Scopri il Fucacoste e Cocce Priatorje a Orsara di Puglia: la notte del fuoco, delle zucche accese e delle anime che tornano tra riti, folklore e sapori antichi.
Tra le celebrazioni più suggestive dell’autunno italiano, il Fucacoste e Cocce Priatorje di Orsara di Puglia occupa un posto speciale. Ogni anno, nella notte tra il 1° e il 2 novembre, il borgo del Subappennino Dauno si trasforma in un immenso scenario di luci e fiamme: centinaia di falò accesi, lanterne ricavate da zucche intagliate e un’atmosfera che unisce religiosità popolare, memoria e festa collettiva. È un rito che affonda le sue radici nella cultura contadina e che oggi rappresenta una delle tradizioni più autentiche e identitarie della Puglia rurale.
Il termine “Fucacoste” deriva dall’espressione dialettale “fuoco accanto”, mentre “Cocce Priatorje” significa “teste del Purgatorio”. I due elementi — fuoco e zucche — sono i simboli centrali di un’antica usanza secondo cui i vivi accendono fiamme e luci per scaldare e guidare le anime dei defunti in visita durante la notte di Ognissanti. L’intero paese partecipa a questa grande cerimonia collettiva, accendendo i fuochi davanti alle case e intagliando zucche dalle forme umane, spesso buffe o inquietanti, che vengono illuminate all’interno da piccole candele.
Oggi il Fucacoste di Orsara di Puglia è diventato un evento di richiamo nazionale, capace di attrarre migliaia di visitatori e curiosi da tutta Italia e anche dall’estero. Nonostante la sua crescente popolarità, la festa conserva un carattere fortemente autentico e comunitario: ogni quartiere, ogni famiglia e ogni associazione locale contribuiscono all’organizzazione, mantenendo intatto lo spirito originario di devozione, accoglienza e condivisione.
Partecipare a questa celebrazione significa entrare nel cuore di una tradizione pugliese millenaria, dove il fuoco non è solo simbolo di vita e purificazione, ma anche strumento di memoria. È un momento in cui il passato dialoga con il presente e il paese intero diventa un grande fuoco acceso per ricordare, accogliere e celebrare.
In questo articolo te ne parlo più approfonditamente.
Buona lettura!
***Prima di continuare, mi presento: sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Sono travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***
Le origini del Fucacoste e Cocce Priatorje.
Il nome “Fucacoste” unisce due parole: “fuoco” e “costo”, cioè “accanto”, mentre “Cocce Priatorje” significa teste del Purgatorio. Insieme descrivono l’essenza della festa: falò accesi accanto alle case e zucche che rappresentano le anime dei defunti, illuminate per guidarle nella notte.
Le radici di questa tradizione risalgono a secoli fa, quando i contadini orsarese accendevano i fuochi per scaldare le anime dei defunti in visita e lasciavano cibo in offerta davanti alle case. Le zucche, intagliate con volti sorridenti o spettrali, servivano da lanterne per orientare gli spiriti.
Oggi quel gesto antico si rinnova con la stessa intensità: ogni famiglia accende il proprio fucacoste e costruisce la propria coccia priatorje, creando un’atmosfera che unisce devozione, arte e festa popolare.
Il programma del Fucacoste 2025.
L’edizione 2025 del Fucacoste e Cocce Priatorje promette di essere una delle più ricche e partecipate di sempre. Il Comune di Orsara di Puglia ha reso pubblico un calendario fitto di appuntamenti che abbracciano tre giorni di eventi, tra musica, tradizione e spiritualità.
- Venerdì 31 ottobre – L’anteprima. Il paese si prepara alla notte dei fuochi con laboratori di intaglio zucche, l’apertura del percorso “Le Vie delle Zucche d’Autunno”, installazioni artistiche e un suggestivo videomapping sulla facciata dell’Abbazia. In serata torna anche il “Ghost Tour”, una visita notturna tra leggende e misteri del borgo antico.
- Sabato 1° novembre – La notte del fuoco. La giornata clou. Dalle 10:00 partono visite guidate e laboratori per bambini presso il Centro Polivalente di via della Croce. Il pomeriggio si anima con le street band e con il percorso “Via delle zucche intagliate”, dove centinaia di lanterne fatte a mano illuminano le vie del borgo. Alle 18:30 inizia l’accensione dei falò: decine di fiamme che trasformano Orsara in un mare di luce e calore. Tra le stradine si respirano profumi di castagne, pane arrostito, legumi e vino novello. Alle 23:30 parte la tradizionale processione dalla Chiesa di San Nicola di Bari, momento suggestivo che unisce il rito religioso e la festa popolare.
- Domenica 2 novembre – Il giorno della memoria. La festa continua con “Il Viaggio nella Memoria”, una rievocazione storica con figuranti in costume che raccontano la storia del paese. Alle 10:30, visita ai vigneti del vitigno autoctono Tuccanese, con degustazioni e passeggiate tra le colline del Subappennino.

L’atmosfera del Fucacoste.
Durante il Fucacoste e Cocce Priatorje, Orsara di Puglia si trasforma in un palcoscenico di luce e di fuoco. Al calar della sera, il borgo si riempie di bagliori dorati, voci, profumi e suoni che creano un’atmosfera unica nel suo genere. Le stradine del centro storico si popolano di abitanti e visitatori, mentre i grandi falò — i “fucacoste” — ardono davanti alle case e nelle piazze, diffondendo calore e un senso di comunione che coinvolge l’intera comunità.
L’odore della legna bruciata si mescola a quello delle castagne, del vino e del pane arrostito. Lungo i vicoli, le “Cocce Priatorje”, le tradizionali zucche svuotate e intagliate, illuminano la notte con il loro bagliore tremolante. Ognuna di esse è diversa dall’altra: alcune hanno espressioni sorridenti, altre più malinconiche o spaventose. Le candele che brillano all’interno ricordano simbolicamente la presenza delle anime dei defunti, che secondo la tradizione vengono accolte dai vivi con rispetto e devozione.
L’atmosfera del Fucacoste è un connubio perfetto tra rito e festa. Mentre i falò scoppiettano e le fiamme danzano, la musica popolare riempie le piazze e le persone si radunano intorno al fuoco per condividere cibo, vino e racconti. La dimensione sacra e quella conviviale convivono armoniosamente, rendendo questa celebrazione una delle più autentiche e suggestive dell’Italia meridionale.
Cosa vedere nei dintorni di Orsara di Puglia?
Oltre al Fucacoste, il territorio di Orsara di Puglia offre numerose attrazioni naturalistiche, culturali e gastronomiche. Il borgo è inserito in un contesto paesaggistico dominato da colline, vigneti e boschi, ideale per chi ama passeggiare o praticare trekking. Nei dintorni si snoda il Cammino di San Michele, un antico percorso devozionale che collega i santuari del Gargano e attraversa i suggestivi boschi del Subappennino Dauno.
A pochi chilometri si trovano borghi di grande fascino come Bovino, annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia”, e Troia, famosa per la sua cattedrale romanica. Gli appassionati di enogastronomia possono visitare le aziende agricole locali, dove si producono olio extravergine, formaggi artigianali e il pregiato vino Tuccanese, vitigno autoctono riscoperto negli ultimi anni.
Buon viaggio!
Liz
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