Cosa vedere a Siracusa ed Ortigia: una guida completa per un viaggio in Sicilia indimenticabile.

Siracusa. Una signora con le rughe, datata almeno duemilasettecento anni.

Durante il mio on the road in Sicilia, questa Terra intrisa di leggende e miti, di storia e meraviglia, culla della civiltà greca e romana e teatro di un susseguirsi impetuoso di dominazioni, ho fortemente voluto conoscere da vicino questa perla siciliana di cui si sente spesso parlare.

E allora piacere di incontrarti, Siracusa.

Non tutti lo sanno, difatti: ai tempi dell’Ottocento, le ricche famiglie aristocratiche Europee esortavano i loro figli, una volta raggiunta la maggior età, a viaggiare in lungo e largo per l’Europa con un unico fine: arricchire il loro sapere con arti, storia, usi, costumi e tradizioni. Era il famigerato Grand Tour.

La maggior parte dei giovani sceglieva l’Italia, o meglio, la Sicilia come meta assoluta del loro viaggio, in quanto patria e testimonianza di una mescolanza di storie e dominazioni, tra cui le più antiche: greche e romane.

Siracusa, come anche Taormina o Palermo erano alcune delle mete predilette.

Questo te la dice lunga su cosa vedere a Siracusa: la città di Archimede vi stupirà tra cimeli archeologici di un certo calibro ed un dedalo di vicoli che si aprono sul mare.

In questo post voglio parlarti di cosa vedere a Siracusa, che tu abbia pochi o più giorni.

Anfiteatro romano – Cosa vedere a Siracusa e Ortigia

Cosa vedere a Siracusa: itinerario.

Il Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa.

Si tratta di un’area naturale che raccoglie i più importanti reperti archeologici siracusani: è un vero e proprio museo a cielo aperto. Neapolis proviene da Nea (nuova), e Polis (città): la nuova città. E’ stato istituito negli anni cinquanta del secolo scorso.

Il parco archeologico Neapolis di Siracusa si snoda in un itinerario attraverso cui il clima varia da molto arido e caldo a molto umido, in base alla vegetazione presente e all’esposizione al sole: la macchia mediterranea avvolge completamente il sito, decorandolo di cipressi, pini, palme, carrubi, melograni, agrumeti, origano, mirto.

Passeggiando e seguendo la mappa, si incontrano:

  • Il Teatro Greco, meraviglioso cimelio del V secolo a.C. alle pendici del colle Temenite, dove oggi prendon vita le rappresentazioni classiche dell’istituto nazionale del dramma antico che attirano appassionati da tutto il Mondo;
  • L’anfiteatro Romano, in parte scavato nella collina, in parte modellato dalla pietra estratta dalle latomie. Risale al III secolo a.C. e all’epoca era il più grande anfiteatro italiano;
  • La Latomia del Paradiso, cave di pietra che nell’antichità erano utilizzate come prigioni, oggi a cielo aperto a seguito di terremoti. Nella latomia del paradiso vi si trovano l’Orecchio del Dionisio (si dice che un viaggiatore in visita a Siracusa debba per forza passare da qui a sentirne l’eco!), la Grotta dei Cordari e la Grotta del Salnitro.

Orari d’ingresso: Lun, Dom e festivi 8.30 – 13.45; da Martedì a Sabato 8.30 – 16.30.

Anfiteatro romano – Cosa vedere a Siracusa e Ortigia
Orecchio di Dioniso – Cosa vedere a Siracusa e Ortigia

La parte più antica di Siracusa: Ortigia.

Ortigia è un’isoletta collegata a terraferma da due ponti, che misura solo un chilometro quadrato. Per questo, è girabile tranquillamente a piedi.

Era il vero cuore pulsante dell’antica città, e qui vi si trovano i più importanti monumenti da vedere a Siracusa. Io ho adorato passeggiarci, scoprirne ogni suo scorcio, percorrere il dedalo di viuzze che poi si apre sul mare, fotografarla in tutta la sua bellezza.

E allora visita con i piedi sulla terra quel che ti consiglio di seguito, altrimenti, perchè non scoprirla via mare con un rilassante giro in barca?

Il Duomo di Siracusa.

Il Duomo di Siracusa è bellissimo. A dir poco.

Si trova nella parte più alta di Ortigia, nel centro storico, ed è Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Un miscuglio di stili architettonici, dovuti all’influenza ionica, dorica, gotica e barocca. Il Duomo di Siracusa era, inizialmente, un tempio greco dedicato alla dea Minerva.

All’interno vi è anche un crocifisso di epoca bizantina. E’ aperto tutti i giorni dalle 8 alle 19.45.

