Il Cammino di Santiago: cosa sapere prima di partire? Zaino, scarpe, tappe, storia, ostelli, credenziale. Informazioni preziose.

Quando mi sono approcciata per la prima volta al mondo del Cammino, ossia del viaggio lento a piedi, ero molto, molto scettica. Nonostante il mio Amore incondizionato per la natura e per il viaggio, il cammino a piedi per lunghe tratte mi spaventava, e non poco.

Avevo paura di non farcela, di fallire.

Iniziai a camminare con un’associazione locale pugliese che proponeva dei Cammini su tratte medio lunghe in alcune zone molto belle e caratteristiche della mia adorata Puglia, che attraversavano boschi, strade sterrate, la Murgia, la costa. Mi misi alla prova. Percorrevamo dai 25 ai 30 chilometri al giorno.

Era soddisfacente, e quasi sorprendente, tornare a casa stanca, ma vincente. E proprio in quelle occasioni, ho avuto modo di conoscere delle persone speciali, che passo dopo passo, cammino dopo cammino, mi hanno raccontato le loro storie, storie di cammini, mi hanno conquistata, ammaliata, mi hanno aperto il cuore. Ed involontariamente, mi hanno indicato la strada.

Così, anch’io ho deciso di partire per il Cammino di Santiago de Compostela.

…questo sconosciuto! Tanta gente, difatti, non ne comprende il senso, o non ha la minima idea di come si svolga o di cosa sia. Il Cammino di Santiago de Compostela è una delle vie di peregrinazione più importanti della storia, tanto che Santiago è considerata la terza città santa per cristianità dopo Gerusalemme e Roma.

Il Cammino di Santiago: cosa sapere prima di partire?
Il Cammino di Santiago: cosa sapere prima di partire?

Cammino di Santiago: le origini, in breve.

A Santiago di Compostela si trovano le spoglie di San Giacomo.

La storia del Cammino di Santiago è riconducibile all’antica epoca apostolica. Si narra che dopo la morte e la resurrezione di Gesù, i discepoli si fossero recati ad evangelizzare “fino ai confini della Terra”.

Tra questi vi era San Giacomo, che da Gerusalemme si recò in Spagna, attraversando tutta l’Andalusia e arrivando in Galizia, regione fortemente celtica. Ma, tornato in Palestina, per ordine del re Agrippa fu decapitato. I suoi discepoli decisero di riportare il corpo nuovamente in Galizia, a Iria Flavia, sede del porto romano più grande della zona, per seppellirlo nel bosco Liberum Donum.

Con il tempo però, si perse qualsiasi traccia di quel luogo di sepoltura, fino a che, nell’813, l’Eremita Pelayo si accorse che le stelle illuminavano un punto preciso nel bosco. Il vescovo Teodomiro, interessatosi al fenomeno, indagando meglio scoprì in quel luogo una tomba contenente tre corpi, su uno dei quali era riportata una scritta: “Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomé”.

Fu costruita una chiesa sul luogo del Sepolcro, accolta poi dalla cittadina di Santiago di Compostela. 

Si narra che il nome Compostela derivi da Campus Stellae (campo stellato).

Ogni anno, Santiago de Compostela accoglie almeno duecentomila pellegrini provenienti da ogni parte del Mondo.

Il Cammino di Santiago: cosa sapere prima di partire?

Tutte le strade portano a… Santiago!

Il Cammino di Santiago può iniziare da diverse località, ognuna delle quali collegata ad un cammino che si conclude a Santiago ed, eventualmente, a Finisterrae.

Per problemi di tempo, molti pellegrini iniziano a camminare da metà percorso, assicurandosi di percorrere almeno 100KM per poter ricevere la Compostela, una volta arrivati alla Cattedrale di Santiago, ossia un documento nominativo in latino che attesta il percorso effettuato dal pellegrino.

Quanti cammini ci sono? Tanti. I più battuti sono i seguenti:

Il Camino Frances è quello classico, il più frequentato. Lungo 790KM, parte da Saint Jean Pied de Port, in Francia, e attraversa i Pirenei, oltre alle regioni spagnole di Navarra, Rioja, Castilla e infine la Galizia.

