Tra i borghi più belli d’Italia: Bovino, in Puglia, bandiera arancione del Touring Club italiano. Cosa fare, cosa vedere, dove dormire e cosa mangiare a Bovino.
A Bovino abbiamo trascorso delle giornate serene.
Serenità è quello che la Daunia trasmette, questa quasi sconosciuta parte di Puglia così autentica, con le sue sinuose colline simili a sagome di una donna, i suoi borghi silenziosi, le viuzze acciottolate ed i tetti spioventi in coccio.
Mille anni di storia sembrano non aver scalfito l’austerità del Castello di Bovino, che domina tutto il borgo antico. Risvegliarsi all’alba proprio qui, nelle regali stanze della Residenza Ducale, sentirsi come i protagonisti di una fiaba. I raggi del Sole fanno capolino dalla finestra, dalla quale ammiro la verde veduta riempiendomi l’animo.
Così scendiamo per le strade, ci perdiamo nei vicoli, respiriamo l’aria pulita, incontriamo gente locale. Tutti sono accoglienti, gentili, sorridenti. Ascoltiamo storie, stringiamo mani.
Il palato si delizia con pietanze genuine di questa sana terra, il vino locale ci colora le gote.
Il titolo di bandiera arancione donato dal Touring Club Italiano per qualità della vita è meritatissimo.
Arrivederci, piccolo borgo fatato.
Così scrivevo di lei al mio rientro.
Quieta, silenziosa, e nella sua pace così calorosa e accogliente.
Bovino, arroccata sui Monti Dauni, sorge sulla via consolare al confine tra Puglia e Campania.
Un’esperienza autentica ed insolita per chi vuol scoprire questa parte di Puglia così affascinante ed inesplorata.
Soprattutto se conserva uno dei borghi più belli d’Italia.
Bovino, Puglia: un po’ di storia.
Le prime tracce di Bovino risalgono al Neolitico e poi all’epoca romana, in cui divenne colonia dell’impero. Dopodiché divenne dapprima dominazione Longobarda, in seguito Bizantina e poi Normanna. Questo susseguirsi di dominazioni portò Bovino a varie vicende non proprio piacevoli: fu dapprima distrutta, poi rasa al suolo, poi incendiata.
Ma mi piace paragonarla ad un’araba fenice, perché nonostante tutto è rinata, più bella, più forte.
Dopo il 1045 l’imperatore Drogone il Normanno ordinò la ricostruzione della città edificando sulla rocca il suo magnifico Castello, tutt’oggi presente, a dominare il delizioso panorama del Tavoliere delle Puglie dall’alto.
Poi si susseguirono gli Svevi, i D’Angiò, i Conti di Loretello, il Casato di Bertrando dei Reali, gli Estendardo, i De Speis e per ultimi i duchi di Guevara, provenienti dalla Navarra, che portarono benessere e prosperità.
Oggi Bovino, come scriveva tempo fa Michele Grande, guida turistica e bovinese DOC,
è un racconto di luoghi e di memorie, di pietre, di case bianche in calce, di palazzi gentilizi, di vicoli e di chiese, che emergono dal silenzio dei secoli e diventano di nuovo vivi per accompagnare il visitatore alla scoperta di questa magica terra”.
Cosa vedere a Bovino in Puglia?
Seppur solo tremila abitanti vivono qui, tra queste secolari mura, di Bovino mi ha stupita la sua estensione.
Un grande e accogliente centro storico con le tante chiese che lo puntellano regolarmente fa da preludio ad una incantevole terrazza affacciata sulla vallata verde dei Monti Dauni. Quel senso di sazietà d’animo che ho provato affacciandomi alle terrazze di Lucera. Anche la zona nuova di Bovino è molto estesa, ugualmente al suo agro.
Ma cosa vedere a Bovino?
L’ideale è scoprirla con una guida turistica locale, che può raccontarvi chicche e curiosità su questo magico borgo, oltre che la vera e propria storia. Noi ci siamo affidati alla bravura e alla simpatia di Michele Grande, nato, cresciuto e affermatosi qui, a Bovino, che ci ha trasmesso amore e conoscenza per la sua patria (Michele risponde al numero 3332251692). E allora:
Il Castello Ducale di Bovino, in Puglia.
Custode e testimone delle millenarie vicende della cittadina, costituisce uno dei complessi storici più interessanti per la sua mole, per la sua posizione dominante e per la torre normanna.
Fu costruito nel 1045 da Drogone il Normanno, e ampliato poco dopo il 1200 da Federico II di Svevia che fece costruire il Cassero, residenza del suo esercito, di cui ne è testimone la bifora gotica ancora oggi visibile. Nel 1600 fu costruita anche la Torre dell’Orologio, ed il Castello divenne il punto di ritrovo di illustri personaggi dell’epoca che venivano ospitati: da Torquato Tasso a Giovanni Battista Marino.
Oggi, il Castello Ducale ospita anche la Residenza Ducale, il magico luogo dove abbiamo dormito.