Duomo di Siracusa – Cosa vedere a Siracusa e Ortigia
Dettagli di Ortigia – Cosa vedere a Siracusa e Ortigia

La Fonte Aretusa.

La fonte Aretusa di Siracusa non è altro che uno specchio d’acqua a forma di cerchio concentrico originatosi dagli sfoghi della falda freatica che alimenta anche il fiume Ciane. All’interno della fonte cresce un papireto.

Intorno alla fonte Aretusa aleggia la leggenda della ninfa Aretusa e del dio Alfeo. Il dio Alfeo s’innamorò di lei scorgendola nuda mentre faceva il bagno. La ninfa, non essendo molto entusiasta, fuggì ad Ortigia, dove per punizione fu trasformata da Artemide in una fonte.

Museo dei Pupi, Museo Archeologico e Catacombe.

A due passi dal Duomo potrai raggiungere il Museo aretuseo dei Pupi, che conserva il patrimonio artistico della famiglia Vaccaro Mauceri, ossia la storica e rinomata famiglia pupara siracusana.

E’ stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. All’interno del Museo, oltre alla vasta collezione di pupi in tutte le vesti, vi è anche un teatro per l’opera dei pupi, tuttora attiva per regalare l’autentica esperienza ai viaggiatori. I pupi non sono altro che le marionette che fanno spettacolo!

Il Museo Archeologico Paolo Orsi di Siracusa raccoglie reperti che vanno dalla preistoria all’età ellenistico romana. Si trova a Villa Landolina, immersa in un grande spazio verde. Il biglietto d’ingresso costa 8 euro (4 euro ridotto) e c’è la possibilità di acquistare un biglietto cumulativo scontato se decidete di visitarlo assieme al Parco Archeologico della Neapolis.

Lo stesso Paolo Orsi a cui è intitolato il Museo Archeologico ha scoperto le Catacombe di San Giovanni, le seconde più importanti d’Europa. Si tratta di un vasto sistema di necropoli cristiana sotterranea cominciato nel IV secolo e proseguito per tutto il V secolo d.C.

Chiesa di Santa Lucia alla Badia di Siracusa.

Nonostante la piccolezza di Ortigia, tante sono le chiese che vanta.

Tra tutte, una menzione particolare va a questa chiesa, che quasi affianca il Duomo nella stessa piazza, che dal 2009 ospita un quadro di Caravaggio raffigurante il “Seppellimento di Santa Lucia”.

E’ aperta dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 16.

Passeggiando per Ortigia – Cosa vedere a Siracusa e Ortigia

Il Castello Maniace di Siracusa.

All’estremità di Ortigia si erge il Castello Maniace, che sovrasta il porto grande di Siracusa. Edificato circa nel 1038 a seguito della sconfitta degli arabi.

Nel 1200 Federico II di Svevia ne consolidò la struttura, che fu teatro delle vicende siciliane del Regno di Napoli e del Regno delle Due Sicilie. Dall’Unità d’Italia alla seconda guerra mondiale ha avuto scopi militari, oggi invece è sede di eventi e rassegne.

Nel 2009 è stato sede del G8 ambientale.

Aperto dal Lunedi al Sabato dalle 9 alle 13. Il biglietto costa 4 euro.

Dintorni di Siracusa.

Se hai più tempo, non perderti:

  • La riserva naturale del fiume Ciane; un paesaggio naturalistico molto bello dove, sulle rive del fiume, cresce il papiro. La riserva è preceduta dalle saline che contribuiscono a rendere il sito magico. Vi si arriva tramite la Ss 115 per Cassibile, oppure la Sp 14 “Maremonti” per Canicattini Bagni.
  • La spiaggia di Fontane Bianche se vuoi tuffarti in acque cristalline;
  • Una passeggiata nella regale Taormina;
  • Catania, Noto, Marzamemi;
  • Una rinfrescata nelle Gole dell’Alcantara, un paradiso dei sensi.

    Ortigia – Cosa vedere a Siracusa e Ortigia

Cosa mangiare a Siracusa?

Ti leccherai i baffi con le delizie tipiche siciliane: prova la pasta con le sarde o con la bottarga di tonno, la zuppa con scorfani, triglie e cocci, la caponata di verdure, la pasta alla norma, e ovviamente non possono mancare le cassate, i cannoli e le granite!

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Buon viaggio in Sicilia!

Liz

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Autore

Liz, un cuore zingaro ed un’anima zen. Vagabondo nel Mondo da anni in cerca dell’autenticità dei luoghi e dei popoli, ma nonostante tutto amo la mia calda Puglia. Content creator, web writer, storyteller. Viaggio con Marcello, compagno d'avventure, ed i piccoli India e Tiago, i nostri figli.

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