Il Camino del Norte è lungo circa 815KM e segue tutta la costa atlantica settentrionale spagnola, partendo da Irun. 

La Ruta de la Plata parte da Siviglia, in Andalusia, e sale attraversando l’Extremadura, la Castilla e infine la Galizia, per un totale di circa 705KM. 

Il Camino portugues parte da Lisbona, attraversa la frontiera tra Portogallo e Spagna ed è lungo circa 620KM (è quello che ho percorso io). 

Il Camino primitivo parte da Oviedo, è il più montuoso e attraversa tutta la Cordigliera Cantarbica per 270KM. 

Il Camino Ingles parte da Ferròl e percorre circa 155KM.

La maggior parte dei pellegrini, una volta arrivata a Santiago, decide di continuare per Finisterre, “la fine della Terra”, una spiaggia che sprofonda nell’Oceano.

La leggenda vuole che qui si bruci qualcosa che lega il pellegrino al passato o all’approccio con la sua vecchia vita.

Io ho percorso il cammino di Santiago Portoghese della Costa, con partenza da Porto.

Il Cammino di Santiago: cosa sapere prima di partire?
Il Cammino di Santiago: cosa sapere prima di partire?

Cammino di Santiago: religione o spiritualità?

I pellegrini dei tempi moderni sono prevalentemente differenti da quelli medioevali.

La maggior parte dei pellegrini non intraprende il Cammino di Santiago per religione o per devozione a San Giacomo.

Il motivo principale per cui viene percorso è la spiritualità.

Difatti il Cammino di Santiago mette tutti i pellegrini in una condizione di uguaglianza e parità, in un clima solidale e di fratellanza, in una situazione in cui si è costretti a convivere con l’essenzialetrascorrendo molto tempo da soli con se stessi e con il peso dei problemi.

In una società che ci costringe a vivere freneticamente, con l’ansia delle lancette che scorrono, il Cammino costituisce un’opportunità per concedersi il gusto del lento scorrere del tempo, passo dopo passo, chilometro dopo chilometro, provando un’autentica esperienza sensoriale completa.

Cammino di Santiago: come prepararsi.

Possono percorrere il Cammino di Santiago tutti quanti.

L’allenamento fisico è comunque secondario a quello spirituale.

La preparazione fisica è a discrezione del pellegrino, in base anche al tipo di percorso che si sceglie e alla lunghezza delle tappe. Di solito, è consigliato iniziare ad allenarsi almeno due / tre mesi prima, camminando spesso e misurando la propria media oraria. In genere, il pellegrino porta una media di 4KM/h.

E’ molto importante allenarsi con le scarpe che si ha intenzione di portare al Cammino, e quindi non partire assolutamente con scarpe nuove. In tal proposito, non perderti la lettura dell’articolo inerente a come scegliere le scarpe per il Cammino di Santiago. E’ fondamentale.

Non sottovalutare.

Il Cammino di Santiago: cosa sapere prima di partire?
Il Cammino di Santiago: cosa sapere prima di partire?

NON risparmiare assolutamente su scarpe e zaino.

…è quello che non si stancherà mai di ripeterti un pellegrino che ha già percorso il Cammino di Santiago.

Viaggiare a piedi per tanti chilometri significa convivere con uno zaino che diventa una vera e propria casa con tutto l’essenziale, e con delle scarpe, che diventano il nostro unico mezzo di locomozione.

Va da sé che bisogna prevenire qualsiasi danno che interessi le articolazioni, la spalla, la schiena o i piedi.

Molti pellegrini, per via dell’acquisto di scarpe sbagliate, o di uno zaino caricato male, sono stati costretti ad interrompere il Cammino o a prendere autobus saltando alcune tappe: il peggior nemico è la comparsa di vesciche o di tendiniti.

In tal proposito ti spiegavo che ci sono alcune piccole ma preziosissime precauzioni da prendere circa lo zaino ed il suo contenuto (peso, dimensione, distribuzione del carico), e le scarpe (compreso il trattamento delle vesciche). Fanne tesoro.

Cammino di Santiago: mangiare, dormire, quanto si spende?

Mangiare non è un problema.

