Curiosità e consigli per un viaggio a Malta: cosa sapere prima di partire? Guida completa.

Quando siamo arrivati a Malta, la prima cosa che abbiamo capito è che non si tratta di una destinazione simile alle altre isole del Mediterraneo.

L’isola è piccola, densamente popolata e profondamente segnata dalla sua storia coloniale. Non volevamo semplicemente visitare spiagge o fare un itinerario turistico classico: ci interessava capire Malta da dentro, osservare le sue particolarità, scoprire le abitudini quotidiane e quelle curiosità che spesso sorprendono chi la visita per la prima volta.

Fin dai primi giorni ci siamo resi conto che Malta è un mix di culture e influenze molto diverse tra loro: si parla inglese, si guida a sinistra, si trovano scritte in maltese con evidenti radici arabe ma si mangiano prodotti che ricordano Italia, Nord Africa e Regno Unito. Le vie delle città storiche sembrano uscite da una scena cinematografica, mentre in altre zone l’architettura moderna è affiancata da edifici tradizionali e negozi gestiti da comunità provenienti da tutto il mondo.

In questo articolo raccontiamo le curiosità su Malta che ci hanno colpiti di più: troverai cosa sapere prima di partire per Malta, consigli utili e curiosità, come ci si muove, quali applicazioni usare, cosa cambia nella vita quotidiana rispetto all’Italia, perché le targhe delle vie sono scritte in due lingue, cosa si mangia per strada, quali tradizioni resistono ancora oggi e quali scenari sono stati scelti come set cinematografici internazionali.

Un modo per conoscere Malta senza filtri, attraverso ciò che la rende diversa, originale e in alcuni casi davvero inaspettata. E se stai cercando idee su un possibile itinerario a Malta, leggi il mio articolo su cosa vedere a Malta in 5 giorni!

Buona lettura!

***Ciao, mi presento! Sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***

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Come ci si muove a Malta: trasporti, Bolt e tempi reali di spostamento.

Una delle prime cose che abbiamo voluto capire arrivando a Malta è come muoverci sull’isola nel modo più pratico possibile. L’auto a noleggio è un’opzione diffusa tra i turisti, ma non l’abbiamo scelta subito, soprattutto perché a Malta si guida a sinistra, e volevamo prima ambientarci.

Abbiamo quindi iniziato a utilizzare i mezzi pubblici, scoprendo che la rete di autobus è capillare e collega praticamente tutte le zone principali, comprese spiagge, località interne e aeroporti. I tempi di percorrenza, però, non sempre corrispondono a quelli indicati: il traffico può essere intenso, soprattutto nelle ore centrali della giornata, e spesso gli autobus si riempiono velocemente, non si fermano costringendoti ad attendere la corsa successiva.

Per gli spostamenti più rapidi abbiamo utilizzato l’app Bolt, molto diffusa sull’isola e funzionante in modo simile a Uber. Ci ha sorpresi positivamente perché le tariffe sono quasi sempre contenute e spesso molto più convenienti rispetto ai taxi tradizionali. Il funzionamento è semplice: si seleziona l’indirizzo e nel giro di pochi minuti l’autista arriva, con una spesa che, nella maggior parte dei tragitti urbani, rimane tra i cinque e i dieci euro. Bolt è diventata per noi il compromesso ideale tra comodità e risparmio, soprattutto nei momenti in cui gli autobus risultavano troppo affollati o l’attesa era lunga.

Per raggiungere le isole vicine, come Gozo e Comino, esistono traghetti che partono da diversi porti. Anche in questo caso la frequenza è buona, ma bisogna considerare i tempi di attesa e soprattutto il vento, che a Malta è forte e può influenzare la navigazione. Abbiamo capito che muoversi a Malta richiede una certa flessibilità mentale: non è un luogo dove si arriva e si parte all’istante, ma dove gli spostamenti fanno parte dell’esperienza.

Curiosità e consigli su Malta prima di partire
Comino, Laguna Blu – Curiosità e consigli su Malta prima di partire

L’eredità britannica ancora presente nei gesti quotidiani.

Uno degli aspetti che colpisce subito chi arriva a Malta è la guida a sinistra. Non è soltanto una curiosità, ma una conseguenza diretta del passato coloniale dell’isola, che è stata sotto il controllo britannico fino al 1964. Questa eredità è ancora molto evidente e non riguarda solo la circolazione stradale: i veicoli hanno volante a destra, la segnaletica segue lo stile inglese e persino alcune rotatorie sono progettate con la stessa logica che si trova nel Regno Unito.

