Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere: i ristoranti con proposte genuine a Km 0, dalla terra alla tavola.

Sono stata a Portovenere durante un weekend alla scoperta delle Cinque Terre, e devo dire che questo borgo mi ha letteralmente conquistata. Inserito nella lista dei Patrimoni UNESCO insieme alle Cinque Terre, Portovenere è un piccolo gioiello incastonato tra mare e roccia: le case color pastello che si affacciano sul porticciolo, la chiesa di San Pietro che domina dall’alto e i vicoli stretti che profumano di salsedine e basilico rendono l’atmosfera davvero magica.

Passeggiando tra i carugi al tramonto, mentre il sole scendeva dietro le isole Palmaria, Tino e Tinetto, ci è venuta una voglia irresistibile di sederci a tavola e gustare dei piatti tipici liguri, autentici e genuini, preparati con ingredienti locali a chilometro zero. Così, spinti dalla curiosità e dall’appetito, ci siamo messi alla ricerca di un ristorante che potesse regalarci un’esperienza autentica.

Ed è proprio in questo percorso che abbiamo scoperto due indirizzi imperdibili: Il Timone e l’Osteria il Carugio.

Buona lettura!

***Prima di continuare, mi presento: sono Liz, un’anima zen, una gipsy. Sono travel blogger e content creator dal 2016. Viaggio principalmente on the road e prediligo soggiorni wild e itinerari naturalistici. Viaggio con Marcello e i miei tre bimbi: India, Tiago e Ambra. Siamo Pugliesi, raccontiamo tanto le nostre radici e anche i viaggi all around. Puoi seguire le nostre avventure nel Mondo sul nostro profilo Instagram I VIAGGI DI LIZ!***

La storia di una famiglia legata al mare e alla tradizione.

La storia di questa famiglia parte da un indirizzo preciso: Via Olivo 29 a Portovenere, dove nel 1960 Marino e Toni, i genitori di Antonella, aprirono il Ristorante Il Timone. Immagina che ho ascoltato questa storia narrata direttamente da Antonella, la proprietaria, nonchè oggi protagonista assoluta di questa realtà.

All’epoca il borgo era molto diverso: non esisteva ancora l’attuale strada e il ristorante si affacciava direttamente sul mare, tra gli scogli e un piccolo sentiero che conduceva alla piazzetta centrale. Da quel momento ha preso vita non solo un locale, ma una vera storia familiare che ha intrecciato cucina, mare e ospitalità. Antonella è cresciuta tra i profumi della cucina e le onde che battevano sulla scogliera, imparando passo dopo passo i segreti culinari dei suoi genitori e custodendo gelosamente le ricette della tradizione ligure.

Oggi, dopo oltre 60 anni, la famiglia è arrivata alla terza generazione. Accanto ad Antonella ci sono i suoi figli: Alessandro, che guida l’Osteria il Carugio con lo spirito di un oste contemporaneo, e Andrea, giovane e talentuoso chef de Il Timone. Entrambi hanno scelto di seguire il richiamo della ristorazione non per obbligo, ma per vocazione.

Il loro progetto comune si fonda su tre pilastri: tradizione, tecnica e freschezza. Una combinazione che porta avanti la memoria di Marino e Toni, arricchita oggi da un tocco innovativo e contemporaneo, senza mai perdere di vista l’autenticità dei piatti liguri.

Il Timone: Liguria da gustare sul mare di Portovenere.

Durante la mia passeggiata a Portovenere, arrivato il momento di cenare, ho scelto di fermarmi in un luogo che profuma di storia e tradizione: Il Timone. Qui c’è Antonella, che ti accoglie con il sorriso sincero di chi apre le porte di casa propria. Tra il mare che si stende davanti e i profumi che arrivano dalla cucina, cenare qui non è solo mangiare: è un’esperienza e adesso ti racconto perchè.

Seduta al mio tavolo vista mare, ho subito percepito quell’atmosfera autentica e accogliente che ti fa sentire come a casa. Qui non si mangia “per moda”, ma per continuare una tradizione che viene da lontano: in principio Il Timone era una tavola calda dove venivano servite lasagne al pesto, verdure ripiene alla ligure, focacce e prodotti da forno che raccontavano la storia di una terra generosa.

Col passare degli anni, il Ristorante Il Timone ha saputo evolversi mantenendo intatta la sua anima. Oggi propone una cucina che unisce comfort e memoria, restando fedele alle ricette tramandate da Marino, ma arricchendole con un impiattamento più moderno e curato. A questo si aggiunge un fiore all’occhiello che conquista tutti: le pizze. La loro arte pizzaiola, iniziata nel 1999 con un percorso di formazione e insegnamento che prosegue ancora oggi, ha reso Il Timone un vero punto di riferimento non solo per i piatti liguri, ma anche per pizze classiche e speciali preparate con ingredienti stagionali di mare e di terra. La più amata? La Miglio Zero, simbolo del legame con il territorio.