Immaginate di svegliarvi in un castello, aprire la finestra che domina il Tavoliere delle Puglie, godere di quella vista sublime e respirare l’aria buona e pulita. M’immaginavo con un abito lungo da principessa a volteggiare tutte le regali e sontuose stanze del castello, varcare l’arco d’ingresso per passeggiare nel viale affacciato sui Monti Dauni. Poi sedermi tra i giardini pensili del Castello ad ascoltare la natura intorno a me. Che storia.
Pulizia, cordialità, silenzio e attenzione nei dettagli sono state le parole chiave del nostro soggiorno.
Camere grandi, calde, accoglienti ed una colazione ricca e deliziosa hanno contornato piacevolmente le nostre giornate nel borgo rendendole indimenticabili. La direzione di Residenza Ducale inoltre offre visite escursionistiche sia di trekking che in mountain bike.
Le chiese di Bovino, in Puglia.
Quante chiese ci sono a Bovino? Un sacco!
Anzitutto vi consiglio una visita alla Cattedrale di Santa Maria Assunta. In stile tipicamente romanico pugliese, fu distrutta in seguito ad un terremoto, e ricostruita, conservando la sua facciata risalente al 1231, opera del maestro Zano, proveniente dalla Gallia. Notevoli i richiami pagani presenti nella Cattedrale, che Michele ci ha fatto osservare e ci ha raccontato.
Degne di una visita sono anche la Chiesa di San Marco, la Chiesa di Sant’Antonio in Villa Comunale, la Chiesa dell’Annunziata, la Chiesa di San Francesco, la Chiesa del Rosario, la Chiesa del Carmine, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie ed il Santuario di Santa Maria di Valleverde.
Ogni chiesa ha una sua particolarità, delle curiose chicche ed una sua storia, e Michele saprà raccontarvele molto bene conducendovi tra i vicoli dell’immacolato borgo.
I musei di Bovino, in Puglia.
Per quanto piccola vi possa apparire per densità, Bovino ha ben tre musei e ne sta per nascere un altro! Non a caso le è stato conferito il titolo di città d’arte.
Il Museo Civico si trova in Piazza Marino Boffa, in Palazzo Pisani. E’ il Museo Archeologico di Bovino, che raccoglie preziosi pezzi a partire dall’epoca preistorica (tra cui stele antropomorfe del III millennio a.C.).
Il Museo della Civiltà Contadina si trova nell’ex convento dei Cappuccini, nella Villa Comunale. E’ completamente dedicato alla rappresentazione della civiltà contadina tra il 1800 ed il 1900. Più stanze raccolgono i più svariati oggetti ed utensili, per far comprendere il tenore contadino dell’epoca: cesti, cantinole, aratri, attrezzi da lavoro, quadri, bracieri, pentolame.
Il Museo Diocesano è allestito nel Castello di Bovino e raccoglie importantissimi e preziosi pezzi provenienti dalle varie chiese di Bovino. Reliquie, statue lignee, dipinti della scuola caravaggesca, codici miniati, messali, manoscritti, oggetti e sculture rendono la visita a Bovino ancor più ricca e piacevole.
Infine vi consiglio una visita alla Biblioteca Diocesana e soprattutto agli Archivi, per una full immersion storica al profumo di pagine antiche e di antichi manoscritti “da trattare -veramente- con i guanti”!
Bovino, Puglia: qualche prezioso consiglio.
La gastronomia bovinese è fatta di piatti semplici con sapori che provengono dalle proprie terre, prettamente montanari. Da assaggiare assolutamente il soffritto di maiale, il ciambotto di pane e verdure, i formaggi prodotti a chilometro zero e la pasta fatta in casa, tutto da accompagnare rigorosamente con del buon vino prodotto sui Monti Dauni.
Vi consiglio caldamente La Piana delle Mandrie per il vostro convivio, è un agriturismo completamente immerso nella natura a qualche chilometro da Bovino. Qui producono tutto in casa e nelle loro terre: non vi svelo altro, se non che i sapori sono divini e genuini.
Per una pausa caffè con i fiocchi andate a provare il panettone Giannotti, uno dei migliori panettoni artigianali in Italia! Ce n’è davvero per tutti i gusti: classico, cioccolato e arancia, cioccolato bianco e frutti di bosco, gianduia e bergamotto, pistacchio e arancia, marron glacè, gianduia e caffè, fichi albicocche e mandorle.
Molto buone anche le sue creme spalmabili! Il Bar (ed il laboratorio) si trovano in Corso Vittorio Emanuele 49.
Se amate l’artigianato e l’arte, potete visitare il laboratorio dell’artista Ferdinando Franco. Piccolo e concentrato, qui ogni suo pezzo è unico. Quadri, orecchini, installazioni, lampade, anelli: è tutto rigorosamente fatto a mano ed esclusivo. Ottimo anche per acquistare piccoli souvenir.
Buon viaggio a Bovino in Puglia!
Liz
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