Anche altri elementi della vita quotidiana riportano a quel passato. Le prese elettriche sono di tipo britannico, con tre poli e interruttore di sicurezza integrato, quindi è indispensabile un adattatore per collegare qualsiasi dispositivo. La lingua inglese è lingua ufficiale insieme al maltese, e viene utilizzata nelle scuole, nei documenti, nella giustizia e nei rapporti internazionali. Questo rende Malta un luogo peculiare all’interno del Mediterraneo: un’isola che geograficamente appartiene al sud Europa, ma culturalmente mostra forti legami con il mondo anglosassone.

Camminando per le città ci siamo resi conto che la presenza britannica non è solo storica, ma ancora tangibile nella mentalità locale. Alcuni edifici ricordano l’architettura coloniale, il tè è servito in molti bar come usanza quotidiana e in alcuni supermercati si trovano prodotti tipici inglesi posti accanto a specialità italiane e maltesi. Questa convivenza di elementi differenti conferisce all’isola un’identità unica, in cui nulla appare completamente europeo né interamente britannico, ma tutto vive in un equilibrio costante tra influenze diverse.

Lingue, scritte e identità culturale: un’isola dove convivono inglese, maltese e radici arabe.

La lingua è uno degli elementi più affascinanti di Malta. Il maltese, che si sente spesso parlato nelle conversazioni tra abitanti locali, è una lingua semitica di origine araba che nel tempo si è mescolata con l’italiano, l’inglese e altre influenze mediterranee. Quando lo abbiamo ascoltato per la prima volta ci è sembrato qualcosa di assolutamente nuovo: alcune parole suonavano come l’arabo del Nord Africa, altre ricordavano l’italiano dialettale e altre ancora avevano inflessioni inglesi. Non esiste un luogo in Europa dove si parli una lingua simile.

Le insegne delle strade sono un altro elemento interessante: molte sono scritte in doppia lingua, maltese e inglese, e questo crea un paesaggio urbano particolare in cui i nomi cambiano completamente sonorità a seconda della lingua utilizzata. Alcune strade hanno nomi lunghi e complessi in maltese, con consonanti doppie e suoni gutturali, mentre la traduzione inglese è breve e immediata. Ci è capitato spesso di fermarci a confrontare le due versioni, chiedendoci come i maltesi scelgano quale utilizzare nella vita quotidiana.

Parlando con diversi abitanti ci siamo resi conto che quasi tutti parlano inglese fluentemente, ma il maltese rimane la lingua dell’identità. È la lingua delle famiglie, dei villaggi, delle tradizioni. In un bar abbiamo ascoltato due persone conversare in maltese e passare all’inglese a metà frase, quando un turista ha chiesto informazioni. Questo cambio spontaneo tra le lingue è parte della vita quotidiana e mostra come Malta sia una realtà davvero multilingue.

La cultura quotidiana a Malta: tradizioni, influenze estere e mix di identità.

Durante i nostri giorni a Malta ci siamo accorti fin da subito che l’isola non ha un’unica identità culturale. Piuttosto, sembra vivere su più livelli. Da un lato esiste un forte senso di appartenenza locale, visibile soprattutto nei villaggi più piccoli, nelle feste patronali, nelle bandiere esposte e nelle piccole chiese illuminate la sera. Dall’altro lato, Malta è un crocevia moderno, abitato da comunità provenienti da tutto il mondo, che si mescolano con i residenti storici in un equilibrio quotidiano sorprendente.

Capita spesso di entrare in un supermercato e sentire parlare in cinque lingue diverse nel giro di pochi minuti. Ci sono lavoratori provenienti dall’Africa, dall’Asia e dall’Europa dell’Est, che si sono trasferiti qui per motivi economici o lavorativi, molti impiegati nell’industria turistica e nella ristorazione. Questo rende Malta un luogo in costante trasformazione, dove accanto alle tradizioni più antiche continuano a nascere nuove abitudini e influenze provenienti dall’estero.

La religione cattolica è ancora molto radicata: le chiese sono numerose, curate e frequentate, e le feste religiose rappresentano momenti importanti della vita sociale. Ogni paese ha il proprio santo patrono, che viene celebrato con processioni, fuochi d’artificio e musiche tradizionali. Ma accanto a questo lato tradizionale, esiste un’anima cosmopolita, soprattutto nelle zone costiere più frequentate. La convivenza tra sacro e moderno è uno degli elementi che rendono Malta un luogo singolare, né antico né contemporaneo, ma sospeso tra più realtà.

Curiosità e consigli su Malta prima di partire
Curiosità e consigli su Malta prima di partire
Curiosità e consigli su Malta prima di partire
Curiosità e consigli su Malta prima di partire

Cosa mangiare a Malta: tra street food locale e influenze mediterranee.

