Eremi di Pulsano a Monte Sant’Angelo: la guida completa a uno dei luoghi più suggestivi della Puglia.
Quando sono arrivata agli Eremi di Pulsano, in quel tratto selvaggio e misterioso del Gargano che abbraccia Monte Sant’Angelo, ho sentito qualcosa di ancestrale. Il silenzio della valle mi è entrato dentro subito, come un invito alla calma, come se quelle rocce antiche mi stessero dicendo Fermati. Respira. Ascolta.
Davanti a me si apriva un paesaggio che non avevo mai visto così, neppure nei miei tanti viaggi tra i boschi, le coste e le campagne della mia amata Puglia. Il Vallone di Pulsano, con le sue pareti imponenti, le gole scolpite dal tempo e il Golfo di Manfredonia laggiù, lontano ma sempre presente, sembrava un mondo a sé, un luogo sospeso tra cielo e terra.
Sono rimasta immobile per qualche minuto, come ipnotizzata. Mi sembrava impossibile che in un angolo così silenzioso potessero aver vissuto decine di uomini, monaci ed eremiti che qui cercavano — e trovavano — una pace che oggi fatichiamo anche soltanto a immaginare.
Le grotte scavate nella roccia, i terrazzamenti, i piccoli passaggi che a malapena si intravedono tra la vegetazione… tutto sembrava raccontare una storia antica, fatta di fede, di solitudine scelta e di un rapporto intimo, quasi segreto, con la natura più autentica del Gargano.
Più avanzavo lungo il sentiero, più sentivo crescere una sensazione difficile da spiegare: un misto di gratitudine, stupore e rispetto. Era come se quelle pietre consumate dal vento stessero condividendo con me una memoria, un ricordo custodito per secoli. Ero lì, una donna curiosa e innamorata della mia terra, e mi trovavo all’improvviso immersa in una dimensione che non avevo mai sperimentato prima.
È per questo che posso dirlo senza esitazioni: gli Eremi di Pulsano sono uno dei luoghi più belli, più intensi e più spirituali che abbia mai visto nella mia Puglia. Un posto che non si visita soltanto: si vive, si ascolta, si respira.
In questo articolo voglio raccontarti proprio questo: la storia affascinante degli eremi, come visitarli in sicurezza, quali sentieri percorrere e quali scorci non perdere, ma anche come prepararci ad accogliere un luogo che sa toccare il cuore in modi inaspettati.
Buona lettura!
***Ciao, mi presento! Sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***

Dove si trovano e cosa rappresentano gli Eremi di Pulsano sul Gargano.
Gli Eremi di Pulsano si trovano in un tratto particolarmente suggestivo del Parco Nazionale del Gargano, nel territorio di Monte Sant’Angelo, una città già nota per la sua storia millenaria e per il santuario dedicato a San Michele Arcangelo. L’area degli eremi occupa il profondo Vallone di Pulsano, un canyon naturale formato da tre vallate che confluiscono in un’unica gola. Le sue pareti scoscese, alte e luminose, sono un vero e proprio scrigno di biodiversità, e ospitano anche specie di rapaci rari che da anni vengono tutelati.
È in questo scenario selvaggio e quasi primordiale che si nascondono gli eremi. Il loro fascino risiede anche nel fatto che non sono immediatamente visibili: bisogna saperli cercare, individuarli tra le pieghe della roccia, riconoscere quelle piccole finestre che affacciano nel vuoto. Quando finalmente l’occhio li coglie, è impossibile non provare stupore.
La storia millenaria degli Eremi di Pulsano.
La storia degli Eremi di Pulsano è antica e intrecciata con quella della vicina Abbazia di Santa Maria di Pulsano, fondata nel VI secolo e poi rinata nel XII grazie a San Giovanni da Matera, che riportò in vita la comunità monastica e pose le basi per l’Ordine dei Pulsanesi. Quei monaci avevano un rapporto molto particolare con la solitudine e con il silenzio. Per loro la valle era il luogo perfetto per ritirarsi e avvicinarsi, attraverso la contemplazione, al mistero divino.
Molti degli eremi furono scavati proprio in quei secoli. Erano spazi essenziali, quasi spogli, creati con una fatica immensa. Le pareti erano modellate a mano, la roccia veniva scavata centimetro dopo centimetro, e spesso ogni ambiente era collegato all’altro da piccole scalette o passaggi nascosti. Vivere in quegli spazi significava rinunciare a tutto ciò che conosciamo come “comodità” e abbracciare una vita totalmente dedicata alla preghiera, al silenzio e all’essenzialità.
Ciò che colpisce ancora oggi, avvicinandosi a un eremo, è la sua dimensione intima. Sono spazi minuscoli, pensati per accogliere una sola persona, un letto di roccia, un piccolo altare, il necessario per sopravvivere e meditare. Immaginare la vita che si svolgeva lì dentro suscita un sentimento molto forte: una combinazione di ammirazione e commozione.
Come si visitano gli Eremi di Pulsano?
La visita agli Eremi di Pulsano parte quasi sempre dall’Abbazia di Santa Maria di Pulsano. Arrivata lì, ho sentito subito un’atmosfera speciale. Il complesso abbaziale, ancora oggi abitato da una comunità monastica, trasmette una sensazione di accoglienza e di sacralità immediata. Dal grande piazzale antistante, il colpo d’occhio sul vallone è già mozzafiato: è come aprire una finestra su un mondo antico e incontaminato.
Da lì partono diversi sentieri che scendono verso gli eremi. Il percorso non è banale: richiede attenzione, scarpe adatte, un po’ di allenamento e la capacità di muoversi su terreni rocciosi e a tratti ripidi. Alcune vie sono più semplici, altre molto impegnative. In generale, l’escursione dura alcune ore e richiede prudenza. Personalmente ho scelto di affidarmi a una guida, e devo dire che è stata la scelta migliore. Non solo per la sicurezza, ma anche perché essere accompagnata da qualcuno che conosce ogni angolo del vallone permette di capire davvero cosa si ha davanti. Se vuoi più informazioni posso lasciarti il numero di Marcello che spesso organizza visite guidate agli eremi: 3459174010.
Le emozioni cambiano a ogni passo. Durante la discesa si percepisce quanto il vallone sia vivo e selvaggio, mentre avvicinandosi agli eremi si entra in una dimensione quasi surreale. È difficile descrivere la sensazione che si prova nel trovarsi davanti a una piccola cella scavata nella roccia mille anni fa. Ci si sente piccole, ma in modo bello: parte di una storia più grande, antica e potente.
La miglior stagione per visitare gli eremi è l’autunno, oppure l’inizio della primavera. In estate il caldo diventa forte e la valle può essere impegnativa.