Quello che colpisce è che Il Timone non si definisce semplicemente “ristorante” o “pizzeria”. È molto di più: è Liguria da gustare. È un’esperienza che abbraccia il territorio e che si nutre ogni giorno della freschezza degli Orti del Timone, l’orto di famiglia che fornisce verdure e aromi di stagione direttamente dalla terra alla tavola.

Mentre assaggiavo le prelibatezze servitemi, Antonella mi ha raccontato una cosa bellissima: ci sono clienti locali storici che da ragazzi ordinavano le acciughine da Marino e che oggi portano qui i loro nipoti, perché “certe esperienze devono essere vissute”. Ed è proprio questa la magia del Timone: un luogo che custodisce la tradizione e al tempo stesso guarda avanti, sempre fedele all’identità ligure.

Tra i piatti tipici consigliati: la focaccia ligure dell’orto, la focaccia al formaggio e al pesto, i panigacci al pesto, i muscoli ripieni, la farinata di ceci condita con cipolla, pesto e stracchino, il Prebuggion ligure, e gli sgabei con crema al cioccolato e al limone. E per finire… una specialità presente a Portovenere che ti svelo nell’ultimo paragrafo.

Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere
Ristorante il Timone – Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere
Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere
Il tipico Prebuggion ligure – Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere
Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere
La focaccia dell’orto – Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere

Osteria il Carugio: un viaggio nel cuore del borgo di Portovenere.

Passeggiando tra i vicoli stretti e colorati di Portovenere, mi sono imbattuta quasi per caso in un piccolo gioiello: l’Osteria il Carugio. Situata nel cuore del borgo, dietro la prima fila di case che si affacciano sul mare, questa osteria racchiude secoli di storia e tradizione. Il nome stesso, Carugio, richiama i tipici vicoli liguri che da sempre sono luoghi di incontro e socialità.

La sensazione, appena varcata la soglia, è stata quella di entrare in una casa ligure di una volta: muri in pietra, profumi di cucina autentica e un’accoglienza calorosa che ti fa sentire subito parte della famiglia. In sala c’è Alessandro, che con la sua passione per il vino e la ristorazione accoglie gli ospiti come un vero oste contemporaneo.

Il menù dellOsteria il Carugio è un vero racconto del territorio ligure. In ogni piatto si intrecciano i sapori del mare e della terra, proprio come accade nella geografia della Liguria, dove in pochi chilometri si passa dalle colline al litorale. Ricordo in particolare i muscoli ripieni: un piatto che racchiude l’anima di questa cucina. Il sapore intenso dei mitili del Golfo dei Poeti si sposa con la delicatezza della mortadella, del pane raffermo, delle erbe aromatiche e del pomodoro, creando un’armonia perfetta che sa di mare e di casa.

Seduta al tavolo, mi sono lasciata tentare da una sequenza di piatti che sono autentici ambasciatori della cucina ligure. Tra i piatti più caratteristici ho provato i gattafin, ravioli fritti croccanti e dorati, i testaroli, i pansoti conditi con salsa di noci, le barbotte e naturalmente le trofie al pesto con patate e fagiolini. Non potevano mancare i grandi classici come la mesciua (zuppa di legumi e cereali tipica spezzina), le acciughe nell’olio buono e, per chiudere in dolcezza, la torta morbida al limone e il goloso latte dolce fritto. Ad accompagnare ogni piatto c’è una carta dei vini attentamente curata da Alessandro, che seleziona etichette liguri provenienti da vitigni autoctoni terrazzati a picco sul mare.

L’impegno dell’Osteria il Carugio nel rispettare la tradizione gastronomica, l’utilizzo di materie prime locali di qualità e la promozione di un’alimentazione sostenibile sono valsi un importante riconoscimento: la presenza nella Guida Osterie d’Italia 2025 di Slow Food, un traguardo che celebra le migliori osterie del Paese.

Seduta in questa osteria, tra un bicchiere di vino delle Cinque Terre e un piatto di pasta fresca, ho avuto la sensazione che il tempo si fosse fermato. L’Osteria il Carugio non è solo un ristorante: è un luogo dove la tradizione rivive ogni giorno, con semplicità, passione e un legame indissolubile con Portovenere.

Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere
Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere
Gattafin - Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere
Gattafin – Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere
Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere
Il cappon magro – Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere
Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere
Antichi stampi per i croxetti – Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere

Gli Orti del Timone, il tesoro verde dei due ristoranti.