Il Cammino di Santiago attraversa paesi e paesini, dunque a pranzo è sempre buona regola fermarsi nei supermarket per mangiare qualcosa di leggero e veloce e riprendere subito il cammino. Per la sera, invece, potrai concederti un formale ristorante, un pub, o cucinare in ostello o comunque optare per qualcosa di più divertente: molti ostelli organizzano la “cena delle Nazioni“.

Tutti i pellegrini pagano un piccolo contributo in viveri per poter partecipare. Si crea un’atmosfera amichevole e di fratellanza, si cucina, si cena e si parla tutti insieme, in tutte le lingue del mondo, ed è una vera e propria festa!

Per dormire invece, sul Cammino la vera regola è non prenotare nulla. Tutto è lasciato al caso. Hai letto bene! E’ questa la vera magia del Cammino.

Sui vari sentieri sono presenti gli albergues ossia gli ostelli gestiti da un incaricato del municipio, chiamato hospitalero. I prezzi sono veramente irrisori: alcuni albergues sono donativi, ossia richiedono una quota a piacere. In ogni albergue è consentito restare una sola notte, fatta eccezione per alcuni casi. Ricorda: i pellegrini a piedi hanno sempre la precedenza sui ciclisti!

Ogni albergue è dotato di tantissimi posti letto (il più delle volte a castello), connessione internet gratuita, docce calde, cucina e servizio lavanderia. Prediligi sempre il posto letto superiore, nel letto a castello, e ricorda sempre di controllare il materasso: potrebbero essere presenti le cimici.

In alcuni tratti del Cammino inoltre, gli albergues non sono presenti, ma ci sono delle comode pensioni in cui la quota è di circa 20/25 euro a testa.

Se scegli di dormire negli ostelli, ricordati di comprare i tappi per le orecchie: le notti insonni sono molto frequenti, a causa dei “russatori”. E di portare un bustone per inserire lo zaino e appenderlo, per non lasciarlo a terra.

Il Cammino di Santiago: cosa sapere prima di partire?
Il Cammino di Santiago: cosa sapere prima di partire?

Cammino di Santiago: quanto è lunga una tappa?

Non vi è una lunghezza precisa: il Cammino insegna a conoscerti.

Il consiglio che leggerai su qualsiasi guida e che sentirai ripeterti da qualsiasi pellegrino è di non strafare e di rispettare i tuoi limiti ed il tuo corpo. Ognuno trova presto il proprio passo: non è una sfida, non è una competizione.

E, nel caso avessi bisogno di aiuto, ci sarà sempre un pellegrino pronto a soccorrerti.

I chilometri di una tappa, comunque, variano in base anche a dove sono posizionati gli ostelli. Acquistando la guida di Terre di Mezzo potrai renderti conto in autonomia di come poter organizzare il tuo Cammino spezzettando le tappe in base ai tuoi bisogni e al tuo tempo.

Non posso partire senza… Credenziale!

La Credenziale è un documento nominativo che bisogna richiedere prima della partenza per il Cammino.

Ad ogni albergue, devi ricordarti di farti timbrare la Credenziale.

Una volta arrivato alla Cattedrale di Santiago, potrai recarti all‘Oficina de Agocida al Peregrino (in Rua Carretas) per ricevere la Compostela, un documento nominale scritto in latino che attesta l’avvenuto pellegrinaggio.

La consegna della Credenziale non è immediata, quindi ti consiglio di richiederla almeno un mese prima della partenza su questo sito, cercando il referente della tua regione.

Oltre alla Credenziale: fai molta selezione sul “Non posso partire senza”.

Nel preparare lo zaino, devi costantemente chiederti se ogni cosa sia utile, necessaria o indispensabile.

  • Le cose utili  bisogna scartarle.
  • Le cose necessarie bisogna selezionarle.
  • Le cose indispensabili  bisogna caricarle.

Ho preparato una lista di cose indispensabili nello zaino per il Cammino di Santiago. Sbircialo 😉

La conchiglia e… Ultreya!

Il simbolo del Cammino di Santiago è la conchiglia (o concha): la si trova su tutti gli zaini dei pellegrini in cammino, nei negozi di souvenir e addirittura sulle indicazioni e sui segnali.

