente, urbanisticamente fitta, verde, eticamente ospitale, multiculturale, a tratti super moderna, un miscuglio pacifico di tre religioni conviventi. A tratti con i palazzi grigio piombo a blocchi, testimonianza di un socialismo che si è voluto superare, a tratti edifici iper moderni e strade impeccabilissime, a tratti periferie di bazar e capanne e lerciume per le vie. Che gran casino.

Comunque, se hai poco tempo per gironzolare, ti segnalo un free tour, ossia una visita guidata di Tirana gratuita, in italiano.

Di Tirana mi rimarrà per sempre impresso il suo mercato Pazari i Ri, coloratissimo, fatto di artigiani che lavorano la lana e di bancarelle con prodotti freschissimi. La peculiarità? Pranzare con gli abitanti del posto, scegliendo il cibo al momento, e pagando davvero pochissimo. E poi a sera gironzolare per il Blloku, il quartiere cool di Tirana, che pullula di locali, di movida, di gallerie d’arte, di bookshop e di tanta gioventù in fermento.

Se hai più tempo ti consiglio di perderti e vagare senza meta: parti da Piazza Skanderberg, visita la Moschea di Et’hem Bey (la moschea più bella di tutta l’Albania), la cattedrale ortodossa, la piramide Hoxha.

Adiacente a Tirana c’è il Monte Dajti, dal quale poter ammirare un panorama singolare: è chiamato il balcone naturale di Tirana. Puoi arrivarci tramite teleferica, se hai breve tempo a disposizione, ma per gli amanti dell’avventura vi è un sentiero asfaltato che porta fin su, fra tornanti, vedute bucoliche,  una fitta vegetazione di pini, querce e faggi e masserie con invitanti grigliate di carne o spiedo. Io ci sono arrivata in moto ed è uno dei più bei ricordi che ho.

Ti segnalo, a proposito del Monte Dajti, l’escursione guidata in italiano al Monte Dajti e al BunkArt1, uno dei più grandi bunker di Tirana, rifugio blindato, costituito da oltre 100 ambienti destinati a proteggere gli autoctoni da una possibile invasione o da un attacco nucleare. E’ davvero interessante conoscerne la storia.

Se hai più tempo su Tirana invece, potresti considerare l’idea di una divertente esperienza culinaria albanese che ti insegnerà a preparare i piatti tipici della tradizione, come il byrek o il tave kosi, con un ottimo assaggio finale di tutte le pietanze preparate!

Case di Tirana – Albania on the road: itinerario di dieci giorni
Case di Tirana – Albania on the road: itinerario di dieci giorni

Passeggiata nelle città di mezzo: Durazzo e Fier.

Dirigendoti verso il paradisiaco Sud passerai da due città “di mezzo” che ti consiglio di visitare solo se hai del tempo a disposizione. Sì, perché Durazzo e Fier sono città tranquille, normali, senza “la particolarità” che te le fa ricordare di spicco tra tutto l’itinerario.

Se ci passi e hai del tempo, che ben venga.

Durazzo è meta d’attracco di tanti turisti che arrivano in nave. Non a caso, è la prima città portuale d’Albania, sede di scambi commerciali import ed export.

Di dominazione bizantina, turca e anche greca, conserva nella sua cittadina resti della sua storia, soprattutto architettonici, mescolando moschee a musei archeologici, la roccaforte alle sue spiagge sovraffollate, in quanto meta estiva della maggior parte degli albanesi.

Le migliori spiagge sono quelle di Golem, Mali i Robit, Bardhori e Gjenerali, caratteristiche per le pinete che le circondano e, dunque, molto selvagge.

A noi non ha fatto impazzire, l’abbiamo trovata un po’anonima, a tratti decadente a tratti sporca. In ogni caso, se passi di qui non perderti l’Anfiteatro Romano e la torre veneziana, il Museo Archeologico (con la collezione archeologica più ricca dell’Albania) e la Moschea di Fatih.

Invece passando da Fier, città giovane e commerciale, se sei appassionato di archeologia puoi fermarti per una visita ai siti archeologici di Apollonia e Bylis e visitare il meraviglioso Monastero di Ardenica.

Verso il paradisiaco Sud: Valona ed il Passo del Llogara.

Continuando il tuo itinerario on the road in Albania, troverai Valona, seconda città portuale d’Albania.

La baia di Valona è immensa, lunghissima e vasta, circa diciannove chilometri, e ultimamente la città ha conosciuto una forte crescita del turismo grazie anche ai collegamenti via mare con l’Italia.

Dato il suo primato nel settore ittico, consiglio grandi scorpacciate di pesce (a poco prezzo!).

Noi l’abbiamo trovata viva, allegra, rumorosa, in costante movimento, e abbastanza frequentata dal turismo di massa (anche se il peggio l’abbiamo vissuto a Saranda e Ksamil).

