Dove dormire ad Amsterdam: in un treno! Vi presento il Train Lodge e la mia meravigliosa esperienza con Hostelclub.

Amsterdam è per antonomasia la città delle stranezze, la città ove i pregiudizi e le effimere etichette sociali non esistono, e come scrissi in un pensiero al mio rientro, è la città dove non c’è spazio per menti quadrate:

《Uomini con i dread in abiti eleganti andavano a lavoro. Chissà, magari in banca. Una mamma tatuata e con i capelli viola teneva in braccio la sua bionda bambina dagli occhi cerulei. Un allegro e sghignazzante ciclista pedalava canticchiando da solo e ridendo a crepapelle. Nessuno li additava》.

Quanto adoro questa filosofia di vita.

Significa potersi mostrare per quello che realmente si è, senza timore di essere giudicati ed emarginati socialmente per le differenze di pensiero.

Una unconventional Amsterdam, insomma.

E proprio seguendo il mood unconventional, cercandomi un ostello su Hostelsclub per le mie notti nella insolita capitale olandese, mi sono imbattuta in un posto veramente fuori dal comune.

Dove dormire ad Amsterdam: in un treno!
Dove dormire ad Amsterdam: in un treno!

Chi mi legge da un po’ conosce il mio amore spropositato per gli ostelli e quanto io mi batta per sopraffare la falsa icona che aleggia su questi posti, dunque non ho battuto ciglio per la mia ricerca e ne sono stata altamente soddisfatta.

Ho dormito unconventional nella città unconventional: ho dormito in un ostello su rotaie!!!

Il Train Lodge è un vero e proprio treno che fino a poco tempo fa effettuava la tratta Roma – Zurigo, ove tutto è rimasto originale: i vagoni notte, la living room, gli spazi comuni ed i bagni, tutto rigorosamente con affaccio sui binari.

Immaginate di addormentarvi e di svegliarvi con il rumore e con la veduta dei treni che costantemente sono in viaggio. Chiudere gli occhi e riaprirli costantemente con lo stesso pensiero, l’andare, nella sua accezione più ampia.

Dove dormire ad Amsterdam: in un treno!
Dove dormire ad Amsterdam: in un treno!
Dove dormire ad Amsterdam: in un treno!

Ma com’è dormire in un treno?

Posso dirvi di essermi sentita una passeggera dei vecchi treni che percorrevano le lunghe tratte per giorni e giorni, con la cuccetta ed i vari servizi dedicati: l’ostello è composto dal vagone principale, ove vi è la living room, la reception ed il bar, e da altri tre vagoni notte.

Le cabine sono composte da sei letti suddivisi in colonne, sono riscaldate e dispongono di finestrini (da cui ho adorato guardare, al risveglio!), di scomparti per riporre le valigie, di un lavabo, di lenzuola pulite e di una luce di cortesia ad ogni testata.

I bagni in comune sono situati a capo e a coda del vagone e offrono docce calde.

Il momento che ho amato di più è stato il tempo trascorso nella living room, facendo colazione assieme a lavoratori freelance e viaggiatori provenienti da tutto il Mondo con cui ho scambiato piacevoli chiacchiere.

La living room è così accogliente e stramba, pullula di libri, mappe, fotografie, piante, cataloghi d’arte e oggetti di design molto belli.

L’ostello inoltre, mette a disposizione il noleggio delle biciclette ed un ambiente esterno con tavolini e panchine per rilassarsi leggendo un libro, lavorando al pc o sorseggiando un caffè.

Dove dormire ad Amsterdam: in un treno!
Dove dormire ad Amsterdam: in un treno!
Dormire unconventional ad Amsterdam: nei vagoni del Train Lodge.
Dove dormire ad Amsterdam: in un treno!

L’ostello si trova poco fuori Amsterdam ed è quasi adiacente alla stazione ferroviaria di Sloterdijk. Ci si arriva con il treno Sprinter che si prende da Amsterdam Centraal in direzione Haarlem, Zaandam, Zandvoort, Alkmaar, Den Helder, Schagen, Enkhuizen, Hoorn.

In 5 minuti raggiungerete Sloterdijk, la prima fermata. Scendete, prendete l’uscita Changiweg e l’ostello sarà sui binari di fronte a voi.

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Buon viaggio in Olanda!

Liz

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Autore

Liz, un cuore zingaro ed un’anima zen. Vagabondo nel Mondo da anni in cerca dell’autenticità dei luoghi e dei popoli, ma nonostante tutto amo la mia calda Puglia. Content creator, web writer, storyteller. Viaggio con Marcello, compagno d'avventure, ed i piccoli India e Tiago, i nostri figli.

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