Perchè? Perchè gli antichi pellegrini terminavano il loro pellegrinaggio a Finisterre, detta “la fine della Terra”. Finisterre ha immense spiagge sconfinanti nell’Oceano, dove si trovano tante di queste conchiglie.

Anticamente, i pellegrini portavano a casa le conchiglie come testimonianza dell’avvenuto pellegrinaggio.

E, infine, ULTREYA è il motto del pellegrino per iniziare la giornata ed il suo percorso, una parola con cui tutti i pellegrini si augurano buon cammino e si danno forza per affrontare il cammino della giornata.

Il Cammino di Santiago: cosa sapere prima di partire?
Il Cammino di Santiago: cosa sapere prima di partire?

Prima della partenza, ti consiglio di guardare due film che ti proietteranno direttamente già sul Cammino: SEI VIE PER SANTIAGO è un documentario in cui i vari pellegrini illustrano problematiche ed emozioni. THE WAY è un film di cui non ti anticipo nulla 🙂

Spero di essere stata esaustiva e chiara. Se hai domande o suggerimenti, non esitare a contattarmi!

BUEN CAMINO PEREGRINO!

Liz

*  *  *  *  *

Segui le nostre avventure su Instagram, in Italia e nel Mondo!

Autore

Liz, un cuore zingaro ed un’anima zen. Vagabondo nel Mondo da anni in cerca dell’autenticità dei luoghi e dei popoli, ma nonostante tutto amo la mia calda Puglia. Content creator, web writer, storyteller. Viaggio con Marcello, compagno d'avventure, ed i piccoli India e Tiago, i nostri figli.

10 Comments

  1. Articolo pazzesco! Il Camino è un mio sogno nel cassetto, e spero di realizzarlo presto <3 I tuoi preziosi consigli mi saranno sicuramente utili!

    • Annalisa De Chirico Reply

      Ciao Arianna! Il Cammino è L’esperienza di viaggio (e spirituale) che più mi ha cambiata in questi anni di viaggio intorno al mondo. Fallo presto, non te ne pentirai… ❤

  2. Grazie grazie per aver condiviso questo articolo. E’ da un po’ di tempo che ho in testa il cammino di Compostela, ma leggo tante info su internet e anche io ho paura di non farcela. Il tuo post è genuino, chiaro, pieno di info utili e mi hai dato la tranquillità di potercela fare, con i miei ritmi e logicamente un po’ di preparazioni. A me piace camminare, con le scarpe giuste, determinazione e cuore sono sicura che stavolta lo faccio.

  3. Sei stata non chiara ma chiarissima e concordo sul consiglio che invita a non risparmiare su scarpe e zaino perché la comodità viene prima di tutto specialmente quando si ha a che fare con percorsi così impegnativi.

  4. verso il cammino ho un pò di amore e odio. vorrei tanto farlo, ma lo vedo ormai come un percorso troppo battuto. ricordo all’università, tutti i miei compagni di corso, chi prima chi dopo andavano a fare quest’esperienza. quindi bho, non so. magari un giorno cambierò idea! 🙂 intanto faccio tesoro dei tuoi consigli!

  5. Bravissima! E’ un bell’articolo pieno di informazioni pratiche molto interessante.
    Anche io mi sto avvicinando al mondo dei cammini. Per ora mi sto informando per la Via Francigena, ma magari un giorno farò anche il famosissimo Cammino, sperando che non diventi troppo turistico!

  6. Mio fratello ha fatto il cammino con il suo cane, fuori stagione, e per lui è stata una grande esperienza. Una delle app più utili per lui è stata quella del meteo. In primavera il nord della Spagna è imprevedibile.

  7. Ciao Annalisa che bello leggere il tuo post sul camino de santiago. Sono tornata anchio da relativamente poco e sono super entusiasta. Mi è piaciuto da morire, io ho fatto un pezzo del cammino francese ma non vedo l’ora di tornare

  8. Ieri durante un’escursione, per la prima volta nella conversazione è uscita la possibilità di metterci lungo il Cammino, un domani… e allora sono venuta a leggere questo post. Grazie per le preziose indicazioni! 🙂 Credo che approfondirò!

Lascia un commento

Inserisci il codice di verifica: *