A Valona non perderti assolutamente il Museo dell’indipendenza, che ripercorre un po’la storia dell’Albania sino al 1912, anno in cui divenne indipendente. La Moschea di Muradie, risalente al 1537, progettata da Mimar Sinan, architetto che ha partecipato anche alla progettazione del Taj Mahal in India. E, se hai più tempo, ti consiglio di partecipare ad una escursione in barca alla penisola di Karaburun e alla grotta di Haxhi Ali. Karaburun è una delle spiagge più belle dell’Albania, con sabbia bianca e acqua turchese. La grotta di Haxhi Ali invece è una cavità carsica tra le più spettacolari del Paese e potrai accedervi tuffandoti dalla barca e facendo snorkeling.

Dirigendoti verso il Passo di Llogara passerai da Orikum, una spiaggia che ha lasciato un bel ricordo nel mio cuore. Palme al vento, mare limpidissimo, l’Italia all’orizzonte e spiaggia bianchissima. Il paradiso dei sensi.

Dopo Valona si giunge al Passo di Llogara. Uno dei ricordi più belli in assoluto di tutto il nostro viaggio in Albania! Il Passo di Llogara è un passo di montagna percorribile in cinque ore. Si alternano aridi paesaggi spogli, a immense distese di grano, a tornanti che portano sulle nuvole, a scorci meravigliosi derivati dall’estasi dell’altitudine del paesaggio montuoso fusa agli strapiombi sul mare al suo cospetto.

Unico suggerimento: fai un bel rifornimento di carburante prima di immetterti sul passo. Il tratto è molto lungo e non ci sono aree sosta per far rifornimento di carburante. Troverai però tante, tantissime aree panoramiche bellissime, che io chiamo le terrazze sull’infinito. 

Orikum – Albania on the road: itinerario di dieci giorni
Albania on the road: itinerario di dieci giorni
Orikum – Albania on the road: itinerario di dieci giorni

Il mare divino a Sud: la costa sino a Ksamil.

Perché consigliò assolutamente di percorrere il Passo del Llogara? Perché dopo tanta montagna e tanti bei panorami sul mare, prima di arrivare nella movimentata Saranda, il Passo di Llogara, dalla sua estrema altitudine scende giù sulla costa e svela segreti sublimi.

Una delle peculiarità dell’Albania del Sud è il mare. Cristallino, pulito, turchese, trasparente. Ricorda un po’il Salento, la Sardegna, la Corsica. Un mare meraviglioso contornato dalle montagne.

Soste assolute per rigenerarsi al mare sono Dhermi, Himare, Porto Palermo. Piccole cale da viversi lentamente, in un paesaggio fatto di sola natura. Dedica a queste tre cale almeno un giorno, per poterne godere a pieno, prima di arrivare nella caotica Saranda.

Saranda è turistica, confusionaria, giovanile, dinamica, con i bouganville che regnano sovrani.

Situata di fronte a Corfù, ormai è meta indiscussa dei giovani che cercano il giusto compromesso tra mare limpido e movida serale sviluppata. Difatti, Saranda già dal tramonto pullula di locali, discoteche, ristoranti, bancarelle e night club in piena attività.

Noi l’abbiamo trovata altamente turistica, con mostri ecologici bianchi abbarbicati sulle colline, che stonavano molto con il lato selvaggio che avevamo visitato soprattutto a Nord.

Per i viaggiatori un po’ più wild, tappa assolutamente imperdibile durante un itinerario on the road in Albania è Ksamil: viene definita il paradiso d’Albania, incastonata tra foreste e isolotti, è forse il sito marittimo più affascinante di tutta la penisola balcanica.

Concretamente Ksamil è un paesello con una via, con pochi servizi per i turisti. Questo però fa riferimento a quello che abbiamo vissuto noi: abbiamo letto da qualche parte che questa parte dell’Albania ha conosciuto un fortissimo sviluppo turistico recentemente, tanto da aver perso la sua autenticità per dar spazio a troppa antropizzazione e di questo un po’ci dispiace.

Saranda – Albania on the road: itinerario di dieci giorni

Tra storia e natura: il parco archeologico di Butrinto e la pozza sorgiva di Siri y Kalter.

Tappa imperdibile al Sud, se sei un appassionato di archeologia. Al confine con la Grecia, vi è Butrinto.

Questo sito è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, un luogo affascinante, insito di storia e quasi mistico, venuto alla luce meno quasi un secolo fa.

Butrinto per me è stata sorprendente.

Mi sembrava di passeggiare in una bolla atemporale, dove il tempo si è fermato all’antichità. Una commistione tra storia e natura, un sito archeologico inserito in una riserva naturale sui generis, una collina collegata al mar Ionio tramite il canale di Vivari ed il lago Butrint, che fa di questo luogo una spettacolare seduta da dove ammirare il tramonto e la luce del Sole che lentamente si riflette e muore sulle antiche mura.

Se non sei automunito, puoi considerare l’idea di un’escursione guidata in italiano a Butrinto che comprende sia il viaggio in autobus, sia una guida in italiano che una sosta (di rientro) in una spiaggia di Ksamil.

Un’altra tappa imperdibile da Saranda, dirigendoti verso Argirocastro, è un sito naturale di autentica bellezza: Siri Y Kalter.