Il cibo è stato uno dei modi più interessanti per conoscere meglio la cultura maltese. Non abbiamo trovato una cucina uniforme, ma piuttosto una combinazione di sapori che riflette la storia dell’isola. Il piatto più diffuso e rappresentativo è sicuramente il pastizz, un rustico di pasta sfoglia ripieno solitamente di ricotta o piselli. Si mangia ovunque: nei bar, nelle piccole botteghe di quartiere, persino nei distributori automatici. Economico e veloce, è diventato il simbolo dello street food locale.

Accanto ai pastizzi abbiamo scoperto la ftira, un pane piatto farcito spesso con tonno, pomodori, cipolle e olive, e il rabbit stew, lo stufato di coniglio, considerato uno dei piatti nazionali. In alcuni ristoranti viene proposto con ricette tradizionali, cotto lentamente in sugo di pomodoro e vino, mentre in altri viene rivisitato in chiave moderna. A Malta si sente l’influenza siciliana nella pasta e nella pizza, ma anche quella nordafricana in piatti speziati con cumino e coriandolo.

Interessante è anche la forte presenza di prodotti inglesi: la colazione internazionale con bacon e uova è servita in molti hotel, e nei supermercati si trovano salse, biscotti e tè importati direttamente dal Regno Unito. Questa mescolanza rende l’esperienza gastronomica maltese piuttosto eterogenea. Non abbiamo percepito una cucina identitaria forte come in altre isole italiane, ma piuttosto una tavola in continua evoluzione, che racconta la storia dei popoli che qui sono passati e che, in qualche modo, hanno lasciato tracce del loro gusto.

La Valletta: la capitale più piccola d’Europa.

Una delle curiosità più note di Malta è che La Valletta è la capitale più piccola d’Europa. Vista su una mappa sembra quasi un quartiere, ma una volta arrivati ci si rende conto che possiede tutte le caratteristiche di una vera capitale: è sede del parlamento, di ministeri, di ambasciate, ed è un centro storico dichiarato Patrimonio UNESCO.

Camminando per le sue vie rettilinee ci siamo resi conto che la città è un perfetto esempio di architettura militare e barocca. Ogni edificio ha facciate in pietra color miele, con i classici balconi chiusi in legno dipinti di verde, rosso o blu. La città è ordinata, raccolta e facilmente visitabile a piedi. Nonostante le dimensioni ridotte, offre musei, chiese monumentali, palazzi storici e una vita urbana vivace.

Quello che colpisce è che, pur essendo una capitale, la Valletta mantiene un’atmosfera rilassata. Non ci sono grandi viali o caos cittadino, ma un susseguirsi di piccole vie, scale e viste sul porto. La storia dei Cavalieri di Malta è presente ovunque: negli stemmi, nelle statue, nelle fortificazioni che circondano la città. Visitandola si ha la sensazione di fare un passo indietro nel tempo, ma senza mai allontanarsi troppo dal presente, perché la vita quotidiana scorre in parallelo tra uffici governativi, caffè all’aperto e turisti che percorrono le stradine.

Malta set cinematografico: dal Popeye Village ai film internazionali.

Una delle curiosità più note di Malta è il suo legame con il cinema. L’isola è stata scelta più volte come set naturale per produzioni internazionali, grazie ai suoi scenari storici, alle coste frastagliate e alla possibilità di trasformare facilmente i luoghi per adattarli a epoche differenti.

Tra tutte le location, la più famosa è sicuramente il Popeye Village, un villaggio costruito nel 1979 come scenografia per il film “Popeye” con Robin Williams. Il set non è stato smantellato dopo le riprese ed è diventato una vera attrazione turistica. Passeggiando tra le casette di legno colorate, si percepisce chiaramente che non si tratta di un antico borgo, ma di un’ambientazione nata per il cinema.

Visitare il Popeye Village non significa solo vedere un “paesino finto”, ma osservare un esempio concreto di come Malta abbia saputo valorizzare l’industria cinematografica trasformandola in risorsa turistica. Anche altre produzioni, come “Il Gladiatore”, “Troy” e alcune stagioni di “Game of Thrones”, sono state girate sull’isola. La sua luce intensa, il colore caldo della pietra e l’assenza di vegetazione dominante rendono Malta particolarmente adatta a simulare luoghi storici o scenari mediorientali. Durante il nostro soggiorno ci è capitato più volte di passare accanto a edifici che sembravano usciti da un film, ed è stato curioso scoprire come i maltesi convivano quotidianamente con queste eredità cinematografiche, ormai parte integrante della loro identità moderna.