Gli Orti del Timone nascono come naturale estensione del ristorante sul mare Il Timone.

Da qui arrivano ogni giorno le verdure e le erbe che impreziosiscono i piatti de Il Timone e dell’Antica Osteria del Carugio. Si tratta di un piccolo gioiello incastonato tra gli antichi muretti a secco che caratterizzano il paesaggio ligure, un luogo dove la terra è coltivata senza pesticidi o prodotti chimici, nel pieno rispetto dell’ambiente e della biodiversità tutelata dal Parco Naturale di Portovenere e delle isole dell’arcipelago. Qui si coltivano pomodori, zucchine, fiori di zucca, bietole, fave, cavolo nero, cavolo verza, patate, piselli, carciofi, fragole, limoni, melograni e moltissimi altri frutti e ortaggi che seguono il ritmo delle stagioni. Accanto a queste colture, crescono rigogliose le erbe aromatiche tipiche della Liguria: salvia, rosmarino, timo, maggiorana e borragine, che ogni giorno arricchiscono la cucina dei ristoranti. L’acqua piovana, raccolta e conservata con cura, diventa la principale risorsa per irrigare le piante, evitando di attingere alla falda e rispettando i cicli naturali.

Non meno importante è l’oliveto, con circa 400 ulivi distribuiti sui terrazzamenti. Da essi si ricava un olio extravergine d’oliva di altissima qualità, franto a freddo in giornata per preservarne l’intensità aromatica e il basso grado di acidità. Le cultivar, tra cui razzola, leccino, taggiasca e la più rara preveza tipica di Portovenere, regalano un olio unico, che rappresenta un ingrediente fondamentale in ogni piatto dei ristoranti.

Dal 2021, un’altra piccola grande realtà è entrata a far parte degli orti: le api, che donano mieli preziosi come quello di edera, millefiori, castagno ed erica. È una produzione viene proposta poi in abbinamento con i formaggi del territorio, come il pecorino della Val di Vara.

Nel borgo di Portovenere c’è un punto vendita dove è possibile acquistare prodotti a km 0 proveniente da questi orti e anche dei souvenir genuini da portare a casa o in regalo. Si chiama Gli Orti di Portovenere.

Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere
Verdure del giorno e piatto del giorno al Timone – Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere

Dolci ricordi di Portovenere: gli Scoglietti e le Paperelle.

La mia esperienza a Portovenere non poteva concludersi senza assaggiare due creazioni uniche, nate dall’estro e dalla passione di Antonella e di suo figlio Andrea. Due dolci che non troverete altrove e che racchiudono tutta l’anima di questo borgo sospeso tra mare e roccia.

Gli Scoglietti di Portovenere sono una ricetta ideata da Antonella, ispirata ai pomeriggi trascorsi con suo padre Marino a impastare il tradizionale pan dolce delle feste. Hanno una forma che ricorda gli scogli che emergono dal mare davanti al paese e rappresentano un vero simbolo di appartenenza al territorio. La ricetta rimane segreta, ma vi posso assicurare che il risultato è delizioso: piccoli dolcetti fragranti, perfetti da gustare da soli oppure accompagnati da un calice di vino passito delle Cinque Terre. Noi li abbiamo assaggiati a fine cena e sono stati una vera coccola, il modo migliore per chiudere una serata indimenticabile.

Se gli Scoglietti raccontano la roccia e la forza del mare, le Paperelle di Portovenere evocano invece la sua leggerezza. Queste soffici meringhette, ideate da Andrea, hanno preso il nome dalla spuma bianca delle onde nei giorni di tramontana, che gli abitanti del borgo chiamano affettuosamente “paperelle”. Croccanti fuori e morbide dentro, sono dolci semplici e genuini, ideali da gustare a merenda o come piccola delizia dopo pranzo insieme a un buon caffè.

Con questi due dolci speciali, il viaggio attraverso i sapori della Liguria trova il suo epilogo perfetto: un connubio di tradizione, creatività e amore per il territorio che rende unica l’esperienza nei ristoranti Il Timone e Osteria il Carugio.

Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere
Gli scoglietti e l’amaro alle erbe – Dove mangiare piatti tipici liguri a Portovenere

Spero che questo articolo possa esserti stato d’aiuto.

Buon viaggio!

Liz

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Autore

Liz, cuore zingaro, anima zen. Travel content creator, web writer, SMM. Vagabondo nel Mondo, racconto luoghi e itinerari, ma racconto anche le mie radici, la mia Puglia, che amo. Viaggio con il mio compagno Marcello ed i nostri piccoli India, Tiago e Ambra, i nostri figli. Credo fortemente che il viaggio e la natura siano per loro la migliore scuola senza mura in assoluto. Siamo wild & eco-friendly!

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