E’ una sorgente carsica immersa in un bosco e contornata da fiumi e cascate, dove l’acqua sgorga a 12 gradi centigradi.

Siri Y Kalter è conosciuta anche come Occhio Blu, perchè assume una colorazione particolare, tra il blu, il verde e l’azzurro, a formare un vero e proprio occhio. Anche per questo sito, se non sei automunito non è un problema: puoi considerare l’idea di un’escursione in italiano all’Occhio Blu e alle rovine di Lekuresi che comprende il trasporto in bus, la guida parlante italiano ed i biglietti d’entrata ai siti indicati.

Syri i Kalter – Albania on the road: itinerario di dieci giorni
Il mare di Ksamil – Albania on the road: itinerario di dieci giorni

Una passeggiata nella città d’argento: la balcanica Argirocastro.

Argirocastro -o Gjirokaster in albanese- è chiamata la città d’argento. Questa è una delle città che consiglio vivamente di visitare se vuoi assaporare l’anima vera di una città balcanica, sia turistica che non -allontanandoti dal centro-.

Città d’argento perché quando piove i suoi tetti assumono una colorazione più brillante, quasi argentea. E anche al tramonto, qui tutto si dora e la città diventa bellissima.

Argirocastro è annoverata tra i siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è un miscuglio di arte greca, romana, turca e albanese, e dall’alto della sua collina, con il suo castello domina indiscussa tutto il territorio del suo distretto.

Ho amato Argirocastro per i suoi sinuosi saliscendi, per il suo pavimento acciottolato, per i suoi mercatini di artigianato fatti di lana e pizzi, e per la sua gente genuina e piena di bontà d’animo. Ti consiglio una visita al quartiere Qafa e Pazarit, con le case ottomane, alcune convertite a Museo ancora con gli arredi dell’epoca.

Se mastichi bene l’inglese, ti segnalo anche una visita guidata di Argirocastro di tre ore che ti porterà a spasso per la città, tra storia, tradizioni e curiosità.

Argirocastro – Albania on the road: itinerario di dieci giorni
Argirocastro – Albania on the road: itinerario di dieci giorni

Cosa mangiare in Albania? I piatti tipici da non perdere.

Prima di svelarti i piatti tipici albanesi e cosa mangiare in Albania, voglio ricordarti un dettaglio molto importante che troverai nelle pietanze che proverai qui. L’Albania viene da più di cinquecento anni di dominazione turca, e, considerata anche la vicinanza all’Italia, puoi ben immaginare l’offerta culinaria che troverai: un miscuglio!

Gli ingredienti base sono, comunque, la carne, il pesce, le verdure di produzione locale.

Tra i piatti tipici albanesi da non perdere ti consiglio:

  • Il Kukurec, piatto della tradizione antica, un lungo spiedo fatto di interiora di agnello speziate, preparato soprattutto nelle zone montane.
  • Il Qofte, delle polpette di carne di vitello servite con patate e cipolla.
  • Pesce fresco e polpo in umido soprattutto nella zona costiera che va da Valona a Ksamil.
  • Il fasule pllaqi te furres, una termina di fagioli bianchi cotti in terracotta.
  • Tra i formaggi, assaggia assolutamente quelli locali prodotti da mucca, pecora o capra: in particolare ti consiglio il kackavall ed djath i bardhe.

L’ipotetico itinerario on the road in Albania di dieci giorni si conclude qui.

Vorremmo tanto tornare, per viverci bene tanto altro. Sicuramente tornando faremo una puntatina a Berat, la città dalle mille finestre; a Pogradec, un paesaggio fiabesco affacciato sul lago di Orhid; a Elbasan.

Spero che questo articolo possa esserti stato utile.

Buon viaggio in Albania!

Liz

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Autore

Liz, un cuore zingaro ed un’anima zen. Vagabondo nel Mondo da anni in cerca dell’autenticità dei luoghi e dei popoli, ma nonostante tutto amo la mia calda Puglia. Content creator, web writer, storyteller. Viaggio con Marcello, compagno d'avventure, ed i piccoli India e Tiago, i nostri figli.

4 Comments

  1. L’Albania inizia a ispirarmi moltissimo. Leggo spesso delle sue bellezze e vorrei provare a entrare in contatto con questa terra che conosco così poco. Soprattutto dal punto di vista storico.

  2. brava Liz!!!!
    complimenti!
    potrei sapere quanti km comporta il viaggio on the road in Albania, e quanti giorni.
    grazie
    buon viaggio sempre

    • Annalisa De Chirico Reply

      Ciao Debora, grazie! I chilometri dipendono dalle tappe che vuoi fare e da ciò che vuoi visitare. Su per giù per fare Teth-Ksamil con tutte le tappe intermedie dovresti considerare due settimane, fermandoti ogni giorno in un posto. Ma questo è molto soggettivo e dipende da che tipo di viaggiatore sei, e soprattutto da che tappe scegli. Consultando maps ti rendi conto su per giù delle tempistiche legate ai chilometri.

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