Curiosità e consigli su Malta prima di partire
Popeye Village – Curiosità e consigli su Malta prima di partire

Il vento, la pietra e il clima: un’isola dal carattere forte.

Una delle cose che abbiamo notato quasi subito è stata la presenza costante del vento.

A Malta il vento fa parte della vita quotidiana: soffia dal mare e cambia spesso direzione, portando con sé odore di sale e polvere sottile. Si dice che proprio il vento abbia modellato la forma delle coste e condizionato lo stile architettonico maltese. Le case sono spesso costruite con muri spessi e pochi balconi esposti, per resistere alle raffiche che arrivano dall’oceano.

Il colore predominante dell’isola è quello della pietra calcarea, estratta localmente e usata per costruire praticamente tutto: chiese, palazzi, fortificazioni, case e persino muretti di recinzione. Questa uniformità cromatica crea una continuità visiva che rende i paesaggi urbani molto riconoscibili. Anche le città moderne mantengono questa estetica, con edifici color sabbia che si riscaldano durante il giorno e rilasciano calore la sera, contribuendo a creare microclimi particolari nelle ore notturne.

Malta è inoltre uno dei Paesi con più giorni di sole in Europa, un fattore che ha influito sulle abitudini locali, sugli orari di vita e sulla cultura del tempo libero.

Curiosità e consigli su Malta prima di partire
Curiosità e consigli su Malta prima di partire

Tradizioni, feste e vita notturna.

Pur essendo una nazione fortemente legata alla sua storia religiosa, Malta ha anche un lato moderno e dinamico. Nei villaggi tradizionali si svolgono numerose feste patronali, chiamate “festas”, durante le quali le strade vengono addobbate con bandiere e statue, e la sera vengono organizzati fuochi d’artificio. Queste celebrazioni sono molto sentite dagli abitanti locali e rappresentano un momento di aggregazione.

Nelle zone costiere, soprattutto intorno a St. Julian’s e Sliema, la vita notturna è molto attiva, con locali, bar e club frequentati da giovani maltesi e da studenti internazionali che si trasferiscono sull’isola per imparare l’inglese. Ci è bastato camminare per il lungomare in orario serale per osservare come Malta riesca a unire due universi apparentemente opposti: quello del villaggio tradizionale e quello della metropoli moderna, racchiusi all’interno di pochi chilometri.

I giorni trascorsi a Malta ci hanno permesso di osservare un’isola fatta di contrasti. Non è un luogo che si lascia definire facilmente. Da una parte conserva forti tracce del suo passato, dall’altra guarda al futuro con infrastrutture moderne e una popolazione sempre più internazionale. Camminando tra le sue strade abbiamo notato dettagli che raccontano molto del suo carattere: la lingua maltese che si mescola all’inglese, gli autobus affollati che attraversano paesini silenziosi, i villaggi di pescatori trasformati in attrazioni cinematografiche, i balconi chiusi che nascondono la vita domestica.

Domande frequenti (FAQ) – curiosità su Malta.

  • Perché a Malta si guida a sinistra? Si guida a sinistra perché Malta è stata una colonia britannica fino al 1964 e ha mantenuto molte abitudini del Regno Unito, tra cui guida e prese elettriche.
  • Come conviene spostarsi a Malta? Gli autobus coprono bene l’isola, ma possono essere affollati. L’app Bolt è spesso il modo più comodo e conveniente per muoversi rapidamente.
  • Quante lingue si parlano a Malta? Le lingue ufficiali sono inglese e maltese, ma sull’isola vivono persone provenienti da decine di Paesi, quindi si sentono molte lingue diverse.
  • Malta è stata un set cinematografico? Sì, molte produzioni internazionali sono state girate a Malta, tra cui Popeye, Il Gladiatore, Troy e Game of Thrones.
  • Cosa si mangia a Malta? Tra i piatti più tipici ci sono i pastizzi, la ftira, lo stufato di coniglio e numerose ricette a base di pesce local.

Spero che questo articolo possa esserti stato d’aiuto.

Buon viaggio!

Liz

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Autore

Liz, cuore zingaro, anima zen. Travel content creator, web writer, SMM. Vagabondo nel Mondo, racconto luoghi e itinerari, ma racconto anche le mie radici, la mia Puglia, che amo. Viaggio con il mio compagno Marcello ed i nostri piccoli India, Tiago e Ambra, i nostri figli. Credo fortemente che il viaggio e la natura siano per loro la migliore scuola senza mura in assoluto. Siamo wild & eco-friendly!

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