Gli affreschi e i segni del passato negli Eremi di Pulsano.
Durante la mia visita, uno degli aspetti che più mi ha emozionata è stato scoprire i piccoli frammenti artistici che sopravvivono ancora oggi negli eremi e nei dintorni dell’abbazia.
Molti di questi luoghi, pur essendo semplicissimi e scavati nella pietra viva, custodiscono ancora tracce di affreschi antichi, segni di una devozione profonda che resiste al tempo. Non sono dipinti spettacolari o perfettamente conservati; anzi, spesso appaiono come ombre di colore, piccole figure appena intuibili, croci incise a mano, simboli votivi che affiorano dalle pareti come memorie lontane. Ma proprio per questo, per la loro fragilità e discrezione, risultano incredibilmente affascinanti.
Negli eremi più riparati si possono notare ancora resti di icone mariane, volti stilizzati di santi e tracce di pigmenti rossi e ocra, colori semplici ma ricchi di significato. Sono testimonianze della presenza di monaci che, pur vivendo nella solitudine più assoluta, sentivano il bisogno di circondarsi di immagini sacre, come fossero compagne silenziose delle loro giornate fatte di preghiera e contemplazione. Questi affreschi non erano creati per essere ammirati da altri, ma per sostenere interiormente chi viveva lì, in quei minuscoli spazi sospesi sulla valle.
Anche l’abbazia, più ampia e articolata, conserva elementi artistici molto suggestivi. Passeggiando nei suoi ambienti si incontrano arcate, piccole cappelle laterali e frammenti decorativi che raccontano secoli di storia monastica. Colpiscono soprattutto le scritture votive, le croci incise sulle pietre e i simboli che richiamano il dialogo tra la tradizione orientale e quella occidentale, un tratto distintivo della spiritualità pulsansense. Ogni segno sembra voler parlare ancora oggi, invitando a rallentare e a osservare con attenzione.
In un mondo abituato a opere imponenti e restaurate alla perfezione, questi resti delicati e quasi invisibili possiedono un potere diverso. Non gridano la loro presenza, ma la sussurrano. Ti obbligano a chinarti, a guardare da vicino, a sospendere il rumore nella mente. Ed è proprio in quel momento che si percepisce davvero la forza spirituale e umana degli Eremi di Pulsano: nei dettagli, nei colori sbiaditi, nelle incisioni che raccontano una fede vissuta nella solitudine, ma con una intensità che ancora oggi si sente palpitare sulle pareti di pietra.
Cosa vedere nei dintorni degli Eremi di Pulsano?
Una volta concluso il percorso, Monte Sant’Angelo offre moltissimo. La città è un concentrato di storia, spiritualità e fascino. La Basilica di San Michele Arcangelo, patrimonio UNESCO, è uno dei luoghi più intensi che si possano visitare in Puglia. Anche il Rione Junno, con le sue case bianche e il suo dedalo di stradine, è un piccolo gioiello capace di regalare scorci unici. Il castello, i panorami aperti sulla piana e sul mare, le botteghe tradizionali: tutto contribuisce a rendere la visita completa e appagante.
Altrimenti, se sei amante della natura incontaminata, ti suggerisco assolutamente una visita alla Foresta Umbra, anch’essa Patrimonio dell’Umanità Unesco: un luogo naturale meraviglioso soprattutto in Autunno.

Perché gli Eremi di Pulsano rimangono nel cuore?
Ogni volta che ripenso alla mia visita agli Eremi di Pulsano a Monte Sant’Angelo, sento ancora dentro di me quella stessa sensazione di pace, stupore e profondità. È come se quel luogo avesse lasciato una traccia, un ricordo vibrante che emerge ogni volta che la mente ci ritorna.
Gli Eremi di Pulsano non sono un luogo qualunque. Sono un incontro con una Puglia diversa, silenziosa, autentica. Una Puglia che parla piano ma arriva lontano, che si fa ascoltare senza fare rumore, che invita alla lentezza e al rispetto.
Come donna che ama esplorare la sua terra con occhi curiosi e cuore aperto, posso dirti con tutta sincerità che visitare gli eremi è stata una delle esperienze più emozionanti nella mia terra.
Spero che questo articolo possa esserti stato d’aiuto.
Buon viaggio!
Liz
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